Morte di Beltza Azeria

Abilità Divorare Anime

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  1. Belfagor90
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    Il primo passo è sempre la descrizione dei primi momenti post-morte del tuo pg o, se preferisci, puoi farlo vagare per un po' sulla terra per rodersi il fegato e la catena dell'anima. Ti lascio libera descrizione fino al momento in cui decidi di volerti trasformare.
     
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  2. rabosa.
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    CITAZIONE
    Narrato, Pensato, Parlato, Rumori.

    Etxelabia Francesc, 17 anni, studente.
    Occhi azzurri, capelli neri, stato civile: libero.
    Segni particolari: eroinomane.

    Cazzo che freddo!
    Il giovane si stringeva nella sua felpa scura, in preda ad un attacco di astinenza. La droga era diventata il suo baluardo, la sua 'raó per viure', ragione di vita. Così la chiamavano quelli come lui, a volte estremizzando il concetto in 'vida', la vita stessa.
    Gocce di sudore freddo gli colavano giù dalla fronte, e cadevano a terra senza produrre il minimo rumore; eppure Cesc era sicuro che fosse assordante.
    Se non arrivi entro cinque minuti 'el traficant' se ne andrà, e io resterò a secco per un giorno intero. C'è in gioco la mia vita.
    Un'eco di passi cadenzati riscosse il ragazzo dai suoi ragionamenti.

    Eccolo, il bastardo.

    Suo padre, avvocato: la sua prossima vittima, la sua prossima fonte di guadagno. Camminava guardandosi attorno con fare sospetto, evidentemente nervoso e pentito di aver scelto quella scorciatoia; come sempre, pensava Cesc, dal momento che la percorre tutti i giorni per recarsi nel suo studio.
    Fu lo scatto del coltello a serramanico a mettere definitivamente in allarme il signor Etxelabia, che estrasse prontamente la pistola. Al ragazzo, atterrito, non rimase comunque che la via dell'assalto frontale: l'uomo però si scansò, evitando il fendente diretto al suo stomaco, e nel mentre riconobbe il suo assalitore.
    Stupore, meraviglia, rabbia, indifferenza.
    Bang.
    Dolore.

    _____________________________________________________________________________

    Ma che cazzo...
    Fu come un sogno, un sogno terribile, ma era tutto maledettamente vero: il corpo a cui era attaccato con una catena era il suo, senza ombra di dubbio, e il signore in completo scuro davanti ad esso era suo padre.
    Mi ha ucciso. Sono un fantasma, un'anima.
    Scrollò le spalle.
    Se non altro non sono più 'en crisis', tanto meglio.
    Si toccò la robusta ferraglia che gli usciva dal petto, esattamente dal centro di questo. Era fredda e calda insieme, e trasmetteva un senso di impotenza, di tragica rassegnazione.
    La chiamerò 'cadena del destì', catena del destino, l'inevitabilità della fine di una vita.
    Si alzò in piedi, accorgendosi che nel frattempo suo padre era corso via. Vigliacco, pensò il ragazzo, che non accetta neanche di aver ammazzato il proprio figlio.
    Un'immenso desiderio di vendetta prese possesso di Cesc, e non sapeva ancora quanti problemi questo sentimento gli avrebbe creato.
     
