Violent Throwing - Allenamento Auto-conclusivo

Tecnica Personalizzata

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  1. Belfagor90
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    Piccolo esperimento narrativo dove cercherò di far apprendere una tecnica al mio Pg affrontando la vicenda dal punto di vista di terzi. Avendo poi promesso qualcosa di meno demenziale al buon Tama come sfida letteraria vi preannuncio già che il livello di demenzialità e nonsense è stato pesantemente ridotto. Non eliminato, questo no. Altrimenti che divertimento ci sarebbe per me e per voi? Io voglio sapervi ridanciani e contenti ^_^




    Hiruma Saku e Kawashima Rei, neo-Shinigami pronti per entrare in una delle 13 Brigate e soprattutto ex- allievi di Urahara Mouryou, sostavano davanti alla porta della casa del succitato chiedendosi con insistenza se davvero volevano entrare. Già lo spesso portone e l’alto muro di cinta non erano molto invitanti, così come le precedenti esperienze in quella casa infernale, ma il fatto che il giorno prima il loro… ehm, “amatissimo” sensei aveva praticamente ordinato loro di venire a prendere un thè con pasticcini da lui diminuiva drasticamente le possibilità di fuga. Non fosse per il fatto che le conseguenze di dargli un bidone sarebbero state oltremodo orribili, avrebbero considerato l’offerta di iscriversi a quella missione-studio nello Hueco Mundo.
    - Suoni tu? – chiese speranzoso il ragazzo dal folto ciuffo verde e l’aria da emo.
    Lui era stato quello che più volte aveva varcato quella soglia e non gli sembrava vero di doverlo fare una terza volta!
    - Col cavolo Saku-chan, suoni tu! – fu la rapida risposta della sua compagna di sventure dagli sbarazzini capelli rosso fuoco.
    Se Saku era il più traumatizzato dalla casa, lei era certamente quella più traumatizzata dal suo proprietario! Non intendetela male, è solo che la ragazza lo avevo visto decapitare un ex-allievo colpevole di omicidio. Nulla di che insomma, tranne la completa demolizione della figura allegramente pazzoide che quella persona le aveva sempre ispirato.
    Insomma, fra tutti e due, non c’era nessuno che morisse dalla voglia di suonare il campanello.
    - Potremmo chiedere a Falkner-san di entrare nel programma protezione testimoni… – azzardò lui dopo qualche secondo di silenzio.
    - Col rischio di dover collaborare con Hanae Haru? Non se ne parla! Mi stai chiedendo se preferirei passare un pomeriggio con il sensei o mesi e mesi con quel bruto del suo sempai?
    Domanda eccellente.
    Sospirando in coro giunsero al compromesso di bussare insieme alla porta.

    Tutto sommato fu un pomeriggio abbastanza normale. Il sensei li fece entrare senza tirare brutti scherzi e a parte scoprire che le piantine di edera che erano state piantate erano germogli di Edera da Guardia, esemplare sperimentale capace di riconoscere il Reiatsu delle persone come l’odore per un cane e avvolgere gli intrusi arrivando anche a strangolarli a morte (li aveva chiamati proprio per fargli memorizzare i suoi allievi prima che crescesse troppo), non ci furono ulteriori sorprese. Scoprirono inoltre che il loro maestro si dilettava nel suo tempo libero anche con la cucina casalinga ed era capace di sfornare ottimi biscotti e soffici pasticcini. Sembrava proprio che anche Urahara Mouryou sapesse essere “dolce” quando voleva.
    Dopo solo due ore erano quasi completamente rilassati e a loro agio chiacchierando del più e del meno con il loro maestro che si rammaricava tantissimo che i due avessero deciso di seguire la via della spada invece che specializzarsi come lui nelle arti marziali. Scapparono persino delle risate!!
    All’improvviso si sentì un piccolo allarme da forno.
    - Oh porca, la torta!! – esclamò Urahara alzandosi di scatto e sparendo in cucina.
    Forse fu per lo spostamento d’aria dello scatto del sensei unito ad una serratura non perfettamente chiusa o forse per un pessimo scherzo del Destino, ma l’altra porta del salotto si aprì rivelando quello che sembrava un piccolo studio. Dallo spiraglio della porta aperta i due riuscirono ad intravedere una scrivania illuminata dalla luce di un computer portatile con lo schermo ancora acceso. Probabilmente il maestro ci stava lavorando prima del loro arrivo e lo aveva lasciato lì in tutta fretta senza spegnere.
    Uno sguardo complice ed entrambi si alzarono entrando silenziosamente in quello studio scarsamente illuminato. L’affabilità del maestro e i dolcetti avevano fatto abbassare loro la guardia e questo, manco a dirlo, fu un madornale errore.

