Classe M [II]

Controllo del Reiatsu Lv.1

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  1. Belfagor90
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    Mentre dormite sul vostro materasso vibrante per super relax un pensiero fa breccia nel vostro dormiveglia: voi non avete un materasso vibrante per super relax. Improvvisamente svegli scoprite non senza un pizzico di stupore che vi ritrovate in una foresta con ancora il pigiama addosso e state lentamente scivolando lungo un sentiero a cavallo del vostro materasso.
    In lontanaza udito la melodia di un flauto e sembra che il vostro materasso vi stia portando proprio lì. Colti da un istinto di sopravvivenza capite che forse è meglio non scendere ancora dal vostro bizzarro mezzo di trasporto e bloccati su quelle morbide isole semoventi arrivate fino ad una radura con due grossi ceppi d'albero nel mezzo.
    Ad attendervi con un turbante in testa e un largo flauto in bocca, il vostro sensei Urahara.
    I materassi "approdano" davanti a lui e con un sibilo la marea di serpenti che li stavano sorreggendo sulle loro spire svaniscono nel sottobosco accompagnati dalla musica del flauto. La musica finsice non appena l'ultima coda lascia il cerchio d'erba e il vostro sensei si toglie lo strumento di bocca.
    - Buonaseeeeera! - saluta con un grosso sorriso.
     
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  2. Snow Villiers
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    ottimo... spero che si unisca un nuovo compagno... non sarebbe male tornare ad essere in 3 ... come al solito: narrato parlato pensato
    CITAZIONE
    parlato da altri

    Mi svegliai di soprassalto... con un leggero giramento di testa. Probabilmente la colpa di quell'emicrania era la quantità esagerata di alcool che avevo bevuto la sera prima, insieme a tante splendide ragazze e poi... un vicolo buio, la spazzatura, e il mio corpo, completamente inerme sdraiato per terra. Ma i miei ricordi terminavano lì. Come sempre finivo le mie serate ubriaco fradicio a dormire tra i rifiuti.
    Tutto questo prima di accorgermi che non mi ero svegliato tra il pattume, ma su di un soffice materasso vibrante, che scendeva all'impazzata da un sentiero; il tutto coronato dalla melodia di un flauto. Grazie a quella melodia il mal di testa passo. Alzai il busto e incrociai le gambe, mettendomi nella solita posizione di concentrazione e pensai.

    C'è solo un'uomo che può fare una cosa simile...
    Sorrisi.

    Finalmente la velocità del materasso diminuì fino a fermarsi del tutto. Mi ritrovai in una radura con due ceppi nel mezzo. Difronte a questi il Sensei Urahara. Smise di suonare e ci accolse con un caloroso

    CITAZIONE
    Buonaseeeeera!

    Il mio sorriso si fece più grande, e il mio sguardo deciso e fisso verso il maestro, ma solo per pochi secondi. Poi cominciai a guardarmi attorno per memorizzare bene la geografia dell'area circostante.
    Guardai di nuovo il sensei... e dissi:

    ehem... dove cazzo ci hai portati sta volta?!?!... Urahara-San...
     
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    Ero tornato a casa presto, dopo l’esame di ammissione all’accademia, e, tra gli elogi della nonna, mi ero addormentato come un sasso.

    Mi trovavo in una specie di dormiveglia, a pensare e sognare cose strane, tipo quel maledetto Yori che mi si aggrappava alla schiena e rideva, oppure ad un leone che mi esce dall’armadio, quando d’un tratto mi resi conto di trovarmi in un letto particolarmente comodo…che vibrava.
    ”Tutto ciò non ha senso… Mi dissi prima di svegliarmi di scatto e ritrovarmi su un letto che…correva?
    Con tono affranto e rassegnato sospirai un “Urahara…” e mi limitai ad accoccolarmi sul materasso, godendomi un po’ della sua comodità.
    Arrivai in una specie di radura, e nel centro chi c’era? Il sensei che suonava un flauto…ok, forse stavo ancora sognando…
    Mi voltai e mi accorsi della presenza di Axel, gli sorrisi e poi mi rivolsi al maestro
    “Allora, se non sto sognando vuol dire che mi trovo qui e questa è la prima lezione per diventare shinigami…e se questa è la prima lezione allora…che posto è questo, sensei?
     