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  3. Belfagor90
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    Era passato un po' di tempo dall'ultima volta che gli era stato ordinato di avere un allievo da quegli spocchiosi di Las Noches. Per quanto ci avessi provato ad evitare questo tipo di incombenze, alla fine ero stato intercettato. Non potevo rifiutare un favore ad Aizen... per il momento. Verrà il giorno in cui serà proprio quel damerino di uno Shinigami a dovermi leccare le scarpe. Dovevo solo aspettare e se c'era qualcosa che avevo in abbondanza era proprio tempo. Comodo essere praticamente immortale e non fare parte della prima linea.
    La sua posizione era... come dire, aperta a molti rischi.
    Guardai dall'alto quel minuscolo esserino ancora allo stato prelarvale. Un essere inutile in via sarebbe diventato un essere inutile anche nella morte, c'era poco da fare. Alcuni lo chiamano karma, io preferisco il termine "buonsenso". Esiste certo la possibilità di cambiare per molti fattori come lo shock della morte, ma le possibilità che ciò si traduca in qualcosa di efficace sono sempre scarse. Meglio toglierselo di torno il prima possibile e tornarsene per i fatti propri nell'Hueco Mundo.
    Silenzioso come la morte saltai giù dal tetto dal quale stavo osservando quell'anima e fluttuai nel vicolo fino ad arrivargli alle spalle. A quel punto decisi di fargli notare la mia presenza con un piccolo stimolo... lo feci giusto volare per qualche decina di metri fino a farlo sbattere contro un muro di mattoni. Non si fece nulla, in fondo era un'anima. Immagino però che lo shock di vedersi improvvisamente sollevato in aria e sballottato via come una bambola di pezza sia una sensazione nuova per quel rifiuto. Ed era bastata solo una goccia di reiatsu! C'erano delle volte in cui ancora mi sorprendevo di quanto fossero deboli e inutili i neo-trapassati.
    - Potrei dire "piacere di fare la tua conoscenza", ma sarebbe una bugia enorme. Io sono Rorschach du Schroedinger e tu d'ora in avanti sarai Rifiuto. Chiaro il concetto?
    Un presentazione breve, ma non intendevo certo essere suo amico. No, ero lì per ben altri motivi e se il bamboccio non avesse rispettato le mie già scarse aspettative... non c'è bisogno che finisca la frase.

    L'Hollow apprso davanti al tuo pg è il mio personale png Hollow per queste classi. Descrizione fisica e psicologica sono disponibili nell'elenco schede degli Hollow.
     
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  4. rabosa.
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    E poi...
    Eh, poi. Poi ci fu Cesc contro il muro, sbalzato da una misteriosa energia apparsa dal nulla. Fortunatamente il giovane non riportò conseguenze sul piano fisico, ma parecchie su quello psicologico: girò la testa di scatto, per nulla pronto ad affrontare il suo assalitore.
    Questi si presentava come un uomo poco più alto dell'altezza massima che un essere umano potesse raggiungere, a detta del ragazzo, e indossava un semplice impermeabile che gli conferiva un'aria da detective d'altri tempi, un po' alla Sherlock Holmes. La cosa più impressionante, però, era che aveva il volto completamente coperto da una maschera bianca, molto probabilmente di origine ossea, e a prima vista molto resistente. Non c'erano aperture nè per gli occhi, nè per le narici; figuriamoci per la bocca!
    In vita molte cose furono dette di Francesc Etxelabia, ma non che fosse uno stupido, o uno sconsiderato. Quell'individuo era riuscito a sbalzarlo per parecchi metri apparentemente senza muovere un dito, cosa decisamente non da poco.
    Potrei dire "piacere di fare la tua conoscenza", ma sarebbe una bugia enorme. Io sono Rorschach du Schroedinger e tu d'ora in avanti sarai Rifiuto. Chiaro il concetto?
    Il ragazzo deglutì vistosamente, senza neanche preoccuparsi di darsi un contegno.
    Chiarissimo, signore. Mi sembra di capire che sia Lei a fare le domande, quindi mi limiterò semplicemente ad aiutarLa in ciò che Le è utile.
    Sorrise impercettibilmente, ma fu sicuro che il movimento fu notato dal misterioso 'uomo'. Aveva paura, molta: gli si presentava davanti un mondo sconosciuto, quello del 'després de la mort', ovvero della vita dopo la morte.
    Sono convinto che sia venuto qui per uno scopo preciso, che riguarda me e me soltanto. Ma forse le mie son solo fantasie: in fondo, sono appena stato spinto al muro da quest'essere; le sue intenzioni sono tutt'altro che pacifiche.
     
