Morte di Date Hidoi

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  1. GreyEyes92
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    Parlato Pensato Parlato Altri Parlato Sensei


    Mi sveglio alla voce di quella dannatissima sveglia radio. Quale momento di insana follia mi aveva convinto a comprarla? Non lo so, ma prima o poi quell’oggetto infernale finisce dritto nel primo cassonetto so tto casa. Purtroppo quel coso mi ha svegliato e ciò significa che devo andare all’università. Che palle, in effetti sarebbe molto meglio lasciare tutto e occuparsi degli affari, ma purtroppo un lavoro onesto che copra i miei misfatti me lo devo trovare, altrimenti come giustifico gli introiti? Mi alzo dal letto scocciato, e resto per un minuto buono a fissare la finestra di fronte al letto, o almeno in quella direzione, poiché in quel momento il mio cervello è completamente scollegato, fisso il vuoto. Mi riprendo e afferro i vestiti accuratamente poggiati sulla scrivania, mi vesto e prendo il cellulare dalla scrivania, controllando i messaggi. Un messaggio di ieri sera attira la mia attenzione. E’ di Kai, uno dei miei ragazzi, dice testualmente: “Alla faccia tua e della tua università, noi ci siamo divertiti un sacco”. E’ un messaggio in codice, e ciò che avevamo prefissato per comunicare la buona riuscita del piano, l’assassinio di Roshi Tanaka, un matusalemme di settant’anni che tentava di farmi le scarpe. Tsk, non mi faccio certo fregare da un vecchio bacucco, IO.
    Scendo al piano di sotto, contento come un bambino a Natale, trovando il mio vecchio e mia madre seduti a tavola con due tazze di caffè in mano.
    Buongiorno mamma, buongiorno papà! saluto allegramente. Mia madre mi fissa con il suo solito odio malcelato, mio padre non si degna nemmeno di celarlo. Credo che cominci a dargli fastidio che lo stia detronizzando, forse sarebbe da farselo amico, tanto quando schiatta mi prendo pure la sua fetta. Non c’è il tempo ora però, se non mi muovo il professore mi fa la pelle sul serio. Prendo una fetta di pane con la Nutella ed esco salutando con la mano, afferrando le chiavi dal portaoggetti. Vado al garage, avvicinandomi al mio tesoro. Lamborghini Murcielago blu elettrico, tutta aerografata con delle spettacolari fiamme di colore arancione che partiono dalle ruote per scivolare via per tutta la carrozzeria, mentre il cofano di davanti è tutto coperto da una spettacolare fenice con le ali che si chiudono sulle due lettere che compongono le mie iniziali “DH”.
    Questo gioiello mi è costato un occhio della testa, come se ne avessi tanti, ma almeno è di una potenza e di una velocità che farebbe impallidire i piloti di Ferrari, se poi accendo l’impianto del NOS è la fine. Sfreccia come se avesse tutti i diavoli dell’inferno alle calcagna, sfiora i quattrocento chilometri orari.
    Entro tranquillamente e accendo lo stereo, che trasmette una delle mie canzoni preferite.
    You think that you knoooooow! canto tranquillamente, mentre infilo la chiave per mettere in moto la macchina. Poi una esplosione, sento la mia coscienza fuggire via in un lampo. Chi avrebbe mai pensato che le mie ultime parole sarebbero state quelle di una canzone.


    Ahia, che botta mi lamento, massaggiandomi la testa. Il mio ultimo ricordo era un immenso boato e poi più nulla. Sono disteso a terra, vedo tantissime persone intorno a me. Oh, merda. Riconosco le divise dei poliziotti. Merda mi hanno beccato. Faccio per scappare, ma, nel modo di tirarmi su, noto una catena che si forma dal mio petto ed arriva fino all’altezza della coscia. Mi appoggio ad uno dei poliziotti per tirarmi su, ma questo salta per aria come se avesse visto un fantasma.
    Che diamine succede, Hobuki dice uno di loro.
    Sono sicuro di aver sentito una mano che si poggiava sulla mia spalla dice terrorizzato.
    Sono stato io, coglione! replico io, alquanto seccato.
    Sarà stata la tua immaginazione
    Fanno finta che non ci sono, che bastardi, ora gli spacco la faccia. Continuano a guardare qualcosa a terra. Mi volto anche io, vedendo un cadavere mezzo carbonizzato fuori dalla portiera di una macchina praticamente distrutta. L’occhio mi va su un oggetto al collo del cadavere, oramai irriconoscibile. La mia collana, quella a forma di drago. La risposta è una sola, ma io non ci credo. Dai, io non sono morto, non posso essere morto. Cado in ginocchio, le forze mi abbandonano. Una sola persona può aver escogitato tutto questo. Mio padre. La bestia. Un urlo fugge dalla mia bocca, senza che nessuno lo senta. Vedo i poliziotti che se ne vanno, portando via il mio corpo in una barella. Era finita, era morto.
     
