Classe D [I]

Presentazione + Controllo del Reiatsu Lv. 1

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  1. Burn Energy
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    Narrato
    Parlato Mito
    Parlato altri
    *pensato*


    La classe era quindi formata da altri due ragazzi oltre a me. Non ebbi mai problemi a fare nuove conoscenze e questa non sarebbe stata una eccezione. Non potei fare a meno di osservare i miei due compagni che, solamente vedendoli, differivano completamente di personalità. Il primo aveva una focosa chioma arancione che cadeva sul candido viso da ragazzo, dalla espressione totalmente disinvolta. Era bassino e piuttosto magro, però aveva un fascino di certo intrigante per le ragazze, ma che detestavo, perchè aveva l'aspetto di uno bravo in tutti gli ambiti e sembrava che avesse piena consapevolezza di ciò. Semplicemente odioso per uno mediocre come me. Non potei non notare che anche gli altri due mi stavano scrutando, come la copertina di un libro che si ha in mano e che si è costretti pian piano a leggere. Non capii bene i loro nomi, ma "testa calda" mi guardò con occhi quasi deliziati e ciò mi preoccupò: volevo sempre provare cose nuove, ma non di certo l'omosessualità. Comunque era solo un pregiudizio; tutti in realtà potevano apprezzare l'apparenza di un altro uomo, ma questo ragionamento non poté fermare i brividi lungo la mia spina dorsale.

    L'altro invece mi inquietava un po'. Saltava molto all'occhio perché in costui si scontravano i neri capelli e la pallida carnagione. Inoltre notai che il corpo era particolarmente muscoloso nella parte superiore, ma dalla parte inferiore alquanto trascurata.

    Così dopo una rapida occhiata ai miei compagni, tornai al mio maestro che per certi versi mi ricordava il cielo, non solo per il particolare colore di capelli, ma anche per il poco interessamento che provava nei nostri confronti, così come la volta celeste che ricopre gli uomini, ma non li abbraccia mai veramente.

    *Decisamente un gruppo interessante... Tutto fottutamente nuovo.* pensai, e il sorriso sostituì la precedente espressione da deficiente.

    Purtroppo sì, sono il vostro sensei. Sareste così gentili da seguirmi, per piacere?

    Ovviamente nessuno di noi rispose e ci limitammo a seguirlo. Almeno non avevo fatto la grosso figura di merda che mi sarei aspettato. Il sensei si incamminò con passo moderato; dopo vari metri attraverso corridoi sconosciuti, raggiungemmo una porta scorrevole accompagnata con una insegna su cui scritta c'era la lettera "D" in carattere occidentale. L'uomo dall'abito nero aprì la porta dove poi, in seguito, ci accomodammo agli appositi posti; io alla destra del tipo con la testa catarifrangente.

    Il nostro insegnante si presentò.

    Gintoki Sakata, sesto seggio della Decima delle Tredici Brigate di protezione. Sarò il vostro sensei per l'intera durata del vostro percorso accademico che, ve lo posso garantire, non sarà rose e fiori. Qui dentro, con me, vigono due sostanziali norme.
    Uno: Finchè siete entro il perimetro accademico io ho pieno diritto di decidere della vostra sorte; la vostra sopravvivenza è solo ed unicamente un mio capriccio, così come per capriccio potrei uccidervi.
    Due: Gli studenti devono collaborare tra loro quando è richiesto. La collaborazione per i vero Dei della Morte è fondamentale.
    Coloro ai quali queste piccole premesse non vanno bene, possono benissimo alzarsi e tornarsene a casa.


    Sesto seggio... Decima delle Tredici Brigate. In una sola frase imparai due cose nuove. Ma il resto del discorso non mi impaurì... Mi rese quasi felice. Finalmente qualcosa di veramente nuovo e probabilmente sempre più nuovo ogni giorno se rischi sempre di morire.

    *Interessante, interessante, cazzo!*

    Poi la parte della collaborazione, nuovi compiti per casa: due nuovi libri da leggere. Infine ci chiese di ripresentarci.

    Bene, ora ripetete i vostri nomi, dato che li ho già dimenticati, e ditemi per quale astruso motivo vorreste diventare degli shinigami.

    Tutti e tre indugiammo, ma poi il "braciere" si accese e cominciò a ridere, il che mi lasciò piuttosto stupito e la mia considerazione di questi si abbassò, ritenendolo un pagliaccio, per poi rialzarsi, considerandolo più interessante di quello che sembrasse.

    Mi scuso di cuore, sensei Sakata, ma vedere tutta questa teatralità mi rende molto ilare. Insomma, sì, ok, io posso morire, et cetera, ma lo sapevo sin dall’inizio. Non le pare di essere un tantino… Ecco, appunto, teatrale è l’unica parola che mi viene in mente!
    Chiedo scusa anche per la mia poca educazione finora dimostrata, ma vedo che anche lo scordarsi i nostri nomi non sia indice di un atteggiamento molto da galateo. Comunque, a me le premesse vanno più che bene, e posso spiegarle tutto quanto.


    Fece una pausa, schiarendosi la gola. Dava veramente l'aria di uno spaccone.

    Il mio nome, glielo ripeto, è Kazuma Saruwatari, primo seggio del Distretto Tre del Rukongai, sobborgo della Soul Society. Voglio diventare Shinigami perché, essendo io molto altruista, mi piacerebbe proteggere le anime innocenti da quelle erranti, conosciute qui come Hollow, a quanto si dice. Per cui mi affido completamente a lei e alle sue capacità: cercherò di imparare tutto ciò che serve, e di sicuro ci metto tutta la mia volontà.

    *"Glielo ripeto"... "primo seggio" ... "essendo io"... Si, decisamente uno spaccone.*

    Poi si presentò il secondo..

    Io...Sono Shinobu Kurobashi, sessantaquattresimo distretto del Rukongai. E...

    Non capivo se stava cercando di metterci enfasi o se fosse proprio lento lui.

    ... Anch'io voglio proteggere le anime innocenti, mi darebbe, ecco... un senso di responsabilità.

    L'ultima frase invece, copiata dal discorso di quello prima, sembrava quasi come se non avesse una vera ragione, o non una ragione importante. Infine toccava a me.

    Mi chiamo Mito Hiyakedo, sono arrivato nel rukongai da poco e come per tutto il resto che ho detto, non credo che gli interessi veramente la mia motivazione. Comunque non è nobile come quella dei miei compagni.

    Attesi la risposta del maestro e aspettando di vedere come quale carne da macello mi avrebbe trattato.
     
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