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  5. Belfagor90
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    Se avessi avuto un sopracciglio lo avrei alzato con perplessità. Non avevo esperienza di discussioni troppo punghe con neo-trapassati visto che di solito mi limitavo a mangiarli, però che parlassero in maniera tanto smielata a qualcuno che li aveva appena sbatacchiati come un uovo era strano. Il complesso d'inferiorità intrinseco di quel rifiuto doveva essere ad un livello quasi epico! Riverire uno sconosciuto che lo aveva apertamente disprezzato, quale sudicia bassezza d'animo!
    Avrei dovuto farlo saprire subito da qunato mi diede fastidio la sua mancanza di spina dorsale. Oh, non fraintendetemi. Di certo non avrei mangiato qualsiasi verme mi fosse capitato per la strada. Quelli inutili mi limitavo a distruggerli facendo fluire la mia energia spirituale. Se non stavo fastidiosamente attento anche quell'esserino sarebbe svanito in mille pezzettini. Ecco un altro degli innumerevoli motivi per cui odiavo quel tipo di lavoro.
    Sei salvo per un capello, Rifiuto. Se non fosse che devo creare un nuovo Hollow entro la giornata e non ho voglia di cercare troppo saresti già morto.
    - Io non sono quello che fa le domande. Io sono quello che da gli ordini, è diverso.
    Cominciai ad avvicinarmi coi passi calmi di chi non ha niente da temere. Perfino tra i miei pari grado ero uno dei più forti in assoluto. Per me quell'incontro era comparabile a quello che un bambino dispettoso armato di lente ha con una formica soitaria.
    - Dunque Rifiuto, io ritengo che tu da vivo fossi la più bassa forma possibile. Quel tipo di prima ha fatto bene ad ucciderti, ha fatto un vero favore al mondo. Segui il mio ragionamento adesso. Una persona inutile da viva diventa un essere inutile anche da morto. Sai cosa sono io? Ovviamente no. Io sono un Hollow e quello che faccio è divorare le anime dei trapassati e degli altri come me. Sono qui per trasformarti in uno di noi e misurare la tua inutilità. In pratica giocherò con te finché non mi stancherò e ti butterò da qualche parte.
    Ero stato insolitamente franco quella volta. Di solito ci giravo un po' attorno o comunque mi divertivo a mentire su cosa li aspettava. Quella volta no invece. Avevo poca voglia e la compagnia di quel rifiuto era stimolante come leggere le favole della buona notte a un sasso dipinto.
    Battei le mani mostrando poi i palmi in segno della totale semplicità della situazione.
    - Questa è l'unica domanda che ti farò: prendere o lasciare.
     
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  6. rabosa.
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    Io non sono quello che fa le domande. Io sono quello che da gli ordini, è diverso.
    Poco male, pensò Cesc. Le cose in vita non erano tanto diverse: prima il padrone era l'eroina, ora questo losco figuro, che nel frattempo cominciava a dirigersi verso di lui a passi 'tardi et lenti' e con uno sguardo di netta superiorità.
    Non c'è bisogno che tu mi metta ancora più paura, non serve proprio a niente; anzi, al contrario, sto rivalutando l'impressione che avevo di te... Spaccone.
    Dunque Rifiuto, io ritengo che tu da vivo fossi la più bassa forma possibile. Quel tipo di prima ha fatto bene ad ucciderti, ha fatto un vero favore al mondo.
    Gli occhi del ragazzo si spalancarono, mentre i muscoli del viso si contraevano in una smorfia.
    Segui il mio ragionamento adesso. Una persona inutile da viva diventa un essere inutile anche da morto. Sai cosa sono io? Ovviamente no. Io sono un Hollow e quello che faccio è divorare le anime dei trapassati e degli altri come me. Sono qui per trasformarti in uno di noi e misurare la tua inutilità. In pratica giocherò con te finché non mi stancherò e ti butterò da qualche parte.
    Questa è l'unica domanda che ti farò: prendere o lasciare.

