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.Spesso si soffermava nei distretti più malfamati del Rukongai, s'addentrava, lento, in una strada qualsiasi, scrutando il patetico e tedioso modo in cui la plebaglia di quel luogo passava le proprie giornate. Quand'era lì, il fetore di povertà e miseria invadeva le sue narici, e lo riportava indietro nel passato. Un tempo anche lui era come loro, privo di consapevolezza alcuna, ambizioni, desideri. Una vita senza senso, a suo dire, così come quella terrena. Nel Seiretei s'annoiava, spesso ribadiva a sé stesso che quel luogo non faceva affatto per lui. La sua personalità non era adatta a quel luogo, così come un piede troppo grande non poteva entrare in una scarpa piccola. Continuò a girare in tondo per un po’, mentre con gli occhi scrutava la popolazione, alla ricerca di qualche valido opponente che potesse intrattenerlo abbastanza a lungo da fargli perdere la cognizione del tempo. Dubbioso sul da farsi, e tediato da quel continuo andirivieni, decise d'andare a sedersi in un parco che aveva visto in precedenza. Rapidamente scattò in direzione di esso, scavalcando qualsiasi ostacolo gli si parasse davanti; oggetti, persone, di nulla gl'importava; semplicemente ci andava contro, facendosi strada con la forza bruta, mantendo, nonostante i rudi modi, quell'innato senso d'elegantezza che da sempre caratterizzava i suoi gesti. Arrivato a destinazione, subito si sedette, notando d'esser completamente da solo, cosa che, in un primo momento, lo sollevò. Nonostante fosse alla perenne ricerca di un suo pari degno di competere con lui, paradossalmente ripudiava l'intero genere umano, e più genericamente, tutto ciò che respirasse. Si guardò in giro, leggermente spazientito. Oltre a lui, non c'era che erba. Il parco in sé non era assai grande, era limitato da paletti di legno posizionati ai due ingressi, uno avanti e l'altro dietro, ed all'interno di esso vi era un sentiero terroso, che lo tagliava a metà, collegando l'ingresso anteriore con l'altro. Non c'era altro, se non erba ed un paio d'alberi, le fronde dei quali andavano ad oscurare la panchina ove Haine stava seduto. Era un luogo tetro, che gli conferiva un senso di cupa malinconia, nonostante fosse situato appena dietro ad una strada assai frequentata. S'annoiava, più ci pensava, ancor più la noia aumentava, era più forte di lui. Si sdraiò sulla panca, andando a coprirsi il volto con la mano destra. Malgrado ciò, lasciò scoperto un occhio, continuando a guardarsi in giro, nell'attesa di chissà che. Agli occhi dei passanti, non poteva che apparire come un qualsiasi individuo addormentato, non fosse per la divisa e la zampakutou. 
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Che vitaccia. Erano tipo ore che giravo a caso per il Rukongai. Praticamente, cercare Kato in giro per i distretti era diventato un secondo lavoro. E poi era faticoso, i distretti erano un botto. In quel momento mi trovavo nei bassi fondi del rukongai... Non bassissimi del tipo morti di fame per strada, ma comunque abbastanza bassi. Avevo deciso di prendermi una pausa in un parchetto apparentemente deserto, con qualche panchina qua e là. Potete immaginare la mia sorpresa (si fa per dire) quando notai un tizio con la divisa da shinigami dormicchiare su una di quelle panchine. Quel giorno faceva particolarmente caldo nonostante il periodo invernale, perciò come mio solito avevo tirato fuori le braccia dalla divisa, lasciando cadere la parte superiore all'indietro, con le maniche che quasi sfioravano il terreno.
Cosa ci farà mai uno shinigami qua?... Non sembra un vecchio, ma nella soul society non si può mai dire.
Fra le molte cose che NON apprezzo di te, direi che la completa assenza della capacità di farti i cazzi tuoi è sicuramente fra le prime cinque.