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  4. Belfagor90
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    I due sembravano ancora mezzo storditi dal sonno e normalmente me ne sarei abbondantemente approfittato per demolire le loro giovani menti con frasi contradditorie e discorsi senza senso per confonderli.
    Il problema era che anche io ero mezzo addormentato e anche se avessi avuto le energie per farlo, probabilmente mi sarei tirato la zappa sui piedi.
    - Una piccola precisazione Naku-chan - precisai calcando bene il suffisso usato per i bambini piccoli - Questa è tericamente la seconda lezione, ma hai senz'altro ragione nel ritenerla la prima lezione che caratterizza il percorso di uno shinigami. Sedetevi.
    Indicai loro i due ceppi davanti a me mentre io preferii di gran lunga sedermi sull'erba fresca a gambe incrociate. Non mi tolsi il turbante. Faceva fresco e se Yori avesse cominciato ad arrabbiarsi mentre nascosto fra i miei capelli, sarei diventato calvo prima del tempo.
    - Oggi, cioè stanotte, impareremo a canalizzare la vostra energia spirituale, karma, chakra o come diavolo preferite chiamarlo. Di solito preferisco farlo di notte visto che così si vede meglio.
    E alla naturale domanda che si sarebbero posti "vedere cosa?", alzai la mano col palmo rivolto verso l'alto e creai una sfera di Reiatsu azzurro grande come un melone maturo che illuminò tenuamente la radura.
    - Ecco quello che dovete fare - dissi semplicemente sporgendo in avanti la sfera per fargliela vedere bene.
    Ah, forse avrei dovuto aggiungere qualcos'altro: quella era sì la prima lezione dove avrebbero imparato davvero a fare gli shinigami, ma era anche la prima dove avrebbero rischiato seriamente di perdere qualche arto. Ehhhh, mi sa che avrebbero rimpianto la lezione con Yori molto presto...
     
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  5. Snow Villiers
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    scusami se il post non è molto lungo ma in questo momento ho poco tempo... la prossima volta ci sarò di +

    Arrivò anche Neku, ed entrambi cominciammo ad ascoltare la lezione del sensei.

    CITAZIONE
    Oggi, cioè stanotte, impareremo a canalizzare la vostra energia spirituale, karma, chakra o come diavolo preferite chiamarlo. Di solito preferisco farlo di notte visto che così si vede meglio.

    Ascoltai molto attentamente le parole di Urohara-San, per capire al meglio l'esercizio e prendere spunto dalle sue parole su come attuare i vari movimenti e le sensazioni.
    Il sensei alzo la mano verso l'alto e creò una sfera di Reiatsu grande quasi quanto un melone.
    Quello era l'esercizio a cui dovevamo sottoporci e la cosa non mi sembrava male... sentivo che dentro di me possedevo un grande Reiatsu e che non avrei faticato tanto a tirarlo fuori.
    Ignorai l'invito del Sensei a sedermi sui ceppi e come mio solito mi sedetti per terra a gambe incrociate e cominciai a rilassarmi. Chiusi gli occhi e mi rilassai cercando dentro di me la forza per far fuoriuscire il mio Reiatsu.

    Belf scusami ma non ho capito una cosa... alla fine essendo che il post lo scrivo io sta a me decidere se riesco a creare la sfera di reiatsu o meno quindi in teoria io potrei già nel prossimo post scrivere che ci riesco... non capisco in quali intoppi dovrei imbattermi
     
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  6. Belfagor90
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    Beh, intanto non sei certo tu a decidere se riesci o meno nelle tue aioni, ma sempre e soltanto il moderatore/sensei. In pratica se quello che scrivi non mi piace, è scorretto grammaticalmente, segue procedimenti sbagliati o comunque fai errori, nel mio prossimo post descriverò il tuo fallimento che a seconda della situazione potrebbe anche protare a danni fisici per il tuo pg.
    In questo momento voglio che ognuno di voi spieghi come trova il proprio reiatsu e cerca di manipolarlo per creare la sua sfera (ribadisco, alla fine l'ultima aprola l'ho sempre io). Consiglio vivamente una sbirciatina nelle altre classi di Controllo del Reiatsu Lv.1 per farvi un'idea più precisa possibile.
     
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    Dopo aver concluso la mia prima lezione da Shinigami, ed essere tornato a casa, mi gettai subito sul mio letto, dove dormii saporitamente per diverse ore.
    Quando mi risvegliai, trovai un messaggio che mi diceva di recarmi nella foresta, dove avrei potuto conseguire la mia prossima lezione da Shinigami.

    Mi chiedo perché proprio nella foresta... Beh, il sensei avrà le sue buone ragioni, probabilmente.

    Sul messaggio era scritto che non avrei avuto Nao-sensei come l' altra volta, ma un tale di nome Urahara Mouryou. Mentre mi mettevo la divisa da studente mi chiesi che tipo potesse essere il nuovo sensei, ma uno sguardo all' orologio mi fece notare una cosa: ero in un ritardo a dir poco mostruoso!

    Aaaahhhhh! Dannazione, devo sbrigarmi!!!

    E così, per la seconda volta in due giorni, uscii dalla mia casetta correndo come un matto, senza nemmeno il tempo di mettermi il mio buon cappello, solo che stavolta non dovetti chiedere informazioni alla vecchina che abitava accanto a me, dato che la foresta spiccava nel panorama per gli alberi che spuntavano sopra la linea delle case.
    C' era solo un problema che non avevo considerato: la lezione si teneva nella foresta si, ma in che punto di preciso?
    Ci arrivai solo dopo essere passato davanti ad un albero per ben tre volte, lo riconoscevo per il segno della testata che ci avevo lasciato la prima volta.