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    Non ho mai apprezzato particolarmente quando ad affidarmi le missioni non era sua eccellenza Aizen-sama. Ammetto che ciò non accadeva così spesso, non essendo -per il momento, solo per il momento...- il capo degli Exequias. Davanti a me avevo purtroppo ancora Rorschach, che non riuscivo a sopportare perché si sa che due persone dal carattere troppo simile, specie in questi casi, non vanno mai d'accordo, e poi Zacarias. Lui semplicemente lo odiavo per la sua spocchiosa freddezza e quei modi pacati che odiavo... che si fottesse, stronzo. Un giorno lo avrei ucciso con brutale violenza... era solo questione di tempo. Non poteva resistermi, nemmeno lui.
    Comunque, Kanezane mi aveva obbligato a girare per il mondo terreno alla ricerca di potenziali reclute. Ero lì che camminavo per i cieli di Tokyo con fare svogliato, come di consueto, quando in lontananza udii un'esplosione e potei ammirare una colonna di fumo elevarsi verso la volta celeste. -Ohibò- pensai -vale la pena di andare un'occhiata, direi.- Senza alterare il mio moto rettilineo di una sola virgola, con la mia solita studiata lentezza nel passo, mi diressi verso il luogo dell'esplosione dove, in mezzo a dei poliziotti, potrei ammirare un corpo carbonizzato con annessa catena che conduceva ad un Konpaku a dir poco irritato. -Tsk.- Mormorai, infastidito a mia volta, poiché il tipo era troppo rumoroso per la mia ben bassa soglia di sopportazione. Mi limitai a scendere di quota, finché con un sonoro 'tap' tipico delle calzature degli Arrancar, il mio piede toccò il freddo asfalto nipponico. -Un vero peccato...- pensai, spostando lo sguardo verso la vettura disrtutta, in attesa che quella stupida anima notasse la mia presenza.



    CITAZIONE
    Benvenuto -seppure in ritardo, anzi ti chiedo scusa...- nel nostro Gdr. Direi che é tutto abbastanza intuitivo dal mio post, ma spendere due parole non comporta alcun lavoro extra. Adesso Date si accorgerà della presenza di Kazuma -che tipo di reazione avrà spetta solo a te- e hai una discreta quantità di libertà di inventiva, ma niente autoconclusività.
    Buon Gioco, per qualsiasi cosa non temere ad utilizzare gli Mp. ;)

     
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  3. GreyEyes92
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    Perché doveva finire così? Dove sono i miei buoni propositi di riappacificazione? All’inferno, insieme a me. Di certo non posso sperare nel paradiso, sono stato un assassino, stupratore, mafioso, ladro e così via discorrendo ma … perché ero ancora li? Avevo sempre pensato che alla mia morte mi sarei risvegliato tra le fiamme dell’inferno, invece ero ancora lì. Forse è come dicono ,le anime che hanno qualcosa di incompiuto in terra non vanno subito all’inferno, devono finire il loro compito. Quindi devo uccidere mio padre? Ma come faccio? E’ un lurido vigliacco bastardo, ma mi ha messo al mondo, mi ha cresciuto. Come si può uccidere un padre?
    Come ha fatto lui.
    Il pensiero mi sfiora la mente, rigenera la mia rabbia, fa bruciare come fuoco la mia rabbia. Sento il mio corpo, se così posso chiamarlo, fremere e scalpitare alla ricerca di una doverosa vendetta. Ma come? Sono morto e i morti non uccidono le altre persone. I morti sono morti e basta.
    Dannato, schifoso bastardissimo vigliacco figlio di … urlo in preda all’ira, fermandomi al sentire di una voce sconosciuta. Una sonora esclamazione di stizza, come qualcuno che... Riesce a sentirmi?
    Non ho il coraggio di girarmi, mi aspetto già un grosso demone cornuto con due ali enormi che mi trascina giù all’inferno per il mio meritato supplizio. Non ho voglia di guardare in faccia il mio torturatore che però non sembra volermi attaccare, si limita solamente a far notare la sua presenza con un sonoro passo che risuona come il tacco di una scarpa elegante.
    Mi giro lentamente, trovandomi di fronte un tizio che fissava la mia macchina, o almeno ciò che ne restava, un cadavere fumante, proprio come il suo. E’ alto, con dei lunghi capelli neri e liscissimi, la pelle candida, ed una veste ancora più candida quasi angelica. Angelica un corno, dato che stona con l’espressione incazzata del tipo, in completo opposto a quelli che sembrano pezzi di una mandibola staccati da qualche persona. Decisamente non sembra il tipo più raccomandabile dell’universo. Però forse lo poteva aiutare, forse poteva dargli una mano con la sua personale missione.
    Per prima cosa doveva sondare il terreno, capire chi e cosa era, e poi si sarebbe potuto cominciare a pianificare qualcosa.
    Chi sei tu? Anzi, COSA sei tu?
     