Ignorai come mio solito le esternazioni dello spiritello, e mi incamminai verso il tizio. Fra l'altro, avevo notato che stavano diventando sempre più frequenti... praticamente ormai rispondeva a quasi tutto quello che pensavo. Comunque, il tizio pareva addormentato. Sembrava essere un maschio dalla corporatura, nonostante i luuuunghi capelli bianchi e sbrilluccicanti. Però l'altezza non lasciava dubbi, era un maschio sicuro. Mi avvicinai ancora di qualche passo. A quanto pare, non si era accorto di me. Forse dormiva sul serio. Feci ancora qualche centimetro, poi provai a passargli la mano davanti alla faccia, per vedere se era quantomeno vivo.
...Buongiorno?. -
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Notò una mano passare più volte sopra al suo volto. Evidentemente il simpaticone che si divertiva a disturbarlo non aveva notato che la sua mano sul volto era un invito che recitava “non disturbare”, e che lui aveva rovinato il momento di relax al cupo shinigami. CITAZIONE...Buongiorno?
Si sentì dire, mentre era ancora sdraiato. Gli si era avvicinato un altro shinigami, era la prima volta che lo vedeva. Aveva la faccia da pesce lesso, con aggiunta di capelli stile emo color verde acqua ed una moderata altezza a completare il tutto. Haine s'alzò, iniziando a squadrare meglio quel così curioso shinigami che s'era avvicinato a lui. “Ci conosciamo?” Disse, pacatamente, mentre si tirava su del tutto per portarsi ad una posizione eretta. Era più alto di lui, come ad evidenziare una superiorità schiacciante ancora nascosta, al momento. Sorrise, languido, guardando il nanetto. Nonostante la differenza fra di loro fosse solo di un paio di centimetri, Haine iniziò ad ironizzare su di lui nella sua testa, decidendo di chiamarlo nanetto per il resto della sua vita. “Esigo una valida ragione per motivare questo mio risveglio del tutto improvviso e decisamente fuori programma, anche se in realtà non dormivo. L'hai, nanetto?” Disse, con tono di scherno atto a far infuriare lo scarno ragazzino dai capelli verdi acqua. Ghignò per un paio di secondi, per poi tornare inespressivo. Dubitava che quel piccolo ed insignificante ragazzino potesse essere un suo pari, ma tanto valeva stuzzicarlo un po’. Nonostante odiasse gli umani, adorava provocarli, farli arrabbiare, godere delle loro ire così come dei loro dispiaceri. Considerava tutto ciò una pratica affascinante, ed ormai tutto ciò nella sua vita era diventato come un rito, non poteva più farne a meno. Si poteva ben affermare che Haine vivesse delle tristezze e dei dolori altrui, ma al contrario dei diretti interessati, lui non traeva che gioia e divertimento da tali avvenimenti, che destavano così tanto interesse in lui. Anche il ragazzino aveva una zampakutou, ed Haine si domandava se sapesse usarla. Ma al momento era più interessato alla psicologia del nanetto, come osava un tale insetto venirlo a disturbare durante un così prezioso, raro ed ormai effimero momento di relax? Non poteva di certo perdonarlo. Doveva come minimo turbare la sua psiche.. -
.CITAZIONEEsigo una valida ragione per motivare questo mio risveglio del tutto improvviso e decisamente fuori programma, anche se in realtà non dormivo. L'hai, nanetto?
...Ma chiccazzo è questo scemo?
Ossai, lo sapevo. Possibile che io mi imbatta continuamente con giganormi teste di minchia che sono fermamente convinte di essere Dio sceso in terra coi super poteri? Mi ricorda un pò te, spiritello.
C'è una netta differenza: Io ti posso ammazzare con un dito.
Gne gne gne, simpatico come al solito. Ma vorresti per caso dire che io sono più forte di questo lungherone qui?
bhe, direi che il termine più esatto sia meno debole.
Ah, buono a sapersi.
Perciò, secondo lo spiritello, io ero più forte del tipo. Bene, bene. Mi era venuta una certa ideuzza...
Dalla sua uscita molto poco simpatica era passato qualche secondo appena, quando chinai la testa e cominciai a parlare con voce perentoria MA titubante.