    Visibilmente scosso, Francesc non ebbe subito la risposta pronta. Chi gli poteva dire che non lo avrebbe mangiato, una volta trasformato? E se tutto ciò fosse stato una menzogna?
    Ma tanto la situazione non era delle migliori, il ragazzo lo sapeva; in più questo Rorschach era il suo unico punto di riferimento, ora come ora. Inoltre nutriva un profondo odio verso suo padre, che prima o poi avrebbe dovuto morire: il solo pensiero di vendicarsi della propria morte l'ebbe vinta su tutto il resto.
    Fu forse una scelta sconsiderata, ma il problema è che non ne aveva altre.
    'Prenc'. Prendo.
    Che diamine, non capirà il catalano, credo, né tantomeno il basco! Odio parlare spagnolo, ed è l'unico motivo per cui mi pento di aver detto di sì alla sua proposta. Padre, verrà il giorno, e quel giorno sarà indimenticabile!
     
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  7. Belfagor90
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    Cerca di non fare troppi copia e incolla e usa descrizioni, rimuginazioni e pensieri per rendere i tuoi post più corposi.



    Ghignai interiormente davanti a quel suo slang linguistico e replicai allo stesso tono.
    - Molt bé, Escombriaires. Després tall la cadena del seu pit.
    Non ero certo stato solo a cacciare anime mentre ero un Hollow. Un genio par mio non può lasciare il suo cervello a riposo neanche per un attimo e quale mezzo migliore per dimostrare la mia superiorità intellettuale se non apprendere una decina di lingue? Ovviamente già da vivo ne conoscevo ben quattro, ma le altre le avevo aggiunte per far fronte alla curiosità di capire al meglio cosa gridava la gente prima che la uccidessi/divorassi. Era snervante vedere un uomo gridarti contro qualcosa che non capisci, non lo sopportavo. Il cuc lì per terra era stato solo fortunato che il catalano facesse parte del mio repertorio o gli avrei fatto esplodere una gamba per fargli pagare la sua impudenza.
    Lo fissai dall'alto prima di sbottare con impazienza un "cosa stai aspettando?". Non vedevo l'ora che cominciasse per vedere la sua reazione. Strapparsi la catena del fato dal petto era forse una delle cose più dolorose che esistevano al mondo. Mi sarei goduto lo spettacolo.

    Ancora non ti togliere la catena dal petto. Descrivi solo i tentativi, ma non arrivare fino in fondo.
     
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  8. rabosa.
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    CITAZIONE
    In realtà la cosa del catalano Francesc la aveva solo pensata, non detta, quindi Rorschach non poteva saperla, a meno che non fosse telepatico :)

    Molt bé, Escombriaires. Després tall la cadena del seu pit.
    Inutile dire che Francesc rimase sbigottito a sentire l'Hollow parlare in catalano, la sua lingua madre oltre al basco. Aveva appena finito di pensare a quanto sarebbe stato noioso parlare in un altro idioma, perchè probabilmente Rorschach non conosceva il suo! Tanto meglio, si disse.
    Focalizzò poi la sua attenzione su ciò che il suo aguzzino aveva effettivamente detto: doveva strapparsi la 'cadena del destì', come l'aveva chiamata precedentemente, dal petto. Il risultato sarebbe stato un buco, bello grosso per giunta.
    Il suo dev'essere nascosto dentro l'impermeabile, ecco perchè non l'avevo notato.
    Intanto il mostro lo guardava, evidentemente impaziente e desideroso di fargli del male, se non addirittura ucciderlo. Al ragazzo conveniva sbrigarsi a fare ciò che gli aveva ordinato, in fretta.
    Provò quindi una prima volta a tirare la catena, tenendola con entrambe le mani: il dolore fu lancinante e gli scappò un grido, eppure aveva tirato con pochissima forza. Gli sembrò quasi che Rorschach lo riprendesse, urlandogli contro.
    Al secondo tentativo cercò di tirare sempre più forte, partendo da dei piccoli strattoni: anche stavolta, però, il male provato fu terribile, e Cesc desistette dopo un minuto scarso. L'impresa, che all'inizio sembrava assurdamente facile, si stava rivelando in realtà mirabolante e quasi impossibile.
    Ormai con le lacrime agli occhi, il ragazzo tentò la terza volta: si accorse solo ora che il contatto con il metallo della catena sembrava non esserci nemmeno, dato che al tatto non aveva temperatura e una superficie liscia o ruvida.
    Fosse anch'essa fantasma non dovrebbe farmi così male, eppure...
    Strinse delicatamente il metallo con le dita di entrambe le mani, producendo un movimento sinuoso che partiva dai pollici e arrivava fino ai mignoli; chiuse gli occhi ed emise un lungo sospiro, carico di tensione. Erano passati pochi minuti dall'ordine ricevuto dall'Hollow, ma sapeva che era impaziente e altro tempo perso avrebbe significato la sua morte.
    All'inizio tirò piano, poi sempre più forte: ogni secondo che passava l'intensità delle sue grida aumentava a dismisura, e ciò sembrava piacere a Rorschach. All'improvvisò aprì gli occhi, e decise di tentare il tutto per tutto: tirare con quanta più forza aveva in corpo. Tanto era già morto, pensava.
    Credette di non aver mai provato un dolore simile in vita, neanche durante le crisi di astinenza, dove i disturbi corporei erano amplificati al massimo e un mal di testa poteva sembrare meningite fulminante. Urlando con il viso alzato al cielo, diede quello che sperava fosse lo strattone decisivo.
     