    Perchè non mettono cartelli nella forestaaaa?

    E dopo questa sfuriata, rivolta verso il cielo, che mi causò l' essere fissato in modo stranito da due scoiattoli e da una piccola volpe, mi ributtai sconfortato in mezzo alle fronde degli alberi per trovare la mia nuova classe.
    Giunto ad un bivio, scelsi la strada a destra e, pochi minuti di cammino dopo, mi trovai una scena strana: un tizio, con un turbante in testa e una divisa da Shingami simile a quella di Nao-sensei, ma con qualche differenza, sedeva a gambe incrociate sull' erba, davanti a due ragazzi, con la mia stessa divisa da studente, uno seduto sull' erba come lo Shinigami e l' altro ancora in piedi accanto a quello seduto.

    Forse sono altri studenti impegnati in una lezione. Chissà se possono dirmi dove trovare il mio nuovo sensei...

    Mi avvicinai titubante a loro e feci notare la mia presenza.

    Ehm, salve a tutti. Io sono Azuma Kyotaro, studente Shinigami e sto cercando la mia classe. Mi hanno detto che si sarebbe svolta qui nella foresta, con il sensei Urahara Mouryou. Sapreste dirmi da che parte devo andare?

    Chiesi rivolgendomi allo Shinigami, forse lui poteva dirmi dove andare. Speravo solo di poter fare in tempo a raggiungere la classe, altrimenti chissà che punizione avrei ricevuto, per un ritardo così lungo o per aver perso completamente la lezione?
     
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    Il sensei ci mostrò una sfera di reiatsu...insomma, avrei dovuto fare quello anche io...
    Aspetta, aspetta...com'è che Axel è così convinto?! Ma piuttosto, che era quel "-chan" dopo il mio nome...?
    Scossi il capo e mi sedetti a gambe incrociate sul ceppo. Mentre prima tutto mi sembrava tranquillo, ora ogni singolo e insignificante suono mi disturbava.
    "Silenzio...fate silenzio...silenzio...fate silenzio..." mi ripetevo di continuo, cercando di concentrarmi a tirar fuori il mio Reiatsu...che sembrava essere fuggito per l'occasione.
    Mi sembrava fossero passate ore, quando ad un tratto avvertii qualcosa dentro di me...come una luce calda e confortante. Come in trance, la voce che non conoscevo di un ragazzo mi fece spaventare da morire e sbottai con un "Cazzo! Silenzio!"
    ...solo dopo che aprii gli occhi mi resi conto di quello che avevo detto "Oh...s_scusa..."
    Cercai di giustificarmi un po' vergognato della mia reazione assurda. Il nuovo arrivato cercava il sensei Urahara...e ce l'aveva davanti, inoltre diceva di stare cercando la propria classe...e quello significava che avevo fatto una figura di merda già alla prima suo lezione con noi...
    "Ah, allora sei un nostro compagno, sono Neku Yume, piacere. Se non ti dispiace torno all'allenamento."
    E sorridendo richiusi gli occhi e mi concentrai. Eccola, di nuovo quella luce strana. Ora era meglio definita, sembrava essere sul colore rosso, ma non ne ero sicuro...forse qualcuno cercò di parlarmi, anche se non capii se la voce proveniva da fuori o da dentro di me.
    Istintivamente aprii il palmo della mano, ma in quell'istante mi colse la domanda "e ora che cazzo faccio?"
    Spalancai gli occhi "Ehm...sensei...non ho ben compreso la tecnica..."
     
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  9. Belfagor90
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    Snow: hai praticamente la correzione nello spoiler del mio scorso post (p.s. e' URAHARA, non farmi come argletahm che lo sbaglia sempre <.<)
    Mala: ben arrivato, ora procedo con un nuova spiegazione epr il tuo pg. Cerca solo di essere più descrittov nei prossimi post, anche se capisco che questo è un mero post d'introduzione.
    Cind: buon post, ma attento alla punteggiatura da disattenzione ^^


    Non sapevo eprché, ma sentivo che questa sarebbe stata una lezione intensa. Meno male che mi sono portato la pala e i sacchetti per l'umido per ogni evenienza. Glielo avrò raccontato di quello studente che nel creare la sfera di reiatsu è... oh beh, ormai è troppo tardi per rimuginare su certe cose.
    Axel aveva un fare molto sicuro, ma dopo l'essersi seduto per terra (contatto con la madre terra! Uhhh, sciamanica la cosa) non fece praticamente niente se non continuare a guardare in avanti. Che curioso metodo di rilassamento, ma non gli viene da sbattere gli occhi? A-AH! Trucco sciamanico!!
    Neku invece fu più preparato di quanto mi aspetttassi e riuscì a trovare subito il suo reiatsu. Bel lavoro ragazzo, ma non me lo sentirai mai dire ad alta voce.
    Diavolo, avrebbe dovuto esserci anche un altro studente, ma i miei serpenti non avevano trovato nessuno nel letto a dormire. ERA IN GIRO A BAZZICARE DI NOTTE!! Comportamento imperdonabile, non appena me lo sarei ritrovato fra le mani...