S-SCUSI SIGNORE! SAKU HIRUMA, MEMBRO SENZA SEGGIO DELLA TERZA BRIGATA! IO ERO PREOCCUPATO PER LA SUA INCOLUMITà SIGNORE, LE CHIEDO ANCORA SCUSA SIGNORE PER IL DISTURBO CHE LE HO ARRECATO!
Dopodiché mi protesi in un inchino.
Questo tizio è un puzzone.. -
.CITAZIONES-SCUSI SIGNORE! SAKU HIRUMA, MEMBRO SENZA SEGGIO DELLA TERZA BRIGATA! IO ERO PREOCCUPATO PER LA SUA INCOLUMITà SIGNORE, LE CHIEDO ANCORA SCUSA SIGNORE PER IL DISTURBO CHE LE HO ARRECATO!
Rise sotto ai baffi, senza farsi né vedere né sentire. Era palese che gli stesse mentendo, ma non disse nulla. In fondo, se voleva giocarsela così, non c'era problema. “Sono io a dovervi chiedere scusa, signore! Io sono solo un misero neoshinigami, sono stato appena promosso! Sono i miei primi giorni in quanto shinigami!” Disse, sorridendo languido. Lo squadrò di nuovo, da testa a piedi, più accuramente. Pareva davvero sicuro di se, e pareva anche che adorasse giocare col fuoco. Oppure era Haine ad adorarlo? In effetti quel nanetto emo poteva benissimo essere più forte di lui, a conti fatti. Che stesse, nuovamente, rischiando la sua vita in qualcosa di futile quanto poco divertente? Oh no, in fondo si stava divertendo. Non aveva grandi motivi di svago, in quel luogo, ed incontrare un elemento del genere lo faceva sorridere, almeno. Dettò ciò il giovane s'inchinò in segno di scusa, continuando però a mantere, seppur ben nascosto, quel suo ghigno che gli fratturava quasi sempre il volto. Non sapeva né come né perché, ma in qualche modo riusciva ad intuire che quel nanetto coi capelli color verde acqua in tiratura limitata era tutt'altro che senza seggio. Il suo intuito gli consigliava, per così dire, di porre particolare attenzione a quell'individuo che era di fronte a sé, e che prendeva il nome di Saku Hiruma. Quel tipo era ironico, in fin dei conti.. -
.CITAZIONESono io a dovervi chiedere scusa, signore! Io sono solo un misero neoshinigami, sono stato appena promosso! Sono i miei primi giorni in quanto shinigami!
Eheh... Questo tizio è meno scemo di quello che pensavo. Ma se gli piace giocare, non mi tirerò di certo indietro...
Alzai la testa e sorrisi, un pò stupito.
O-oh, scusami, il tuo discorso di prima mi aveva fatto pensare che tu fossi un mio superiore... è la prima volta che incontro un neoshinigami come me fuori dal Seireitei... B-Bhe allora facciamo del nostro meglio per salire velocemente di grado!
Dissi, con entusiamo. Ero un discreto attore, dai. Mi grattai la testa, imbarazzato.
E.. P-per curiosità, chi è il tuo sensei?
Speravo solo che non fosse qualcuno di mia conoscenza.... -
.CITAZIONEO-oh, scusami, il tuo discorso di prima mi aveva fatto pensare che tu fossi un mio superiore... è la prima volta che incontro un neoshinigami come me fuori dal Seireitei... B-Bhe allora facciamo del nostro meglio per salire velocemente di grado!
Gli venne una gran voglia di ridere, ma fortunatamente riuscì a trattenersi. Haine doveva ammettere d'averlo sottovalutato; in fondo mister verde acqua lo stava intrattenendo, e nonostante tutto, dentro sé moriva dal ridere. Era palese che nessuno dei due era ciò che diceva d'essere, eppure né uno né l'altro facevano il minimo sforzo per interrompere quel giochino psicologico ch'era venuto a crearsi frai due. Divertente.CITAZIONEE.. P-per curiosità, chi è il tuo sensei?
Era impreparato a rispondere a tale domanda, ma fortunatamente potè contare sul suo ingegno e sulla sua rapidità, che gli fecero pensare ad una risposta vagamente credibile.