    - Secondo te dove tiene i porno? – chiese Rei andando dritta al sodo.
    - E secondo te tiene i filmini zozzi in bella vista in una cartella con su scritto “PORNO”? – ribatté scettico l’altro.
    Senza dire una parola la sua compagna di spionaggio indicò una cartella in mezzo al desktop con su scritto “PORNO”.
    - …non ho parole.
    Un rapido doppio click e venne una schermata che richiedeva la password d’ingresso.
    - C’era da aspettarselo. Dai, andiamo via che sto cominciando ad aver un brutto presentimento…
    - Mmmh… e se fosse 1-2-3-4-5? – azzardò la rossa.
    - Oh andiamo!! Solo i cretini metterebbero una password così scema!!
    Ricevette uno sguardo eloquente in risposta.
    - …sarebbe troppo persino per lui.
    Un alzata di spalle e i cinque numeri vennero digitati.

    ACCESS GRANTED

    -
    -
    E la stima verso il loro maestro toccò un nuovo livello di assoluta inesistenza.
    Kawashima, eccitata dalla lunga serie di perfette vittorie probabilistiche (mica per i porno, eh!), si fiondò sul file più recente che recava il curioso nome di “Confidential Report N. 378/b”. E anche gli altri non avevano titoli molto differenti.
    - Ho la forte sensazione che se teniamo alle nostre vite non dovremmo guar-

    Cli- click!

    Povero Saku-chan, le cui opinioni e avvertimenti vennero completamente ignorati.
    - MA CHE FAI!?!? – urlò a mezza voce cominciando ad avere un presentimento sempre peggiore.
    - Tranquillo Saku-chan, il sensei è occupato con la sua torta – fece furbescamente la ragazza esibendo un sorrisetto malizioso mentre scorreva il documento con gli occhi - Secondo te al sensei piace scrivere storielle sconce con lui come protagonista? Diavolo, che cosa triste!!*
    Suo malgrado incuriosito e intrigato (quanto avrebbe potuto prenderlo in giro per una cosa del genere!) anche Saku si immerse nella lettura ed ecco ciò che lesse intramezzato con i commenti eccitati della sua vecchia compagna di classe:

    Distretto 74 nord, giorno XX/XX/XXXX, ore 10.57. L’appostamento e la raccolta di informazioni non furono un problema per trovare il posto… - A-ah!! Stalker-story nei bassifondi!!! - …quei tizi non sembravano preoccuparsi che certi particolari potessero trapelare. - ORGIA YAOI!! - Un grosso errore secondo il mio modesto parere personale. Il primo errore da essi commesso è il non aver scelto un luogo meno appartato per sbrigare i loro affari… - Atti osceni multipli in luogo pubblico!! Il sensei è veramente un deviato! - …il secondo è il non essersi procurati protezioni e garanzie adeguate - forte inspirazione della ragazza che già cominciava a perdere sangue dal naso - Si rivelò estremamente facile per me entrare di nascosto da una delle finestre e raggiungere i miei bersagli spostandomi nel soppalco della casa dove si riunivano. Non dimenticai in oltre di piazzare svariate trappole lungo il mio percorso per coprirmi la fuga e cancellare le prove. Arrivato sopra il soffitto della stanza dove si erano radunati i massimi esponenti in un numero pari a cinque. Erano essi i poco onorevoli capitano Chiang Tze, i colonnelli Fujiwara e Foersli, il sotto-comandante Stromberg e il generale Drajekiv. - Cosplay dell’esercito! - Allo scoccare delle ore 11.37 sfondai la pavimentazione del soppalco piombando su di loro. Nessun bersaglio omesso.