    CITAZIONE
    Ehm, salve a tutti. Io sono Azuma Kyotaro, studente Shinigami e sto cercando la mia classe. Mi hanno detto che si sarebbe svolta qui nella foresta, con il sensei Urahara Mouryou. Sapreste dirmi da che parte devo andare?

    I miei occhi brillarono malvagiamente mentre rivolgevo la testa (e solo la testa, i corpo rimase macabramente immobile nonostante la rotazione vagamente eccessiva del colllo) verso il nuovo arrivato. Aveva superato il plotone di serpenti? Buono per lui, ora aveva trovato ME!
    - Azuma-chan? In tal caso credo che tu ci abbia trovato. Io sono Urahara-sensei e sappi che ti farò confessare dove ti trovavi a quest'ora di notte fra un mare di alcrime di dolore... - sussurrai malignamente afferrandolo per le spalle e sollevandolo da terra.
    Vani i tentativi di Neku di riportare tutto alla normalità con una presentazione, piazzai il nuovo arrivato accanto ad Axel (la premessa faceva supporre una maggiore probabilità di deflagrazioni) e con chiaro tono di minaccia dichiarai:
    - Chi arriva tardi, paagaaaaaaaa!

    CITAZIONE
    "Ehm...sensei...non ho ben compreso la tecnica..."

    Mi voltai con la stessa rapidità di uno studente che sente il suono di una campanella. Una domanda? Ma serio? Era la prima volta che mi capitava nella mia carriera d'insegnante. Di solito la gente aspettava di esplodere prima di rivolgermi un muto sguardo di supplica, se aveva ancora i denti... o gli occhi per dirla tutta. Sasuke non aveva più entrambi.
    E dire che gliel'avevo detto di trattenere l'istinto di scaccolarsi durante la lezione di controllo del reiatsu...
    - L'esercizio, sì... - feci leggermente colto di sorpresa, poi voltandomi di nuovo verso il ritardatario - E tu non sognarti di stare disattento.
    Ok, pensavo di averlo spaventato abbastanza per il momento. Mi raddrizzai evocando nuovamente la sfera di energia sul palmo della mia mano sollevata.
    - Una volta trovato il reiatsu dovete provare a manipolarlo a vostro piacimento, in questo caso incanalarlo verso il braccio teso fino al palmo della mano. La manifestazione e il controllo sono la parte più difficile e non mancano delle... vittime.
    Ah già, questo avevo deciso di non dirglielo. Beh, presi i mattoni si finisca anche il muro.
    - Tanto per fare un esempio. Kanon Ball!
    La sfera di energia spirituale che avevo creato venne sparata in avanti contro un albero che esplose al contatto cadendo a terra con una buona metà del tronco incenerita.
    - Non preoccupatevi, il "botto" è proporzionato alla vostra forza spirituale: al massimo perderete un braccio. Ora al lavoro, forza!
     
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  10. Snow Villiers
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    ok belf ho capito... grazie... però se posso permettermi una piccola critica... ;) leggi meglio i miei post... ho scritto che chiudo gli occhi e mi rilasso, non puoi farmi fare la figura di quello che guarda fisso in avanti... ;)... spero che questo post vada bene...
    narrato pensato parlato



    Mantenni gli occhi chiusi. Mi trovavo in un totale stato di rilassamento. Ogni mio singolo muscolo, ogni singola parte del mio corpo era completamente rilassata. Questo stato di trance mi aveva completamente isolato dal mondo esterno. Non sapevo ancora che alla nosta classe si era unito un nuovo studente, lo avrei scoperto solo dopo essere riuscito a trovare la mia Reiatsu e a creare con essa una sfera di energia. Svuotai la mia mente e mi concentrai sempre di più sul potere delle mia anima, scavando a fondo, fino a raggiungere il cuore. Ad un tratto cominciai a sentire qualcosa, una piccola brezza mi fece muovere i miei lunghi capelli rossi, e mi solletico sopra l'orecchio. Questo significava che il mio stato di relax non era totale, dovevo concentrarmi di più, lasciare andare i miei pensieri e cercare la mia anima.

    Non sò quanto tempo passo da quando mi sedetti a gambe incrociate su quel soffice prato verde, avevo completamente perso la cognizione del tempo. Improvvisamente cominciai ad evvertire qualcosa dentro di me, una specie di aura calda; man mano che percepivo questa sensazione, l'aura si faceva sempre più grande e calda fino a ricoprire tutto il corpo. Ora dovevo cercare di manipolarla e di creare la mia sfera.