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    -Chi sono io, mi chiedi?- risposi, voltandomi verso di lui, così da incrociare lo sguardo con il suo, che sicuramente non era dei più sicuri e/o tranquilli, distogliendo la mia attenzione dalla bella vettura ormai carbonizzata. -Sono semplicemente qualcuno che è venuto a porre fine alla tua esistenza. O forse a donartene una nuova. Cosa sono io, mi chiedi?- continuai, sfoggiando uno dei miei sorrisi più cattivi tra quelli che riuscivo a mostrare, aggrottando persino la fronte per completare il quadro. -Io sono un Hollow, un Divoratore di Anime. Mi nutro di plus, esseri inutili ed inermi come te. Ma, essendo questa la mia missione odierna, potrei donarti una nuova vita, farti diventare come me.- Enfatizzai neanche poco quel 'me', quando mi accorsi che sull'estremità pendente della catena spezzata che spuntava dal petto del ragazzo, erano spuntate una serie di piccole bocche, che cominciarono a mordere la catena stessa, corrodendola: il primo ciclo di corrosione. In media durava dai cinque ai quindici secondi, ma era solo un assaggio del dolore che avrebbe provato più in la. -La tua non mi sembra esattamente una morte naturale... Potrei darti quel potere necessario a diventare un Hollow a tua volta e vendicarti, così come potrei divorarti qui ed ora. Quello che hai appena avvertito...- continuai, quando il primo ciclo si fu concluso -... non è che un assaggio di ciò che potresti provare restando così. Hai tre minuti per convincermi a non ucciderti ora, ad Aizen-sama non serve della debole, inutile, feccia.-



    Edited by B l a z e - 20/10/2011, 17:34
     
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  5. GreyEyes92
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    Chi sono io, mi chiedi? mi chiede il tizio con i capelli neri. Ripetere la domanda che viene posta, come se non si avesse capito era un banale trucchetto dialettico per aumentare la suspense ed intimidire il proprio interlocutore. Purtroppo, anche se non sono certo il tipo da farmi intimidire dal primo che passa, quello è decisamente capace di intimidirmi. In effetti la situazione non è certo delle migliori.
    Sono semplicemente qualcuno che è venuto a porre fine alla tua esistenza
    Cazzo, lo sapevo. Quello lì adesso lo avrebbe trascinato all’inferno e allora addio sogni di vendetta!
    O forse a donartene una nuova.
    Oh, questa non me l’aspettavo. Una nuova esistenza? Che diamine voleva dire? Cos’è una roba tipo reincarnazione, resurrezione, vampirizzazione o … roba di questo genere?
    Cosa sono io, mi chiedi? continua il tizio dai capelli color ebano. Ecco che ricomincia. Se non fossi quasi sicuro che questo potrebbe distruggermi l’anima (anche se non so nemmeno sul fatto che si può fare ma non sono sicuro di voler provare) lo metterei in riga, ma in questi momenti la persona saggia sa di doversi stare zitto.
    Io sono un Hollow, un Divoratore di Anime. Mi nutro di plus, esseri inutili ed inermi come te. Ma, essendo questa la mia missione odierna, potrei donarti una nuova vita, farti diventare come me
    Il cuore, o almeno quella cosa che credo mi batta sul petto, ha un sussulto. Diventare un divoratore di anime, una bestia di lotta un … Hollow. Questa parola che mi era sconosciuta fino a due secondi fa mi eccita da morire. Diventare un Hollow, avere il potere di vendicarmi, nutrirmi delle anime di coloro che mi circondano, avere un potere così superiore al limite umano da essere in tutto e per tutto un vero demonio. Mi hanno chiamato demonio per tutta la vita, è ora che lo diventi sul serio.
    Ma che … Che diamine è questo dolore lancinante al petto. Abbasso lo sguardo per vedere che la parte inferiore della catena che mi pende dal petto si è trasformata in una specie di vermiciattolo d’acciaio che si mordeva da solo. La sua catena si stava consumando.
    Mi piego leggermente in avanti per il dolore. Non emetto un fiato, non voglio mostrarmi debole, io NON SONO debole.
    La tua non mi sembra esattamente una morte naturale... Potrei darti quel potere necessario a diventare un Hollow a tua volta e vendicarti, così come potrei divorarti qui ed ora continua quello strano tizio, quell’Hollow. Lui può rendermi una creatura superiore, può farmi diventare come lui ed io VOGLIO diventare come lui, un dispensatore di morte, una bestia sanguinaria. Se crudele sono stato in vita, cosa c’è di meglio che continuarlo in morte?
    La catena smette di mangiucchiarsi da sola, tornando flaccida ed inerte al suo posto. Ansimo un po’, stanchissimo. Quella dannata catena fa male sul serio.
    Quello che hai appena avvertito... continuò l’Hollow non è che un assaggio di ciò che potresti provare restando così. Hai tre minuti per convincermi a non ucciderti ora, ad Aizen-sama non serve della debole, inutile, feccia.
    Sentirsi dare della feccia non è per niente bello, specie se si è orgogliosi. Ed io SONO orgoglioso. Mi alzo in piedi e fisso negli occhi il mio interlocutore. I suoi occhi avrebbero messo paura a chiunque, ma lui non temeva nessuno. Solitamente non era così stupido da sfidare qualcuno che sapeva non poter nemmeno danneggiare minimamente, ma lui non si tirava mai indietro, specie se in ballo c’era la sua stessa esistenza.
    Non so chi sia questo “Aizen-sama” e, con tutto il rispetto possibile, me ne sto fregando altamente. Messo in chiaro questo ti faccio notare che è piuttosto semplice fare il bulletto quando si ha davanti un’anima inerme e disarmata. Non posso darti la certezza che sarò un grande Hollow, la sfera di cristallo purtroppo non c’era su E-bay altrimenti l’avrei comprata, ma ti posso solo dire che non resta che provarmi. IO sono certo che posso diventare qualcuno anche all’altro mondo e se me ne darai la possibilità, mostrerò a te e a chi ti sta sopra che il soprannome di “Demonio” non mi è stato dato a casaccio
     
