Classe G [II]

Controllo del Corpo Lv. 1

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  1. _Kogin
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    Ibi era riuscito ad atterrare senza troppi problemi sulla prima piattaforma. Non era caduto, ma la piattaforma stava iniziando a sprofondare sotto il suo peso.
    Ormai i piedi erano quasi del tutto immersi nell’acqua gelida.

    Non va bene, non posso sprofondare…

    Stranamente né Chase né Sakata avevano fatto commenti.
    La parte complicata iniziava in quel momento, se fosse rimasto lì, sarebbe sprofondato in acqua e sarebbe morto congelato.
    C’era bisogno di un piano. Ibi rifletteva su come poteva guadagnare abbastanza spinta per poter arrivare tranquillamente sulla seconda piattaforma, e intanto sprofondava.

    Cazzo i piedi…

    Ormai Ibi era immerso fin oltre le caviglie. Fece un piccolo saltello a piè pari per riscaldarsi e riacquistare un po’ di mobilità. Appena Ibi fu in aria, la piattaforma sotto i suoi piedi schizzò fuori dall’acqua sollevandosi di qualche centimetro dalla superficie.

    Ma certo, il buon vecchio Archimede… Posso sfruttare la spinta della lastra che risale per darmi lo slancio.
    Senza rischiare di scivolare… Almeno in teoria… Tentar non nuoce. Beh, in questo caso si… Non vedo altro modo, non rischio di scivolare in partenza, poi per l’atterraggio il principio è lo stesso di prima…


    Ibi iniziò a saltare sul posto, piegando le gambe per poi distenderle appena toccava la piattaforma. Ogni volta la spinta dal basso era sempre più forte.
    Questa idea però aveva anche i suoi lati negativi. A ogni salto, Ibi, andava sempre più a fondo. Prima i piedi, poi le caviglie, i polpacci, metà cosce. Quando l’acqua gelida gli toccò, le cosce Ibi ebbe un fremito. La piattaforma stava risalendo, acquistando sempre più velocità. Man mano che le gambe di Ibi uscivano dall’acqua, Ibi caricava sempre di più il salto.

    Dai, dai ,dai ! Piego sulle punte e appena la lastra esce dall’acqua salto.

    E così fece, la piattaforma di ghiaccio uscì dall’acqua con una forza inaudita, Ibi aveva caricato il salto e in quel momento stava spostando tutto il peso in avanti facendo perno sulle dita dei piedi. E appena la base ghiacciata su cui si stava poggiando si staccò dalla superficie del lago, Ibi saltò verso la seconda piattaforma.

    E’ un bel casino, sono zuppo, quando atterro scivolo di sicuro. Devo fare in modo di riuscire a stare in piedi. O quanto meno di non finire in acqua.

    L’aria gelida stava congelando le gambe di Ibi e la piattaforma si stava avvicinando. Con uno sforzo incredibile Ibi riuscì a mettere le gambe in posizione per l’atterraggio.

    Shikishima no
    Yamatogokoro wo
    Hito towaba
    Asahi ni niou
    Yama-zakura bana1


    1. Se mi chiedete cos'è l'anima della razza giapponese della bella isola, rispondo che è come fiore di ciliegio selvatico ai primi raggi del sol levante, puro, chiaro e deliziosamente profumato (poema patriottico giapponese da cui sono tratti i nomi delle prime unità kamikaze)
     
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15 replies since 29/6/2012, 10:47   254 views
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