    Mi concetrai prevalentemente sul Reiatsu che proveniva dal mio braccio sinistro, sicuramente non sarei riuscito a controllarla tutta al primo tentativo, mi concentrai quindi su una singola parte. Cercai di incanalare tutta l'energia proveniente dal braccio sinistro verso il palmo della mano ma la cosa non andò come previsto. Senza alcun motivo e senza alcun tipo di preavviso si aprì un taglio abbastanza grande e profondo sulla mia spalla sinistra da cui schizzò del sangue in aria. feci una smorfia di dolore ma non mi feci abbattere, cercai in tutti i modi di non perdere la concentrazione, per non far andare via la Reiatsu; ci riuscì. Mantenni lo stato di trance.

    devo stare più attento, ora proverò a manipolare solo il Reiatsu della mano sinistra, è poco ma comincerò con quello... maledizione, ho rischiato di perdere un braccio...

    Mi concentrai quindi sull'aura proveniente solo dalla mano sinistra.

    Mala... benvenuto
     
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    Grazie, ma..*cof cof* sono una ragazza ^^" perchè tutti in questo forum mi prendono per un maschio? D: Sarà che ho come pg Neku...che è un maschio...ma ad interpretare le femmine non mi diverto ùwù
    Ah...non vi aveva detto nulla il: "Don't touch my Toshiro Hitsugaya ♥" che ho in firma? .-.


    Il sensei si spiegò...e mi fece anche un po' perdere la voglia di provare...
    Forse un po' rimpiangevo l'andare a comprare quelle cose schifose che mangiava la nonna. Non avevo mai sopportato di farlo.
    Comunque, prima di rimettermi al lavoro osservai Axel, sembrava concentratissimo e un po' lo invidiai...lui era di certo più preparato di me a certe cose, ma ciò che gli successe mi fece sussultare: di colpo si aprì un taglio sulla sua spalla.
    Caddi in depressione. Mi sarebbe davvero saltato via il braccio...
    Decisi di provare, non potevo abbandonare ora, così richiusi gli occhi e, con lo stesso procedimento di prima, tornai a vedere la luce rossastra.
    Era roba mia, dovevo sicuramente essere in grado di controllarla! Con mia sorpresa mi accorsi che riuscivo a farla muovere, la feci scorrere fino al braccio e mentre fluiva nell'arto cercai di mantenerla più controllata possibile, fino a che raggiunse la punta delle dita.
    C'ero quasi, ora dovevo immaginarne la forma: una sfera di piccole dimensioni...la tenevo nel palmo della mano.
    Bene...ora dovevo solo crearla realmente...aspetta...ho detto "solo"?
    Feci un tentativo, ed effettivamente qualcosa accadde: si formò una specie di aura sulla mano che però finì col farmi saltare via qualche pezzo di pelle. Probabilmente venni preso dalla paura che mi saltasse via la mano, perciò l'aura scomparve. Mantenni la concentrazione e riprovai, avvenne più o meno la stessa cosa, solo che questa volta la forma dell'aura aveva una forma più definita...ma scomparve di nuovo.
    "Che nervi!" merda, mi ero distratto. Aprii gli occhi, presi un bel respiro - non osai guardarmi la mano con tutta probabilità sporca di sangue - e ricominciai a provare.
     
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    Poco dopo la mia presentazione, ricevetti una risposta brusca da uno degli allievi. Beh, in fondo aveva ragione, ero arrivato lì e li avevo interrotti durante la loro lezione, comportamento molto maleducato da parte mia.

    Non mi sorprende che abbia avuto quella reazione. Adesso mi scuserò e aspetterò che lo Shinigami mi dica se sa dove si trova questo Urahaha...

    Ma non ci fu bisogno di aspettare tanto, perché lo Shinigami si voltò verso di me, con la sola testa, il resto del corpo rimase perfettamente immobile e piantato nella medesima posizione in cui stava, provocandomi un certo disagio.

    Oh cielo! E' posseduto? Come cavolo ci riesce a farlo?

    CITAZIONE
    - Azuma-chan? In tal caso credo che tu ci abbia trovato. Io sono Urahara-sensei e sappi che ti farò confessare dove ti trovavi a quest'ora di notte fra un mare di alcrime di dolore... -

    Oh, dunque era quel tipo strano il sensei Urahara? Beh, immagino che, nonostante l' apparenza, debba essere una persona molto forte per aver avuto la nomina di Shinigami e di sensei dell' Accademia. Ma la sua ultima frase mi aveva lasciato parecchio sconvolto e confuso.

    ... Eh?

    Ma non ebbi nemmeno il tempo di pronunciare queste due semplici parole, che mi ritrovai sollevato per le spalle dal sensei! Che razza di forza aveva per riuscirci? Ero alto all' incirca come lui, quindi dovevo avere più o meno il suo stesso peso, e non mostrava una massa muscolare tanto più sviluppata rispetto ad una persona media.