    Gli occhi dei Rei brillavano. Sembrava solo una bozza, ma il contenuto le accendeva diversi ormoni.
    - Woa, questa è roba forte. Che ne pensi Sak-
    - BBLLEEEEEEEEEUUURRRRGGH!!! – fece lui con la testa infilata nel cestino.
    Ricevette un “pat pat” sulla schiena in segno di consolazione.
    - Susu, butta via tutto che ti fa bene. Hey, c’è anche il video!! Senti qua: “Durante la ritirata sono anche passato dalla stanza della sicurezza per ottenere i filmati incriminanti e cancellare qualsiasi prova. Allego di seguito il filmato della sorveglianza” VOGLIO VEDERLO!!
    - Nnnuuuoooooooo!!!
    Ma chi diavolo voleva vedere un filmato porno gay!? Certi gusti delle ragazze sono proprio imperscrutabili, insomma che schifo!!** Doppio schifo se pensava che avrebbero visto Mouryou nudo!!!
    Un rapido “Click” sul tasto Play e lo spettacolo ebbe inizio.

    Cinque uomini dal chiaro atteggiamento militare, appartenenti a diverse nazionalità, erano seduti attorno ad un tavolo circolare indossando uniformi che nonostante le immagini in bianco e nero si potevano immaginare rosse. Il generale, che doveva essere quello più anziano e con le mostrine più luccicanti, era seduto su una sedia rialzata rispetto agli altri quattro ed era il più distante dall’unica porta visibile. Gli altri sedevano equidistanti fra loro e dal generale formando un pentagono attorno al centro della tavola.
    Sembravano immersi nella conversazione ma mancava il sonoro. L’orologio in basso a sinistra dello schermo aveva appena battuto le 11.37 quando li videro sobbalzare all’unisono e uno Shinigami vestito da cinese, con una maschera sul volto e i capelli biondi piovve sul tavolo gettandosi contro i due uomini seduti che stavano più vicini alla porta…

    - Ci siamo!! – mormorò Rei piena di aspettativa.

    …i loro colli vennero spezzati contro lo schienale delle sedie e i loro corpi inermi caddero al suolo con la grazia di vecchie bambole senza giunture. Ma l’aggressore non si fermò neanche un secondo calciando il tavolo contro i tre rimanenti facendo perder loro l’equilibrio.
    - Oh oh… – mormorò Rei
    - Che succede? Oh cazzo… – rincarò Saku risalito proprio in quel momento.
    Fecero i due mentre il terzo uomo veniva trafitto al cuore da un Colpo Perforante.
    - Credo che questa non sia una cosa che chiunque sia autorizzato a vedere.
    - Osservazione geniale.
    - E risparmiati il “Te l’avevo detto” se non vuoi un pugno sul naso.
    Proprio in quel momento il quarto aveva tirato fuori una katana, sfortunatamente non una Zampakutou, che si frantumò facilmente contro il pugno carico di energia spirituale dello Shinigami. Il proprietario seguì lo stesso destino della sua arma quando un calcio in pieno petto lasciò una depressione nello sterno abbastanza chiara da poter essere colta dalla telecamera. Restava solo il generale che era riuscito ad alzarsi e si agitava, probabilmente nel tentativo di chiamare dei soccorsi che non sarebbero arrivati in tempo.
    Il loro maestro disse qualcosa e poi saltò in avanti afferrando il collo dell’ultimo uomo rimasto. I due non videro cosa successe perché il movimento aveva portato i due fuori dal campo visivo della telecamera. Videro solo il maestro che ricompariva pulendosi la mano con un fazzoletto.
    Non morivano dalla voglia di sapere cosa fosse successo e neanche di avere l’audio. Lo videro battersi le mani soddisfatto e illuminarsi come se avesse appena avuto un’idea molto carina: si mise a… ballare? No, sembrava più un qualche genere di proiezione dove si afferrava qualcosa all’altezza del volto e lo portava a terra. Cominciò a ripetere svariate volte il movimento in una specie di simulazione apportando talvolta quelle che sembravano delle varianti come sgambetti, salti o altre cose. Sembrava decisamente soddisfatto mentre s’inventava una nuova mossa in mezzo ai corpi di cinque persone appena uccise.