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  9. Belfagor90
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    Era riconducibile al fatto che si fosse corretto dopo aver parlato catalano. Semplicemente se l'è presa come se il tuo pg lo avesse provato a sminuire. Lo so, è proprio un tipo orgoglioso che odia perdere e te ne renderai conto se sarai abbastanza sfortunato.



    Sbuffai annoiato. Era una vera rottura. Non so, mi aspettavo qualche rotolata nel sudicio, un qualche urlo più sostanzioso o comunque qualcosa di meglio che mettersi a piagnucolare. Avevo proprio preso un ottimo soprannome per quel rifiuto.
    Quanto ci avrebbe messo prima di farsi crescere un paio di palle e tirare sul serio quella cavolo di catena? Eppure non mi ricordavo di averci messo così tanto per trasformarmi. I ricordi erano nebulosi a causa del tempo trascorso e le varie trasformazioni che avevo passato. Quando ero diventato Gillian non avevo stentato a prendere il controllo sulla mente alveare e anche arrivare ad Adjuchas non era stato tutto questo grosso problema. Però non volevo andare oltre. Diventare Vasto lorde voleva dire doversi per forza avvicinare a Las Noches e quella era l'ultima cosa che volevo. Magari ci avrei fatto un pensierino, tra qualche secolo magari. Quel tipo di pazienza non mi mancava di certo. No, quella in cui ero seriamente carente era quella di avere a che fare con delle nullità come quella che mugolava ai miei piedi.
    - Ahhh! - sbottai impazientito prima di afferrargli con forza la catena che gli spuntava dal petto e torcergliela.
    Un solo strattone e il tutto venen via mostrando il buco sul petto che presto avrebbe caratterizzato la trasformazione in Hollow. Un urlo straziante proruppe da Rifiuto mentre il suo corpo cominciava a disgregarsi.

    Comincia la trasformazione! Inutile dirti che il tuo pg sente un male cane mentre la catena viene strapapta e il suo corpo si scompone in particelle per poi ricostruirsi nella sua forma Hollow.
    N.B. un hollow appena creato ha una fame che non ci vede!

     
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  10. rabosa.
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    Son gemini gli Amori: un, casto et pio;
    L'altro furente in desiderio insano:
    Questo si mostra in terra in volto humano,
    Quel vola per li cieli in lato idio.
    Qual di duo raccendesse il petto mio,
    Lo sa colei, che 'l cor mi tiene in mano.


