Kanon Ball - Allenamento auto-conclusivo

Il primo post al 90% serio su Urahara Mouryou!!

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  1. Belfagor90
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    I dojo della Seconda Brigata sono davvero troppo bui. Passi che siamo un corpo di assassini che agisce nell’oscurità, passi che in questo modo i nostri riflessi vengono allenati meglio e passi pure che in questo modo non ci scegliamo di proposito degli avversari facili.
    Però almeno non fate una Royal Rumble!
    Dopo che noi ufficiali avevamo praticamente sbriciolato gli shinigami di più basso livello cominciando ad emettere energia spirituale come dannati era cominciato il vero problema. Erodendo dal basso la “catena alimentare” dove il più forte mangia il più debole erano spariti in rapida sequenza il decimo seggio, poi il nono, l’ottavo, il settimo (cioè la settimA, visto che si tratta della mia segretaria), il sesto e poi anche il quinto si fece un bel volo contro il soffitto (quella fu, modestamente, opera mia) e a quel punto rimasero solo i due seggi di rango più elevato dopo il tenente e il capitano. Si preannunciava uno scontro fra due superpotenze, come quando a Dragon Ball si arrivava alla finale del torneo di arti marziali e si sbavava davanti al televisore in attesa di chissà quale combattimento spettacolare.
    Alla fin venni buttato fuori dal ring con un calcio volante dopo due minuti di scontro, colpa mia per aver sprecato troppe energie con tecniche forti contro i seggi più bassi. Per questo odio a morte Dragon Ball.

    I miei sottoposti si radunarono attorno a me fortunatamente non malconci come il sottoscritto che si massaggiava la mascella dolente. Mi ero premurato personalmente di buttarli tutti fuori nei primi cinque minuti per salvarli dagli scontri peggiori, tutti e sessanta. Ora non guardatemi come se fossi uno stronzo che tarpa le ali ai suoi scagnozzi per mantenere una posizione di superiorità, ci eravamo messi d’accordo prima per evitare perdite inutili. In un combattimento campale come quello poteva benissimo scapparci una ferita molto grave e preferivo mantenere i miei uomini attivi per il dopo che mandarli allo sbando senza senso.
    - Fa molto male signore? – chiese uno di loro porgendomi un sacchetto di ghiaccio.
    - Ma che dici? Vedessi che botte prende di solito! – ironizzò un altro causando qualche silenziosa risata.
    Forse perché era decisamente vero che non mi unii agli altri.
    - Vorrei vedere voi – li rimproverai premendo il sacchetto sulla zona dolente.
    - Quale altro pessimo scherzo le ha fatto il destino di recente?
    Il ricordo mi fece impallidire, fortuna che eravamo al buio e nessuno mi vide.
    - Beh, avevo appena avuto un incubo e non appena apro la finestra per respirare un po’ d’aria fresca, un gatto…
    - Sempre a raccontare storie sceme ai tuoi sottoposti, Urahara? Non dovresti passare un po’ più tempo ad allenarti invece? – m’interruppe una delle tante ombre in quel dojo sotterraneo.
    Ahia, eccolo di nuovo lì. Quarto seggio e mio diretto superiore Madaraki Mukuro, o come lo chiamavo io M&Ms per via delle sue iniziali. Basso, o comunque non alto quanto me, coi capelli scuri come una pozza di petrolio e occhi violacei che mi davano sempre la brutta sensazione di fissarmi con superiorità. Forse lo odierei a morte se non sapessi quanto fosse effettivamente più forte di me. Al contrario di me che avevo una lunga carriera da insegnante alle spalle che mi aveva aiutato nella scalata della gerarchia, lui non aveva più rimesso piede in Accademia dopo il diploma preferendo impiegare il proprio tempo in soli allenamenti.
    E i risultati si vedevano: Zanjutsu, Hakuda, Kidou, Hoho… era un gradino sopra di me in tutto. Potevo solo ringraziare che fosse un lupo solitario poco contento di fare da leader ad altri. Quella caratteristica gli creava un grosso ostacolo per scalare gli ultimi gradini ed era la mia unica carta vincente in un confronto di forza perso in partenza.