    - E chi se l’aspettava… – disse con voce bassa Saku mentre guardava ad occhi spalancati la scena.
    - Io invece me l’aspettavo – fece pallida la rossa stringendosi le mani. Ancora una volta aveva visto come gli Shinigami regolavano i conti nella Soul Society e come il suo maestro poteva essere spietato, quasi al limite della crudeltà. E anche stavolta non le era piaciuto per niente.
    Un conto era sterminare Hollow, quello era un vero lavoro da Shinigami, ma uccidere delle anime della Soul Society? Si poteva davvero definire qualcosa che uno Shinigami farebbe? O a quel punto non si poteva più essere definiti Dei della Morte ma solo assassini?
    Se lo stavano chiedendo tutti e due quando il sensei nel filmato venne attaccato da alcuni uomini che avevano fatto irruzione nella sala e, quasi come se li avesse aspettati fino a quel momento, li attaccò e li stese tutti con la mossa appena inventata. Li trattò come se fossero dei manichini d’addestramento, afferrando loro la testa o il collo e schiacciandoli a terra con forza o lanciandoli contro i muri dove si accasciavano. Molti di loro cominciarono a perdere sangue dal naso e dalle orecchie indicando che dovevano aver ricevuto un grosso colpo direttamente al cervello e alcuni, soprattutto quelli presi per il collo, sputavano sangue e sembravano aver difficoltà a respirare. Doveva avergli rotto un vaso che correva nella laringe e il sangue probabilmente stava cominciando a scendere nei polmoni.
    Era un massacro.

    - Direi che sarebbe meglio spegnere…
    - Assolutamen-
    Ma prima che potessero muoversi il coperchio del portatile gli si chiuse davanti agli occhi e una mano ne teneva abbassato il coperchio.
    - Una fetta di torta? – chiese il sensei allungando un piatto con delle fette di ciambellone già tagliate.
    Arretrarono inconsciamente, ma non andarono molto lontano. Essendosi posizionati dietro la scrivania per vedere lo schermo si ritrovarono subito con le spalle al muro.
    - S- Sensei, ci ha fatto prendere un colpo – riuscì a dire Rei cercando di assumere un atteggiamento rilassato, cosa che gli riuscì piuttosto bene nonostante la situazione.
    - Cielo cielo… cosa dovrò fare con voi?
    Rimasero pietrificati. Da quando il loro maestro era così bravo a minacciare con frasi apparentemente innocenti?
    - Due topolini sono entrati nel mio studio e hanno rosicchiato dei documenti importanti – si protese in avanti da sopra la scrivania senza smettere di sorridere - Quale punizione dovrei dare ai due topolini?
    Si appiattirono ancora di più contro la parete mentre Urahara poggiava il piatto sulla scrivania e cominciando ad aggirarla per poi dirigersi verso di loro.
    - N- Noi non abbiamo visto nulla!
    - Ma davvero? Non siete forse entrati nella cartella delle missioni di “Prevenzione con Omicidio di Rivoltosi Non Ostracizzabili” e avete preso visione di un documento confidenziale fra me e i miei superiori? – disse con tono insinuante continuando ad avvicinarsi.
    - Non avete forse invaso la privacy professionale di un vostro superiore approfittando della sua ospitalità?
    Gli si parò davanti come un muro. Era più alto di loro di diversi centimetri e decisamente più largo di spalle.I suoi occhi li scrutavano dall’alto inchiondandoli sul posto.