    Benedetto Gareth detto il Chariteo, poeta catalano del Quattrocento, aveva descritto con queste parole l'Amore, quello con la 'a' maiuscola. Cesc aveva studiato questo sonetto qualche tempo prima, e sicuramente neanche si ricordava di chi fosse; eppure gli venne in mente proprio nell'attimo in cui la catena venne strappata dal suo petto da quel demonio, che faceva di nome Rorschach du Schroedinger. Il petto acceso era il suo, e il cuore era in realtà la ferraglia che ora era stretta dall'Hollow: in questo modo la poesia poteva essere letta in funzione di quel momento.
    Citazioni letterarie a parte, il dolore provato dal ragazzo fu qualcosa di davvero non esprimibile con un idioma umano: come un terremoto che ti scuote le membra, ti spezza le ossa, sfilaccia le fibre muscolari e ti torce lo stomaco, così il dolore prese il sopravvento del corpo dell'ormai ex studente liceale, facendogli produrre un urlo straziante e stentoreo.
    Dopodiché fu il momento della trasformazione vera e propria.
    Si dice, ma questo Francesc non lo poteva sapere, che l'ultimo pensiero umano, prima di trasformarsi in Hollow, determini la forma che avrai una volta divenuto mostro. Poco prima di cominciare a sgretolarsi in milioni di particelle, il ragazzo vide un topo correre via lungo il vicolo sporco, come inseguito da qualcosa; ed egli immaginò, come del resto qualsiasi persona avrebbe fatto, che a dargli la caccia fosse un gatto. Probabilmente, e per fortuna, quel qualcosa che gli fece assumere la sua nuova forma reputò che essere un gatto fosse un tantino sconveniente per un predatore costantemente affamato.
    Scomposto in pezzettini piccolissimi, Cesc fu un tutt'uno con l'aria; tuttavia questa situazione durò ben poco, perchè presto le particelle cominciarono a compattarsi seguendo un ordine ben definito. Gli arti divennero decisamente lunghi e molto muscolosi, soprattutto quelli inferiori; le dita sparirono, per far posto ad un paio di zoccoli ovini; del pelo, di colore nero, cominciò a spuntare sul corpo del nuovo Hollow, arrestando la sua corsa su una coda di recente fattura e sempre lì schiarendosi, virando verso il grigio; infine il suo viso fu coperto da una maschera di colore bianco, che lasciava scoperti solo gli occhi ma che, quando i muscoli della bocca si fossero messi al lavoro, si apriva per permettere a Francesc di mangiare. Era diventato una volpe, una volpe nera.
    Fu poi la volta del silenzio. Il ragazzo scoprì le sue nuove fattezze, meravigliandosi di essere tanto alto e tanto muscoloso. Ma c'era qualcosa che non tornava, no.
    Si sentiva... Incompleto.
    Fame. Una fame bieca.
    MUOOOOOH!
    Il ruggito fu poderoso, degno di un felino molto più potente di lui, il leone: in se aveva racchiusa la consistenza della brama di cibo, terribile come non mai.
    In un momento di lucidità, Francesc parlò al suo aguzzino.
    D'ora in poi io sarò Beltza Azeria, che in basco vuol dire 'volpe nera'. Ho scelto questa lingua per non dimenticare mai quale sia la mia missione primaria.
    Della bava gocciolò a terra.
    Continua pure a chiamarmi Rifiuto, se ti va.
    Poi emise di nuovo un grido lacerante.

    Edited by rabosa. - 2/4/2012, 21:21
     
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  11. Belfagor90
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    Mh, apprezzato lo slancio poetico u.u


    Un gattone che muggisce. Ce n'era abbastanza per sghignazzarci sopra per qualcuna di quelle giornate noiose nell'Hueco Mundo. Da riderci insaziabilmente e con un forte carico di disprezzo per l'oggetto della risata. Ed io sono sia insaziabile che fortemente carico di disprezzo.
    A questo punto circa un terzo delle mie incombenze più urgenti era fatto. Non rimaneva che fare il resto, ma il pensiero di quanto ancora potesse volerci mi fece quasi ammazzare il Neo-Hollow.
    Almeno il prossimo passo non avrebbe dovuto essere poi tanto difficile. Ce la saremmo sbrigati rapidamente... forse.
    - Beh? Che fai ancora qua? Stupido Rifiuto, va a mangiare!