    Come accidenti può riuscirci? Sarò in grado di farlo anch'io un giorno?

    E mi persi ad immaginare un me futuro, uno Shinigami a pieno titolo, che impressionava una folla di ragazze adoranti sollevando un immenso macigno senza sforzo, ascoltando appena il saluto del ragazzo che prima aveva replicato sgarbatamente, al quale risposi con un cenno distratto della mano.

    CITAZIONE
    "Ah, allora sei un nostro compagno, sono Neku Yume, piacere. Se non ti dispiace torno all'allenamento."

    Il mio sogno venne però interrotto dal sensei che mi posò "delicatamente" a terra, accanto all' altro studente che non si era ancora mosso dalla sua posizione; e per "delicatamente" si intendeva con tale forza da farmi ammaccare il terreno sotto di me e da avvertire qualche doloretto nella zona del bacino. Ma il sensei, evidentemente non pago a sufficienza, mi si avvicinò con una faccia spaventosa e un' aura mooolto minacciosa.

    CITAZIONE
    - Chi arriva tardi, paagaaaaaaaa!

    Se qualcuno, passando lì per caso, avesse potuto immortalare l' espressione del sensei, i posteri avrebbero potuto comprendere il fatto che io indietreggiai intimorito, non capendo a che diamine si riferisse! Io non ero andato fuori quella notte, troppo stanco dalla lezione con Nao-sensei e desideroso solo di dormire. Forse avrei fatto meglio a dirlo al sensei, prima che la situazione volgesse al peggio per me.

    Ma io, veramente....

    CITAZIONE
    "Ehm...sensei...non ho ben compreso la tecnica..."

    Fu Neku a salvarmi dalla tragedia imminente, con quella domanda, che rappresentava una seconda salvezza per me: essendo arrivato in ritardo, non avevo potuto sentire l' argomento della lezione di oggi, anche se avevo intuito che c' entrasse con la concentrazione osservando Neku e l' altro allievo.
    Mentre il sensei si girava verso di lui, io rivolsi al ragazzo uno sguardo colmo di gratitudine per avermi salvato, pur inconsapevolmente. Poi, tornai ad ascoltare la seconda spiegazione della lezione.

    CITAZIONE
    L'esercizio, sì... E tu non sognarti di stare disattento.

    L' ultima frase la rivolse rabbiosamente verso di me, e fu totalmente istintivo, fargli il saluto militare mentre rispondevo. Sul serio, quel tipo sembrava essere un sergente istruttore dell' esercito!

    Sissignore, Urahara-sensei signore.

    Poi il suddetto sensei spiegò la lezione per la seconda volta per Neku e la prima per me. Dalla mano tesa di Urahara si formò una sfera, di energia immaginai, azzurrina di grosse dimensioni e rimase sospesa a pochi centimetri dal suo palmo.

    CITAZIONE
    - Una volta trovato il reiatsu dovete provare a manipolarlo a vostro piacimento, in questo caso incanalarlo verso il braccio teso fino al palmo della mano. La manifestazione e il controllo sono la parte più difficile e non mancano delle... vittime. Tanto per fare un esempio. Kanon Ball!

    La sfera venne lanciata contro un albero, questo venne distrutto e crollò mezzo bruciato a terra, con un tonfo sordo. Osservai atterrito il cadavere di pianta, era quello ciò che sarebbe successo a noi se non fossimo riusciti a controllare il flusso di reiatsu nel nostro corpo? Carbonizzarci dall' interno e morire, per la seconda volta?

    Quasi quasi mi ritiro! Meglio essere un' anima vagante per l' eternità che un' anima abbrustolita!

    CITAZIONE
    - Non preoccupatevi, il "botto" è proporzionato alla vostra forza spirituale: al massimo perderete un braccio. Ora al lavoro, forza!

    Oh, molto confortante, pensai sarcasticamente! Ma questo sensei si divertiva a torturare i suoi studenti? Avrei dovuto chiedere in giro per sicurezza, meglio premunirsi in questi casi.
    Comunque, anche la perdita di un braccio non era una prospettiva molto attraente, quindi mi sarei alzato, mi sarei scusato per il disturbo e me ne sarei tornato nel mio appartamento, a vivere una vita semplice e meno rischiosa. Però mi tornò in mente il ricordo che mi aveva convinto ad iscrivermi all' Accademia: un ragazzo dal volto identico al mio, con i capelli più corti però, che mi rimproverava di non aver mai combinato nulla di buono e di essere sempre scappato dalle responsabilità.
    Non ricordavo bene chi fosse quel ragazzo, o perché mi aveva detto quelle parole in quel tono leggermente esasperato, ma dentro di me sentivo che dovevo dimostrargli di sbagliarsi sul mio conto! Quindi non mi mossi e rimasi seduto e concentrato.

