Classe G [II]

Controllo del Corpo Lv. 1

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  1. Byakuya~
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    14° SEGGIO

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    “Fin qui ci siamo” era atterrata abbastanza bene sulla piattaforma e aveva cercato fin da subito di trovare il giusto bilanciamento tra equilibrio, grip e spinta.
    Solo ora però si accorgeva che lentamente ma inesorabilmente la piatta iniziava a sprofondare sotto il suo, seppur leggero peso “Sarà meglio sbrigarsi” disse mentre iniziava già a predisporsi per il prossimo salto “Bene come prima uno, due e tr…” si fermò di colpo, una fitta di freddo la fece tremare tutta da capo a piedi “Ma come?” era abbastanza sorpresa di quel fatto, lei che non soffriva particolarmente il freddo ora percepiva che il suo corpo non avrebbe risposto bene come prima alla sua volontà, sentiva le gambe pesanti e poco reattive “Ipotermia…”
    Sapeva che restando a lungo esposta a quell’ambiente così freddo e lei così bagnata avrebbe portato al congelamento parziale di alcune parti del corpo, soprattutto le articolazioni, più deboli del resto del corpo…
    “Devo muovermi” si girò verso la seconda piattaforma e come per il primo salto si preparò mentalmente alle risposte all’atterraggio quindi grip, equilibrio e posizione ma questo salto era leggermente diverso inquanto ne disponeva di spazio per una rincorsa ne aveva una superficie stabile su cui far forza quindi avrebbe dovuto per riuscire a saltare come si deve applicare maggior forza sulle gambe per saltare con più slancio.
    Caricò leggermente chinandosi, non moltissimo, a sufficienza per effettuare il salto, focalizzò bene i seguenti punti: posizione dei piedi attuale, destro leggermente avanzato e distanti quanto le sue spalle, area d’atterraggio, piatta simile a quella in cui si trovava quindi si poteva aspettare le medesime condizioni e risposte, punto d’atterraggio cioè il centro del bersaglio, quantità di energia da applicare saltando, che non sia troppa sennò sarebbe atterrata bruscamente ne troppo poco o non avrebbe raggiunto il centro ed infine grip per evitare scivoloni. In teoria c’era anche l’incognita Luogotenente, non sapeva se sarebbe intervenuto con qualche scherzo, ma era bene o male per quanto potesse, pronta. Quindi scrollandosi di dosso il freddo cercando di aumentare il battito cardiaco decise di saltare con un piccolo accorgimento, avrebbe liberato tutta la forza delle gambe in un colpo solo, si azzardo perché poteva scivolare o altro ma almeno avrebbe avuto tutta la forza necessaria per atterrare dolcemente sull’altra senza rischiare di finire con i piedi a bagno per il continuo sprofondamento della piattaforma…
    E mentre si preparava cercò un modo per scaldarsi leggermente e l'unica cosa che le venne in mente fu quella di provare a sforzarsi di scaldarsi con la forza della mente cercando di usare la sua energia per dare al corpo una sensazione, per quanto falsa di calore..
    “Uno, due e tre” saltò…
     
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