    E' usanza comune che gli Hollow appena formati scelgano come prima preda familiari e amici stretti (usanza del manga e non solo del gdr), quindi il primissimo impulso a cui dovrai far fronte è ammazzare il apdre che ti ha ammazzato. Enjoy, almeno fino a quando lo raggiungi.
     
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  12. rabosa.
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    Grazie :)


    Francesc, o meglio, Beltza Azeria, capì ben poco di quello che gli disse Rorschach, ma bastò una parola perchè la sua attenzione fosse catturata all'istante: mangiare. Inutile dire che il primo pensiero andò a lui, al signor Etxelabia, reo di averlo ucciso e, più in generale, di avergli fatto da (pessimo) padre.
    Piantò occhi assatanati in quelli del suo aguzzino-maestro, incapace di formulare il proprio pensiero, e subito corse nella direzione in cui era fuggito l'avvocato, ovvero dietro di lui. Sperava che nessuno si accorgesse della sua presenza, a dir poco problematica, e che riuscisse a trovare in tempo il suo obiettivo, prima di essere completamente reso una macchina per uccidere ad opera della fame, che continuava imperterrita a dilaniarlo.
    Dove sei, figlio di puttana?
    Si arrestò improvvisamente, fiutando un aroma familiare. Non aveva dubbi, era il suo! Senza neanche voltare la testa si precipitò a destra, uscendo dal vicolo buio, e finalmente scorse a destra suo padre, che camminava a testa bassa e con fare spedito, tanto che spesso urtava qualcuno.
    Paga, bastardo, paga con la tua anima il delitto che hai commesso.
    Si passò la piccola lingua sulle labbra, e subito si mise a correre per raggiungerlo: meno di mezzo chilometro li separava, una distanza assurdamente breve per la velocità che aveva acquisito con la trasformazione. Con ancora un barlume di razionalità, decise di aspettare che prendesse l'ultima scorciatoia, affinché nessuno, ma proprio nessuno, si accorgesse dell'assalto. Le zampe da felino gli permettevano una discreta silenziosità, e comunque era ormai certo che gli esseri umani non potessero vederlo.
    Finalmente il signor Etxelabia prese una stradina alla sua destra, e in men che non si dica fu dietro di lui, a circa cinque metri.
    La tua ora è giunta, e senza regolare processo verrai punito con la pena di morte, avvocato.
    Una goccia di saliva cadde a terra, dando il segnale di inizio della vendetta.
     
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  13. Belfagor90
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    Nell’animo degli esseri umani una delle poche cose che in termini matematici poteva essere chiamato un “massimo comun divisore” era il cosiddetto Istinto. Poteva essere l’istinto di conservazione della specie, della riproduzione o anche di affermazione della propria posizione in un determinato territorio, ma sempre di istinto si parlava. Esiste però anche un altro istinto, di cui si sente forse parlare più spesso rispetto ai suoi “fratelli” se così si possono chiamare. Sto parlando dell’istinto di auto-conservazione. Ce l’hanno tutti, è un dato di fatto. Cambia solo la quantità e come si è abituati ad usarlo, ma era impossibile eliminarlo. Senza di esso non si avrebbe l’operazione inconscia di proteggere il nostro corpo, non si parerebbero gli attacchi, non si toglierebbe la mano da oggetti bollenti e non si fuggirebbe da un pericolo mortale.
    L’avvocato Etxelabia aveva appena ucciso suo figlio. Era un essere umano abietto e degradato fino ai più bassi livelli, ma era sempre suo figlio e lui gli aveva sparato senza pensarci un attimo. Era rimasto shockato da sé stesso, non poteva credere di averlo fatto sul serio. Eppure la pistola era ancora lì, nella sua giacca e il tepore che sentiva veniva dallo sparo di pochi minuti prima. Sulle scarpe c’erano ancora delle gocce del sangue di suo figlio che cercava di nascondere come meglio poteva correndo verso casa.
    Doveva arrivare lì e poi avrebbe deciso cosa fare.
    Aveva appena svoltato ad un incrocio per entrare nel quartiere dove viveva, ma qualcosa lo aveva gelato sul posto. Improvvisamente si sentiva braccato. Sentiva che c’era qualcosa che voleva fargli dle male e che era molto vicino. Come preso da un’improvvisa necessità si voltò e anche se non poteva discernere se fosse realtà o frutto della sua mente turbata, c’era qualcosa che lo stava fronteggiando e quel qualcosa era grande come un cavallo e teneva il corpo come una tigre! Non lo vedeva chiaramente, ma quel qualcosa voleva lui!!
    Non pensò neanche mentre estraeva fulmineamente la pistola e puntava in direzione della figura indistinta che vedeva davanti a sé.
    - EL DIABLO!! - urlò facendo partire un colpo.