    No! Stavolta non scapperò, e nemmeno le prossime lezioni. Diventerò uno Shinigami a pieno titolo.

    Quindi iniziai a concentrarmi per trovare la fonte del mio Reiatsu dentro il mio corpo. Chiusi gli occhi e mi isolai totalmente da tutto ciò che mi circondava, c' era il rischio che il sensei mi potesse giocare un brutto scherzo come punizione per il ritardo mentre avevo la guardia abbassata, ma ignorai questo pensiero e continuai nel mio esercizio.
    Dentro di me, nella mia ipotetica visione di come potesse essere l' interno di un corpo dal punto di vista energetico, c' era solo il nulla, tutto era nero e silenzioso, e non c' era traccia di qualcosa che potesse assomigliare a un flusso di energia.
    Poi lo vidi: una sorta di fiamma splendente che rischiarava tutto intorno a sé, ed emanava una sensazione di potenza alla sua sola vista.

    Bene, il reiatsu l' ho trovato. Ora devo capire come farlo uscire dal mio corpo e dargli la forma di una sfera...

    Provai ad usare la mia immaginazione per farlo: invece di vedere l' energia come una fiamma, la visualizzai come una sorgente d' acqua cristallina, che sgorgava senza fine dai più profondi recessi del mio stesso corpo, e la strada da quella fonte alla mia mano come un ruscello, ovvero un piccolo flusso sottile di reiatsu, che iniziai a muovere con la mia volontà, che diventò un fiume, iniziando a richiamare una quantità più consistente di energia e la mia mano come la sua foce, una foce a delta, per aiutarmi nel paragone con la mia mano. Da lì il mare era tutta l' aria che mi circondava, ma non era questo lo scopo dell' esercizio: dovevo circoscriverla in una palla. Quindi immaginai uno sbarramento sferico, una specie di bacino idrografico artificiale, poco oltre il delta, dove il reiatsu si sarebbe accumulato per completare il suo corso. Non sapevo bene quanta energia possedessi in totale nel mio corpo, quindi scelsi una dimensione che non fosse eccessiva per il mio corpo, ma nemmeno troppo piccola, perché sarei sembrato ridicolo. La scelta finale corrispondeva circa alla metà di quella del sensei, non era una dimensione esagerata, ma nemmeno piccola, quindi era perfetta per le mie possibilità attuali.
    Una volta visualizzato tutto il percorso, valutato la quantità di reiatsu mossa per ogni passaggio e la forza con cui muoverlo, diedi finalmente inizio all' esercizio e mossi la mia energia spirituale nel modo che avevo scelto fino alla mano. Una volta arrivato lì la feci uscire lentamente, per impedire che mi distruggesse la mano, e iniziai a farla confluire nell' immaginario bacino che avevo creato per farle assumere la forma della sfera.
    Rimasi concentrato per tutto il tempo, era un' azione delicata e complessa, con una grave conseguenza al minimo errore, non dovevo permettermi alcuna distrazione in nessun caso. Il sensei avrebbe potuto pure disegnare qualsiasi cosa sulla mia faccia, ma io non mi sarei fatto distogliere dal mio compito!
     
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  13. Belfagor90
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    Snow: Qualche errore di battitura e una maiuscola mancata nella parte dove il tuo Pg pensa.
    Cind: Nessuna correzione.
    Mala: Nessuna correzione. Davvero un bel post lungo, dettagliato e realistico. Giusto giusto se potessi evitare di mettere lo spazio dopo l'apostrofo ("C' era" et similia).

    IMPORTANTE: ragazzi, non siate auto-conclusivi in nessuna maniera. Ferite, brillii nelle mani, vapori e quant'altro sono premi e punizioni che i mod danno agli utenti per i loro post. Per fare un esempio, in questo esercizio lo studente Sasuke descrive come cerca di muovere il proprio reiatsu verso la mano. Usa metafore, descrive le sue sensazioni (un bruco nella maglietta o il formicolio alla mano), fa una riflessione sul significato della vita, ipotizza la ricetta segreta dalla Coca-Cola... e poi finisce con qualcosa del tipo "attesi risultati". QUESTO è il non auto-conclusivo per eccellenza. Non vi dico di fare cose completamente impersonali come robot perché sarebbe brutto e noioso, ma non provate ad imporre risultati che annullate tutto il vostro lavoro.