    - Vi è piaciuta almeno la mia nuova tecnica? – chiese all’improvviso.
    - M- molto, ce la insegnerai un giorno? – tentò Saku andando la via del “fuggiamo compiacendo il nostro assassino”.
    Ricevette un furtivo pizzicotto dall’amica.
    - Ecco, siamo fottuti. Il vecchio trucchetto del mettere sotto pressione il ladruncolo per spingerlo ad ammettere una piccola parte dell’accusa e a quel punto si è fregati. Accidenti Secco, ti avevo detto di seguire il mio seminario su “come fare i furbi e farla franca”!! – pensò la giovane rossa in preda al panico da confessione.
    Aveva già visto quella scena, in tribunale. Subito dopo che Corvo di Sangue ammise le sue colpe la sentenza venne emessa proprio dalla persona che le stava d fronte. Stavano forse per morire? Li avrebbe fatti sparire nelle segrete sotto casa sua e la loro esistenza sarebbe stata cancellata con una scusa del tipo “periti in allenamento”? Urahara aveva sia il potere che i mezzi per farlo senza problemi e loro erano stati colti in flagrante.
    Sul volto del loro maestro si aprì un piccolo sorriso di vittoria che le diede la conferma di cui non aveva neppure tanto bisogno.
    - Permettete allora che ve la illustri…
    Le sue mani salirono verso le loro gole e le afferrarono indisturbate. I due erano semplicemente troppo terrorizzati per muovere un muscolo o anche gridare. Sarebbe servito poi? Si limitarono a guardare davanti a sé con occhi spalancati contando i secondi che li separavano dall’inevitabile.
    - Gli uomini cercano sempre di salvaguardare la loro testa. E’ una parte importante e il corpo tende a preservarla al massimo delle sue capacità. Quindi, se per caso vi afferrassi la testa o il collo… – lì la presa si fece un attimo più stretta facendo perdere loro un battito - …e la muovessi in una qualche direzione il corpo cercherebbe di seguire il movimento per limitare il danno alle vertebre del collo. A quel punto si spinge nella direzione voluta l’avversario che vi seguirà docilmente dovunque vogliate buttarlo, uno sgambetto se volete può starci anche bene. Naturalmente non si potete certo prendervi un thé, dovete muovervi rapidamente se volete che funzioni.
    Indicò il computer con un cenno del capo.
    - Tutte le guardie di quella casa mi hanno aiutato a perfezionare la tecnica che avevo fatto per puro caso col generale, ma i miei superiori si sono piuttosto seccati di tutte quelle vittime.
    Avvicinò la testa piazzandola fra quelle dei suoi allievi per sussurrargli nell’orecchio.
    - Avete paura? Se m’implorate potrei anche decidere di risparmiarvi.
    Ma queste parole denigratorie nei loro confronti accesero una nuova fiamma di ribellione negli animi dei due topolini. Fronteggiando il sensei che stava per ucciderli con la testa alta diedero fiato alla lingua.
    - C- Col cavolo! Sarai un fusto, ma manchi completamente di savor fair!! – scattò la rossa riscuotendosi.
    - Non implorerei un pazzo come te neanche se fosse l’ultima cosa che farei!!! – proseguì sulla stessa onda Saku.
    Perfetto, ora erano morti. Avevano avuto una bella vita, bla bla bla, non si pentivano di nulla se non di aver conosciuto quel pazzoide scatenato, bla bla bla, che bruci nei calderoni più cocenti dell’Inferno e via di seguito.
    Non si poteva dire che se ne sarebbero andati all’altro altro mondo con la coda fra le gambe!!

    Ma la loro ora sembrava non essere ancora scoccata. Le mani del loro maestro scivolarono dai loro colli fino alla loro nuca e, esibendo un perfetto esempio del funzionamento della nuova tecnica, li attirò a sé abbracciandoli dolcemente.
    - Così li voglio i miei ragazzi.

    - ...EH!?!?
    - Ho messo su una piccola burla ai vostri danni per dirvi che in fondo, ma molto in fondo, vi voglio bene e che avrete sempre il mio appoggio. Che c’è di male? Mi sono sentito in colpa dopo il processo di Rei e volevo farmi perdonare dimostrandovi il mio affetto in maniera immediata e diretta…
    - “AFFETTO IN MANIERA IMMEDIATA E DIRETTA”!?! BRUTTO COGLIONE, IO TI ODIO!!! – pensò furiosamente il ragazzo-alga esibendo una bella vena pulsante sulla tempia.
    Di tutt’altro avviso era quella delinq… quella vivace della sua compagna.
    - Awwwww, che tenerezza – fece non senza una punta di sarcasmo.
    - Detto questo vi va una fetta di ciambellone? Oggi festeggiamo anche la mia promozione dalla squadra di assassinio a quella di detenzione, abbuffatevi!
    Fecero per partire ma l’abbraccio li tenne bloccati.
    - Toglimi quelle mani di dosso, pervertito maniaco omicida che non sei altro! – esclamò Saku dibattendosi.
    Una strana luce maligna si accese negli occhi del loro sensei.
    - ATTACCO SOLLETICO!!! – urlò di colpo cominciando a solleticarli sulle costole.
    - AAAARGH, MI SI STUPRA!!!
    - KYYAAAAAAA!!
    - MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!! – rise malvagiamente saltando fuori dalla stanza con un sol balzo.
    - IO TI SPELLO VIVO!! IO TI ODIO, BASTARDO!!! – ululò il Secco estraendo la Zampakutou e inseguendo il sensei per servire un po’ di kebab prima del dolce.
    - Oh Saku, salvami tu! – lo spronò melodrammaticamente la rossa.

