Classe D [I]

Presentazione + Controllo del Reiatsu Lv. 1

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  1. Burn Energy
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    Tutti e tre finimmo di parlare ed ora toccava alla risposta di Sakata. Come era prevedibile, la boria di Kazuma, se quello era il nome, fu punita con un intervento alquanto brusco, ma del tutto comprensibile ed anche una scelta condivisibile dal mio punto di vista. Il sensei pronunciò delle parole, quasi come l'invocazione di un incantesimo, ed il focoso allievo si ritrovò con le braccia dietro la schiena ed incurvato verso il banco. Un lampo, niente di più. Non ero nemmeno riuscito ad intravvedere il più minimo accenno di spostamento del maestro che in meno di una frazione di secondo si ritrovò alle spalle del rosso, con la spada sguainata che lievemente premeva sul suo collo. La magia effettuata dal sensei non mi sorprese, ma quella velocità? Si era teletrasportato oppure si era mosso molto velocemente? l'espressione del mio viso si paralizzò in una espressione sorpresa, per poi mutare in curiosità. Non mi importava di come l'avesse fatto, ma era fottutamente straordinario e avrei voluto farlo anch'io.

    Non sono un attore e non sono pagato per intrattenervi. Siete dei militari adesso, a tutti gli effetti. Siete le reclute delle reclute, lo scalino più basso. Potrei rispedirvi a calci in culo da dove siete venuti, così come potrei semplicemente farvi fuori. Avete scelto questo tipo di vita dura e lo avete scelto autonomamente, senza pressioni da parte di alcuno, ognuno per i vostri motivi. Quella del nostro Saruwatari-kun è il più 'da manuale', per la serie 'Ho sentito che funziona così e fingere di avere questo motivo può agevolarmi', quello di Kurobashi-kun è palesemente falso, mentre ho apprezzato particolarmente Hayakedo: non ha detto il suo motivo e va bene così, in fondo non me frega un cazzo davvero, dei vostri motivi.. Se siete pronti o meno è da testare sul campo, le motivazioni non bastano. Io non sono qui per coccolarvi, quindi avendo scelto una vita dura è /durezza/ che dovete aspettarvi. Chiaro, 'Mr. Primo seggio del Terzo distretto?

    Sembravo esserne l'unico sorpreso ed incuriosito, oltre dal fatto di essere infastidito poichè aveva sbagliato il mio cognome; al ragazzo dalla chioma nera scappò una risatina sommessa, quasi come se la cosa lo divertisse, e anche lo stesso Kazuma, vittima della pressione del sensei, non accennò a paura o sorpresa, bensì sorrise come un ebete. A nessuno dei due apparentemente preoccupava la morte, ma penso che sia questo che spesso freghi la gente. Non conoscendo la paura di morire, non si può capire cosa sia la gioia di vivere e di combattere per la vita.

    * Sparisci dalla mia testa, fottutissimo Hegel. *

    Spero si sia capito ampiamente che non amo le insubordinazioni. Io posso fare ciò che mi pare, voi no. E come ho detto nella mia presentazione all'inizio, coloro ai quali non vanno bene le mie premesse, alzi il culo dalla fottuta sedia e se ne torni tra le gambe della mamma.
    Chiarito questo, direi di iniziare. Chi di voi tre signorine sa parlarmi della reiatsu?


    Beh, non ne sapevo molto dell'argomento, quindi aspettai la risposta degli altri due allievi per farmene un idea. Intanto Kazuma fu rilasciato dalla sua situazione di ostaggio e a quanto pareva non aveva avuto il tempo di fare un esame di auto coscienza che la sua solita "spacconeria" tornò all'attacco.

    E beh, la reiatsu credo sia quella roba stranissima che le ha permesso di bloccarmi gli arti superiori e di comparire subito dopo alla mia destra. Insomma, qualcosa di estremamente complesso, quasi come fossero atomi di una materia che di materiale ha ben poco. Mi sono spiegato? Forse no, mi scuso, ma esprimere un concetto del genere mi risulta alquanto complicato.
    Allora, questo banco è fatto di legno, giusto? Eppure io sono sicuro che non esista l’albero da cui questo sia stato tagliato. La reiatsu dev’essere una specie di molecola, o addirittura atomo, che compone tutta questa specie di ‘paradiso’, se così può essere definita la Soul Society. Ora son stato più chiaro?


    Piegai la testa ed appoggiai la fronte sul palmo della mia mano e risi sommessamente scuotendo la testa. Come si faceva ad essere così arroganti con uno che ti ha quasi decapitato. Vidi che Shinobu alzò la mano quasi come proteggersi da qualcosa, ma la situazione probabilmente lo divertiva. Mi faceva ridere come Kazuma diede dell'ignorante al nostro nuovo insegnante... Insomma, anch'io che non ero una cima della letteratura sapevo cosa una anafora fosse. Cominciai a preoccuparmi che presto i capelli non sarebbe stata l'unica cosa rossa sul suo corpo, il quale cadde poi con fare quasi svogliato sullo schienale della sedia.
    Poi rispose Shinobu. Ricordavo il suo nome perchè mi ricordava il nome di un ninja di un videogioco, ma non ne ero sicuro.

    Il reiatsu non solo compone la Soul Society, ma è la principale fonte di energia alla quale attingono spiriti, Shinigami ed altri esseri differenti dai comuni esseri umani. In pratica viene spesso usata soprattutto nei combattimenti, evocando tecniche magiche e compiendo scatti di velocità come ha appena fatto lei.

    Dopo aver parlato, quasi imitando il compagno, cominciò a perdere lo sguardo in aria come per dire "il mio l'ho fatto e sono stufo di sta merda". Non li biasimavo; anch'io non avevo voglia di star là seduto a sentire la teoria, volevo la pratica. Era il mio turno e provai ad aggiungere qualcosa che avevo imparato dai pochi allenamenti di auto didatta.

    Non tutti hanno lo stesso valore di energia spirituale e c'è anche chi non sa proprio adoperarlo. Quelli che sono capaci di sfruttarlo possono concentrarlo in diverse zone del corpo, per migliorare l'efficacia di un'azione. Pardon, non ne so molto... ogni secondo apprendo qualcosa di nuovo.

    La mia risposta era più che altro per non starmene zitto. Poi aggiunsi sottovoce e sospirando.

    Per quanto la mia attenzione mi permetta di imparare...

    Forse sarei stato classificato "scansa fatiche" come i miei compagni di classe, ma per le cose nuove e concrete il mio interesse esplodeva, non però in un luogo che assomigliasse ad un edificio scolastico. Infine incrociai le braccia sul banco e iniziai a giocherellare con le mie labbra, mordendole lievemente, mentre aspettavo la risposta del sensei Sakata.



     
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21 replies since 9/1/2012, 22:40   274 views
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