    - Madaraki-san – lo salutai senza particolare calore mentre il silenzio cadeva sullo squadrone.
    - Ho saputo che stai pensando di cominciare lo studio del Kidou, sono contento per te. Nessun ufficiale degno di tale nomina rimane un totale ignorante nel campo della magia demoniaca.
    Questo mi prese su un nervo scoperto. In effetti io, un quarto seggio, non avevo mai neanche pensato di imparare un qualsivoglia attacco magico riponendo le mie speranze nel mio talento per le arti marziali. Lui invece conosceva anche dei Kidou di ventesimo livello!!
    - Ha sentito bene, Madaraki-san. Ho deciso per un insegnante davvero competente e conto di raggiungere presto un livello accettabile – risposi modestamente senza mostrarmi infastidito dalla frecciatina. Sarebbe stato inutile visto che gli avrei solo dato una soddisfazione.
    - Ma perché aspettare? Col tuo talento scommetto che potresti imparare qui e ora qualcosa di semplice. Mmh, vediamo… che ne diresti se ti insegnassi una mossa di base? Il Kanon Ball ad esempio.
    …eh?
    - Non credo sia una buona idea – cercai di schermirmi.
    Non va bene, proprio per niente! Non avevo mai neanche provato lo Shou che è la base della base, come potevo anche solo pensare di fare il Kanon Ball? Cielo, non che fosse una tecnica così complessa, però io ero un novellino totale!!
    - No? Imiterei il pollo se non sapessi che sei così bravo. Ah! Forse abbiamo trovato qualcosa in cui sei un vero maestro! Le tue imitazioni stanno diventando famose nel Seireitei, lo sapevi?
    Lo guardai malissimo.
    - Illustrami la mossa, Mukuro – ringhiai passando dal dargli del “lei” al più informale “tu”. Piuttosto maleducato da parte mia contando che stavo parlando con un mio superiore.
    Era fatta. Il pasticcio odierno era servito con un bel contorno di umiliazione. Non che non ci fossi abituato, alcune mie gaffe erano su scala molto maggiore di quella, ma non avevo mai fatto nulla di estremamente stupido davanti ai miei sottoposti! Tutte le mie sventure erano giunte alle loro orecchie solo per sentito dire o attraverso i miei racconti. Se ancora mi ascoltavano era perché non si erano mai sentiti direttamente coinvolti nella cosa, ma essere ridicolizzato davanti ai commilitoni li avrebbe sicuramente imbarazzati.
    Destino Bastardo…

    - Guarda bene Urahara perché lo farò vedere una volta sola – dichiarò M&Ms improvvisandosi maestro per la prima volta – Crei la sfera di Reiatsu come facevi in Accademia e poi le dai la spinta immaginandone il movimento in avanti. Per farla detonare basta lasciar cadere il controllo. E’ così semplice che mi fa star male.
    Ci rimasi male: un’esecuzione impeccabile! Neanche mi veniva data la possibilità di ritirarmi con la scusa che il mio insegnante era scarso. Non mi rimase quindi che prepararmi psicologicamente al cercare di imparare in fretta la tecnica per diminuire il più possibile la delusione dei miei uomini.
    Dannazione, almeno l’avesse eseguita un po’ più lentamente.
    Mi misi in posizione col palmo rivolto davanti a me verso uno spazio vuoto dove avrei cercato di far esplodere la mia Kanon Ball.
    - Ehm… allora io vado, eh.
    La sfera di Reiatsu che apparve nella mia mano era grossa quanto una mela, una quantità di energia facilmente gestibile per me, e cominciai a pensare alla mossa successiva.
    Ci fu un leggero borbottare di sottofondo presto fatto tacere. Che avranno da dire? Staranno forse piazzando scommesse su quante dita avrei perso nell’esplosione? Oppure c’era chi aveva già perso soldi per aver scommesso che non sarei riuscito neanche ad evocare la sfera? Bei commilitoni che avevo.
    - Qual era il passo successivo? Evocazione e controllo sono ok. Direi che… sì, passiamo al movimento.
    Creai l’immagine mentale della sfera che si staccava dal flusso di Reiatsu del mio corpo e si allontanava lentamente in avanti. La compattezza ero solito mantenerla immaginando i contorni della sfera i più netti possibili e lasciando l’interno di un colore semi-opaco per indicarne una minore densità e contenere meglio l’energia, ma stavolta la carica interna era decisamente più alta visto che doveva detonare in maniera seria. Sarebbe stato difficile.
    - Ora penso di sapere come si sentiva Goku durante l’allenamento per la Kamehameha – pensai con una punta di disperazione.
    Finite le preparazioni spedii l’immagine dalla mia mente alla mano seguendo i canali della mia energia spirituale attraverso il braccio e… cazzo, si muove!!!