    Questo fu uno dei rari momenti pacifici della vecchia classe A. Ormai gli studenti erano Shinigami e stavano per entrare in una delle 13 Gotei, mentre il maestro chissà per quanto ancora avrebbe potuto insegnare con la sua energia spirituale che presto avrebbe raggiunto livelli proibitivi per stare con dei novellini.
    Il futuro era incerto, ma almeno in quel momento si rideva e si scherzava dimentichi dei vecchi problemi e dissapori.
    Ah, si sono dimenticati del ciambellone…



    Intervista dietro le quinte:
    Bel: Caro Mouryou, vogliamo dire ai nostri lettori come mai sapevi cosa stessero guardando i tuoi allievi mentre eri fuori dalla stanza?
    Mo: Segreto professionale. James Bond mi fa una pippa!
    Bel: E come mai hai risparmiato le vite dei tuoi giovani allievi? Scommetto che qualcuno potrebbe sentirsi leggermente confuso.
    Mo: Presto detto Belfa-boss, in fondo io amo i miei studenti e li considero un po’ come dei figli che ancora non ho avuto. Non gli farei mai del male.


    Bel+Mo: AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH!!!!
    Bel: Buona questa, ma ora diciamo il vero motivo.
    Mo: Beh, visto il casino da me fatto quella notte la notizia si sparse parecchio quindi quel file non era veramente una lettura confidenziale. Non hanno visto nulla di che e io ne ho approfittato per fare una bella scena di affetto maestro-studenti. Così, per rinsaldare un po’ i nostri rapporti.
    Bel: Ma se avessero visto un VERO file segreto, cosa avresti fatto?
    Mo: …
    Bel: Mouryou?
    Mo: No comment.
    Bel: MA COME “NO COMMENT”!?! HEY, NON SCAPPARE DISGRAZIATO!!!



    * tale commento non ha nulla a che vedere con la Saga della Segretaria da me finita di recente.
    ** licenza poetica per l’immedesimazione più fedele possibile con il personaggio di Saku Hiruma in ricordo dei bei momenti al suo esame Shinigami XD

    Se a Saku o Rei darà fastidio il richiamo o l’utilizzo da me fatto dei loro Pg, sono pronto a riscriverlo tutto in considerazione del loro risentimento. Anche se, parlando di utenti, a Saku non dovrebbe dispiacere trovarsi in situazioni pericolose con una giovine e attraente fanciulla e Rei sta in questo momento percorrendo il cammino di Santiago e quindi la sua anima dovrebbe essere votata al perdono. ^^

    Fatelo anche voi! Mettetevi un bel file PORNO sul desktop e usatelo come trappola per sviare indagini di parentame e amici troppo invadenti. Ricordate:
    P.O.R.N.O. = Prevenzione con Omicidio di Rivoltosi Non Ostracizzabili

    P.S. altre interpretazioni possono essere inventate su due piedi. L’autore non intende in alcun modo limitare la fantasia di coloro che applicheranno il trucco.

    Dedico questo post a mia sorella che come i nostri due cari Shinigami curiosò nel mio computer alla ricerca di materiale scottante e si beccò uno scapaccione come premio.
    La curiosità uccide il gatto, per tutto il resto c’è Mastercard!

     
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  2. Tamaki-kun
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    Lo ammetto, sei riuscito a vincere questa la sfida letteraria con un risultato decisamente di alto livello.



    Apprendi la tecnica "Violent Throwing" e guadagni +5 punti exp.

     
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1 replies since 21/8/2011, 10:40   40 views
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