Classe J [I] - morte di Himuro Tadayoshi

presentazione + divorare anime

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  1. Ponyroth
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    Ero ancora immerso nel torpore e nel freddo, il respiro affannoso si condensava nell'aria fredda della notte, vidi la bestia avvicinarsi ed infilare un artiglio nell'anello della catena più vicino al mio petto.
    Iniziò a strattonare forte e subito mi svegliai dal torpore, il dolore era indescrivibile, ad ogni strattone perdevo il fiato e sentivo come se la mia stessa esistenza si annullasse per qualche attimo.
    Non avevo nemmeno la forza di lamentarmi, tutto quello che riuscivo a fare era stare immobile a piagnucolare e ad autocommiserarmi sul fatto che tutto quello che mi stava succedendo era più che meritato.

    Addio.

    La catena mi venne sradicata violentemente dal petto ed iniziò l'inferno, sentivo come se mi fosse stata buttata addosso una secchiata d'acido, il mio corpo si disgregava lentamente mentre io mi esibivo in urla strazianti, fino a ieri non credevo esistesse un male più grande di un colpo di pistola, mi sentii un completo ritardato scoprendo che non sapevo ancora cosa significasse il vero dolore.

    Finalmente mi disgregai completamente per poi ricompormi poco dopo: iniziai a ricostruirmi dal basso verso l'altro; le prime cose ad essere generate furono le gambe di dimensioni normali, poi da esse si sviluppò un ventre decisamente largo che proseguì formando una specie di cono per culminare in un torace enorme ed ingobbito; le braccia larghissime e poderose crebbero fino ad appoggiarsi a terra con i pugni; venne il momento della testa, da prima spuntò un bozzo simile a quello che poteva essere un collo molto deformato e poi la maschera bianca e candida con un buco in fronte, totalmente simile al teschio di un cane al quale hanno sparato un colpo in testa; tutto, a parte la maschera, era di un magnifico color nero.

    Impiegai qualche minuto a cercare di stabilizzarmi con le gambe minute che avevo, ma mi era impossibile reggermi con il corpo sproporzionato che mi ritrovavo, provai poi a reggermi sulle braccia, scoprii con piacere che erano abbastanza potenti da sopperire alla debolezza degli arti inferiori.

    GGGRAAAAAAAAAAAAAAAAH

    lanciai un grido tanto forte da far leggermente tremare lo spazio circostante, poi restai a guardarmi attorno, tutto attorno a me era diventato improvvisamente così piccolo, finalmente il dolore era passato, ma la sensazione di benessere momentanea finì quando avvertii un grandissimo vuoto allo stomaco, una fame terribile, una voragine che dovevo colmare al più presto.
    Cercai comunque di sopportare ed accennai di nuovo un inchino verso l'immenso felino: sapevo di non essere ancora abbastanza forte per lui, cercavo quindi di sembrargli riconoscente senza farlo adirare.

    Grazie... Se posso sdebitarmi in qualche modo, sarò lieto di farlo.

    Appoggiai il mio peso sul braccio sinistro e misi la mano destra sullo stomaco, la fame cresceva di secondo in secondo.

    Per ora la gamba l'ho tenuta, se è ancora mozzata la tolgo velocemente ^^
     
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14 replies since 31/8/2012, 16:42   134 views
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