    BBUUUUUMMM!!!



    - Coff! – tossì un po’ teatralmente sputando una piccola colonna di fuliggine.
    Diavolo, mi ero eccitato vedendo che mi stava riuscendo al primo colpo e ho perso la concentrazione. Aspettai che il coro di risate scoppiasse distruggendo la mia reputazione finora parzialmente salva all’interno di quelle mura. Curiosamente non successe nulla del genere. Un silenzio opprimente mi circondava.
    - Ehmmm, tutti vivi vero? – chiesi titubante accendendo una nuova sfera grande come un melone per illuminare tutt’intorno a me.
    Mi fissavano con occhi spalancati, Madaraki poi aveva la faccia che sembrava scolpita nel granito!
    - Dico, niente di rotto vero? Scusate, mi sono innervosito quando l’ho vista muoversi e…
    Un boato m’investì! Il mio plotone era in festa!
    - Signore, è stato grande!!
    - Accidenti, l’ha fatto quasi alla prima! Geniale!!
    Essere al centro dell’attenzione non per essere scotennato, giudicato o inseguito era una sensazione talmente nuova e inusuale che rimasi senza parole a subire le pacche alla schiena da parte dei miei sottoposti entusiasti.
    - Che faccia ha fatto Madaraki! Urahara-san ha evocato la sfera ancora più velocemente di lui e la sfera si è mossa subito!
    - Lo insegni anche a me, Urahara-san!
    - S- Suvvia, non è niente di difficile – balbettai sommerso da una forte ondata positiva di auto-compiacimento, una rarità nella mia vita.

    Provai altre tre volte prima di riuscire a sparare in avanti la sfera senza farla esplodere per l’emozione e muoverla al massimo delle sua capacità e ogni nuovo traguardo era accolto festosamente dai miei sottoposti e da una nuova ondata di bile di Madaraki che si era ritrovato il suo scherzo ritorto contro. Io stesso ero stupito della semplicità con la quale ero riuscito nell’impresa apparentemente impossibile e mi chiesi su cosa si basasse.
    La mia energia spirituale era aumentata tantissimo da quando feci l’esercizio la prima volta, quello che prima mi dava un senso di stanchezza ora era semplice come rompere una banana in due con una motosega. Questo però a rigor di logica dovrebbe rendere l’esercizio più difficile, ma non era stato così e quindi? La risposta mi apparve chiara nella sua semplicità: io insegnavo ad evocare sfere e ne osservavo le esplosioni tutti i giorni. Dove? All’Accademia, lo stesso posto snobbato da Madaraki. La mia esperienza era il trucco. L’esperienza che lui non aveva perché l’aveva subordinata alla forza personale.
    Alla fine della giornata Madaraki venne da me.
    - Ci tenevo a scusarmi per come ho cercato di metterti in ridicolo davanti ai tuoi uomini. Sei un valido ufficiale e il talento che hai dimostrato oggi ne è la prova inconfutabile.
    - Madaraki-san, non è nulla di tutto ciò. Insegnando all’Accademia ho delle basi molto più salde delle sue e quindi la sfera di Reiatsu mi viene più facilmente. Senza contare la mia vasta esperienza nelle esplosioni con gli allievi maldestri. Non è niente di speciale, davvero – mi schermii alzando le mani.
    - Beh, hai fatto un buon lavoro Urahara. Continua così.
    Fece per andarsene, ma lo fermai.
    - Madaraki-san, aspetti!
    - Sì?
    Lo fissai negli occhi con uno sguardo intenso e sollevai il pollice emettendo uno scintillio dagli occhi.
    - I fucking love Dragon Ball!
    E me ne andai girando sui tacchi.


    - Che cazzo…?



    Concludo con una specificazione: ha me NON piace Dragon Ball! O almeno non più. Con senno di poi ora è in assoluto il cartone animato che più detesto dopo orrori come Hamtaro e Hello Kitty. Brrrrr…
     
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  2. argletahm
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    gogo baka ranger! e con qeusto guadagni la tecnica e 3xp
     
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1 replies since 24/11/2011, 11:59   31 views
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