    Descrivi come cerchi di evitare i proiettili (non è semplice, quindi non sbagliarti con un GdR di Matrix!) e cosa fai subito dopo. Se decidi di attaccare lascia l’azione in sospeso e io ne deciderò l’esito in base al tuo lavoro.
     
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  14. rabosa.
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    Schivare i colpi? Io vedo scritto che ne spara solo uno, per di più non si sa neanche dove: mi sono comportato di conseguenza, e, scusa la ripetizione, di conseguenza il post è corto. Lungi dall'essere una critica, puro e semplice chiarimento :)


    Non si sarebbe mai aspettato che lo vedesse, e che reagisse in quel modo. Beltza Azeria sgranò gli occhi, vedendo suo padre estrarre la pistola e puntargliela contro, gridando qualcosa.
    Qualcosa.
    'El Diablo', aveva detto. In spagnolo, suo padre aveva parlato in spagnolo: ciò lo fece innervosire, dato che sin dall'infanzia si era sorbito tutte le prediche sul mantenere la propria lingua madre, sulla lotta per l'indipendenza dei Paesi Baschi e della Catalogna, e su una miriade di posizioni nazionaliste.
    L'arma era puntata verso il garrese mancino, per cui all'Hollow non servì molto per schivare il primo proiettile: si spostò velocemente alla propria destra, e mentre il padre tentava di sparare ancora gli si buttò contro con tutta la forza che gli garantiva la sua mole, assestando nel frattempo un colpo, dall'alto verso il basso, con la zampa anteriore sinistra alla mano destra dell'uomo, con l'intento di disarmarlo. Sperava che la strategia avesse avuto successo, contando sul fatto che ormai era molto più forte di lui fisicamente. Non vedeva l'ora di fargliela pagare per averlo ucciso, di mangiare il suo corpo e placare così la fame che lo dilaniava.
    E' così difficile ragionare, devo sbrigarmi in fretta... O perderò definitivamente il controllo di me stesso e delle mie azioni.
     
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  15. Belfagor90
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    Hai fatto bene a notare il fatto che non ci fosse bersaglio. E' una cosa molto vantaggiosa in un gdr visto che ti permette di aggiustare la situazione in maniera favorevole sia dal punto di vista narrativo che tattico. Ricordatelo per il futuro e potrai ricevere delle belle sorpresine ^^


    Schivare un proiettile da soli cinque metri, praticamente a bruciapelo, non è facile neanche per un Hollow. Specie un Hollow novizio e grande come Rifiuto. Il proiettile è stato sicuramente più facile da evitare grazie alla sua nuova forma, ma ciò gli aveva solo evitato una ferita possibilmente letale. Il proiettile gli sfiorò la spalla e staccò un pezzo di carne grande come un pugno lasciando intravedere l'articolazione della spalla attraverso lo strato di muscoli.
    Un danno che avrebbe forse ucciso un umano per lo shock del dolore o come minimo gli avrebbe compromesso per sempre l'utilizzo del braccio, ma il ragazzo era un mostro adesso e certe cose era sopportabili, o quasi.

    CITAZIONE
    Ricevi un ferita Moderata alla spalla sinistra e il tuo attacco diventa scoordinato per colpa del dolore al braccio che porta l'attacco.
    Ritenta e sarai più fortunato, anche perché parte un altro colpo, diretto nella stessa zona del primo.

     
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14 replies since 30/3/2012, 11:09   110 views
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