Classe Z [II]

Controllo del Reiatsu Lv.1

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  1. .:Rekla
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    Pensato Cloud


    Quanto le aveva sognate, erano una goduria inaspettata, dopo novantasette anni in quella casetta schifosa nel Rukongai, le coperte pulite erano un qualcosa di eccezionale, ancora di più se prima di andare nel letto hai avuto la possibilità di fare una doccia calda. Che sensazione ... Cloud, in quel momento, russava, senza vergogna ne pudore, il povero Mirako, suo compagno di stanza, si sarebbe dovuto addormentare con quel "suono" nelle orecchie. La pace, sembrava un paradiso, ma, come tutte le cose belle, era destinato a finire, niente di catastrofico in verità, e la cosa potrebbe sorprendervi, in quanto Cloud è un tipo al quale ne succedono di tutte i colori, ebbene la causa del risveglio del ragazzo fu quello di uno strano rumore sotto il letto, da lì esce una mano che artiglia la caviglia del povero ragazzo, te pareva, il catastrofico c'è sempre. In quel momento Cloud avrebbe voluto maledire qualsiasi cosa, l'attacco di paura fu tremendo, dopotutto chi cavoli si aspetta di ritrovarsi un mostro sotto il letto?!? Sono cose che capitano ad un bambino, cose che tra l'altro non dovrebbero succedere.

    Mi sono fottuto dalla paura.

    Pensò con le lacrime agli occhi, ora però, in qualsiasi caso, Cloud avrebbe dovuto vedere sotto il letto cosa c'era, il tempo che passò perché il ragazzo si abbassò per vedere cosa ci fosse sotto il letto era infinito, ma quando si calò, con la mente che gli suggeriva la visione di mostri di tutti i tipi, sanguinolenti e bavosi, trovò semplicemente un bigliettino con su scritto "Domattina alle undici in punto, aula Z dell'accademia. Non fare tardi." Ci rimase male, in un certo senso si aspettava i mostri sanguinolenti e invece si trovò con l biglietto di un appuntamento all'accademia, rilesse il biglietto, escluse che a mandarglielo fosse stato Tontoso, impensabile che sapesse scrivere, non riusciva a recepire il suo nome, figurasi sapere prendere carta e penna e associarli al moto della scrittura. Nel frattempo dopo la mano artigliata, che causò un gran baccano, il giovane Mirako dormiva ancora, e stavolta a russare era lui. Beato lui, adesso però anche Cloud avrebbe dovuto pensare a dormire e lo fece. Svegliatosi alle dieci del mattino, il ragazzo, si accorse che il compgano di stanza non era lì, non se ne preoccupò, evidentemente era andato in Accademia, e, ora che ci pensava, avrebbe dovuto fare lo stesso. Si alzò dal letto, si diresse verso il bagno e si lavò, prese la divisa maschile dell'Accademia e se l'infilo. Uscito fuori dalla stanza, l'unica cosa da fare era trovare l'aula Z. Inevitabile, Cloud si perse quel luogo era estremamente vasto, pieno di corridoi, sembrava un labirinto, come uscirne? Dio solo lo sa'. In verità il ragazzoo ci mise dieci minuti a trovare la stanza, ma girò tanti di quei corridoi che gli sembrò di aver passato lì almeno mezz'ora, ad ogni modo aprì la porta ed entrò, ciò che vide lo rimase perplesso: Un ragazzo dai capelli verde-acqua, come il colore degli occhi di Cloud, stava in piedi sulla cattedra dell'aula con la divisa da Shinigami aperta, quindi quello doveva essere il sensei, non era Tontoso, ma sembrava strambo uguale, a testimonianza di questa affermazione si mete il fatto che il ragazzo avesse i pantaloni della divisa abbassati, metteva quindi in mostra le mutande con cuoricini. Prima che il ragazzo potesse aprire bocca, il ragazzo semi-nudo gli fece cenno di sedersi e di fare silenzio, così fece, distolse lo sguardo dallo strambo ragazzo e guardò fuori dalla finestra.

    Bho ...
     
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10 replies since 21/6/2012, 18:37   88 views
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