    Oh, quanto vorrei che queste lezioni di controllo di base del reiatsu fossero tenute da un membro della quarta Brigata o almeno con il loro supporto! I giovani allievi di oggi sembravano dannatamente ansiosi di auto-infliggersi ferite... e dire che non avevo ancora fatto niente per metterli in pericolo!! Si vede che stavo migliorando.
    - Axel, non provare a muovere il reiatsu in blocco o il tuo corpo ne risentirà. Non dimenticate che in quanto anime siete composti da Reishi (particelle spirituali) e il reiatsu è ciò che vi tiene insieme. Se lasciate una zona scoperta è come autodichiararsi emo o suicidi. Lo stesso vale per te Neku, non fermare l'energia sulla pelle o brucerà. Fatela uscire poca alla volta e soprattutto lentamen...
    Mi bloccai riducendo gli occhi a due fessure assassine.
    - Ottimo lavoro Azuma-chan - dissi mio malgrado.
    Il ritardatario che avevo intenzione di torturare si era rivelato sorprendentemente abile e già un vago bagliore si stava venendo a formare sopra il suo palmo. Era informe e senza alcuna consistenza, ma era riuscito a muovere la sua energia spirituale e proiettarla fuori dal suo corpo con una certa rapidità.
    Non male, Azuma-chan. Ti sei appena guadagnato una promozione da "studente inutile da torturare sopra la media" a "bravo studente che subirà terribili angherie". Se uno è più resistente alla punizione che ti eri prefissato allora essa non è più una punizione e va aggravata. Pura logica.
    - Azuma-chan, diminuisci le tue aspettative. Al momento avete energia spirituale al massimo per creare qualcosa di a malapena grande come una mela.
    Kukuku, non vedevo l'ora che la sua energia si solidificasse per fargli un brutto scherzo...
     
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  14. Snow Villiers
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    scusatemi il ritardo... ma il lavoro mi ha ucciso... anche durante le feste... purtroppo


    La mia concentrazione era elevatissima; mi ero completamente isolato dal mondo esterno, talmente tanto da non percepire più alcun tipo di suono o di sensazione provenire da ciò che mi circondava.
    Molto probabilmente il Sensei mi avrà rimproverato o mi avrà dato dei consigli su come utilizzare il reiatsu, dopo il taglio che mi ero procurato, ma sfortunatamente per me non ne avevo sentite le parole.
    Le mie onde celebrali erano ormai arrivate allo stadio alpha.

    Dopo la piccola disavventura conclusa con una lieve lacerazione alla spalla decisi di diminuire la quantità di reiatsu da controllare in modo da migliorare proggressivamente. Il mio intento era inizialmente quello di creare una piccolissima sfera, simile ad una biglia, e pian piano aumentarne le dimensioni aggiungendoci sempre più reiatsu. Protessi la mano destra in avanti, facendo assumere al braccio un angolazione di circa trenta gradi e alla mano la forma di una coppa. Afferrai quindi il polso destro con la mano sinistra per cercare di stabilizzare il flusso del reiatsu e di mantenere la mano il più ferma possibile.

    poco alla volta... devo manovrarne poco alla volta... con calma... non c'è fretta... devo riuscirci... poco alla volta...

    manipolai quindi il flusso verso la mano destra; una volta che una piccola quantità di reiatsu raggiunse il palmo della mia mano cercai di farla uscire e di contenerla appena sopra con il reiatsu che scorreva sui polpasstrelli. Era proprio con quel reiatsu che cercai di dargli una forma sferica. La fuoriuscita del flusso doveva avvenire solo dalla zona centrale del palmo, mentre quello dei polpastrelli doveva rimanere immobile e fare da "magnete" impedendo a quello in uscita di schizzare via contro la mia volonta.
    Mi immaginai una biglia, come quelle con cui giocavo da bambino e cercai di dare al mio reiatsu quella forma.

    poco alla volta... devo riuscirci cazzo!!!... poco alla volta...
     
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    It's not like I bought it for your sake or anything..

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    Chiedo scusa per i ritardi e per il post orribile...sono alquanto svogliata a giocare ai gdr D:


    Il sensei mi parlò, così aprii un occhio ed annuii.
    Ascoltai ad occhi chiusi i consigli che dava ad Azuma...mi sarebbero stati utili.
    Affievolii il mio respirò ed aprii la mano. "Una mela...grande come una mela..."
    Mi immaginai una pallina di quelle piccole che usano i bambini per giocare. Ciò mi fece fare un ragionamento tenuto insieme da collegamenti contorti riguardo alla mia infanzia che non ricordavo, il che mi fece arrivare alla conclusione: chi cazzo me l'ha fatto fare di morire?!
    Comunque sarebbe stato meglio tornare all'allenamento, invece che starmene lì a pensare a cose strane.
    Dov'ero rimasto? Ah, la pallina. Immaginai di stringerne una nella mano. Feci muovere il reiatsu in modo circolare nel palmo cercando, come aveva consigliato Urahara, di non lasciare spazi del corpo liberi.
    Ora dovevo seguire il secondo consiglio: farlo fuori uscire piano.
    Provai ad immaginarlo che fluiva lentamente fuori dal mio palmo, per poi sostituire l’aria che gonfiava la mia ipotetica pallina e prenderne la forma.
     
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20 replies since 23/11/2011, 17:52   267 views
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