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    "Cazzo, lo sapevo. Quello lì adesso lo avrebbe trascinato all’inferno e allora addio sogni di vendetta!"

    Qui passi dalla prima alla terza persona, ad esempio. Non si fa, monellaccio!

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    una bestia di lotta

    Da lotta, magari?

    Non proseguo nell'elencarli uno ad uno, ma di errorini, per lo più di forma, nei tuoi post ce ne sono in numero sufficiente a cominciare a farmi storcere il naso. Premetto che comunque devo porti delle scuse per il mio immane ritardo che, scuola permettendo, non avrà un seguito, devo però chiederti di rileggere più volte il tuo scritto e controllare e ricontrollare questi seguenti parametri:
    - Utilizzo della punteggiatura (Talvolta utilizzato impropriamente o omesso dove di dovere)
    - Piano lessicale (La scelta delle parole... falla più accuratamente)
    - Piano sintattico (Qui ho poco da dire, effettivamente, ma è sempre bene starci attento)

    Nel caso, ti consiglio di scrivere i tuoi post prima su Word o OpenOffice, il tool di correzione è molto utile, particolarmente quello di Word, nel quale ti aiuta anche con le piccole cose che non vanno nella forma, nel poco che il programma può capire da solo. Che è meglio di niente. (Non conosco openoffice, ma suppongo ci sia anche lì)

    Proseguiamo, arriva il momento della tua trasformazione in Hollow.

    Ascoltai in (ir)rispettoso silenzio il monologo del plus, ponendo un attenzioni pari a quella che si presterebbe ad una formica per terra quando si è di fretta. Inferiore a zero, quindi. Solo poche parole frammentate tra loro arrivarono all'anticamera del mio cervello, ma che bastarono a prendere una decisione. -Che tu non sappia chi sia Aizen-sama è scontato, ma sappi che se non ti mangio è solo perché Lui ha deciso di trovare nuove reclute. Ebbene, merdina, è arrivato il tuo momento.- Gli annunciai, mettendo in bella mostra un ghigno... beh, che sicuramente non lasciava spazio ad ottimismo. Inquietante, direi. Con uno scatto della mano che lui non avrebbe forse neanche avuto il tempo di notare, afferrai la sua catena dal petto e, tirando con una sadica forza brutale, sradicai quest'ultima dalla sua precedente locazione, scoppiando in una risata di compiacimento. Probabilmente avrebbe urlato, come tutti gli altri. Che seccatura...
    Il procedimento, lo conoscevo sin troppo bene. Adesso sarebbe scoppiato in un'esplosione di reishi, salvo poi riapparire nell'arco di cento metri dalla nostra posizione attuale, con il suo nuovo aspetto da Neo-Divoratore di Anime. Un qualcosa che difficilmente riuscirà ad ottenere una valutazione superiore a 'patetico', ma vabbé...


    CITAZIONE
    Il post è semplice ed intuitivo, inoltre ti ho fornito in esso delle linee guida per il proseguimento della quest con il tuo prossimo post.

     
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5 replies since 18/9/2011, 19:31   107 views
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