“Il mio sensei si chiama Hanae Haru. Ed il tuo sensei chi è?”
Si costrinse a dirgli la verità. In fondo, non aveva nulla da perdere.
Fin'ora andava tutto bene per lui, ma il suo ‘avversario’ aveva commesso un piccolo, per così dire, errore. Gli aveva rivelato il nome, mentre Haine aveva taciuto, non rivelando la sua identità. In effetti, anche non sapendo il suo nome non sarebbe stato affatto difficile trovarlo e risalire alla sua vera identità, dato il colore dei suoi capelli. Senz'ombra di dubbio quello era l'unico fenomeno coi capelli di quel colore di tutta la Soul Society. Era un personaggio comico, e per certi versi gli pareva l'antitesi di sé stesso. Non aveva di meglio da fare, quindi continuò a stare al gioco.. -
.CITAZIONEIl mio sensei si chiama Hanae Haru. Ed il tuo sensei chi è?
E mi si gelò il sangue. Il biondino... il dannato biondino. Riuscii in qualche modo a contenermi e a non far trapelare le mie emozioni, rimanendo impassibile.
Ah sì eh... Allora sarà il caso di rincarare la dose...
Non poteva provare che il suo sensei fosse davvero il biondino di ghiaccio, e allo stesso modo non poteva sbugiardarmi, qualsiasi cosa io dicessi... perciò...
Il mio sensei? Il mio sensei è Sato Hanakuso!
Chissà come avrebbe reagito. Stavo cominciando a divertirmi. Probabilmente lui era quel tipo di persona che si diverte a rompere i coglioni al prossimo, perciò quella situazione doveva divertirlo abbastanza.
Vedremo... chi cederà per primo.. -
.CITAZIONEIl mio sensei? Il mio sensei è Sato Hanakuso!
Mai sentito nominare. Nonostante non fosse lì da molto, non gli era mai giunto all'orecchio quel nome così comico quanto falso. Era palese che il piccolo emo gli avesse mentito, prendendolo per sciocco. Haine lo ritenne un insulto al suo genio, che seppur folle, sempre genio era, ed odiava quando le persone lo sminuivano.
“Oh, sì, quel sensei così famoso! L'ho sentito nominare spesso sai? Forse eri tu l'alunno prediletto di cui parlava sempre.. Una volta lo incontrai; mi disse che aveva appena sfondato l'orifizio del suo alunno preferito. Che coincidenza incontrarti dopo aver sentito parlare di te così tanto! Mi preme la voglia di domandarti un autografo, ma non vorrei esser troppo rude ed invadente.”
Avrebbe voluto tanto ridere di gusto, ma si trattenne. I suoi occhi erano puntati sul nanetto; moriva dalla voglia di vedere la sua reazione, di sentire la sua risposta, ovviamente intrisa di menzogne quanto le sue affermazioni.
Detto ciò, iniziò a girare attorno al suo compagno di conversazione con fare impaziente.. -
.CITAZIONEOh, sì, quel sensei così famoso! L'ho sentito nominare spesso sai? Forse eri tu l'alunno prediletto di cui parlava sempre.. Una volta lo incontrai; mi disse che aveva appena sfondato l'orifizio del suo alunno preferito. Che coincidenza incontrarti dopo aver sentito parlare di te così tanto! Mi preme la voglia di domandarti un autografo, ma non vorrei esser troppo rude ed invadente.
Huuuh. Non male. Ormai eravamo arrivati fino là, tanto valeva spingersi fino in fondo... Fra l'altro, il tizio aveva cominciato a girarmi intorno. Era scemo, decisamente.
Ossì bhe è un metodo di insegnamento originale... Però deve proprio a quello la sua grande fama... Per quanto riguarda l'autografo, non credo di essere degno... Ma se proprio ci tieni, potrei fartelo lo stesso.
Nel frattempo, continuavo a seguirlo con gli occhi mentre mi girava in torno.
Ma, di grazia, perché mi stai girando intorno? Sei per caso interessato anche tu, come il mio sensei, a quel tipo di pratica?
Dissi, tornando al mio tono di voce normale.
Se questo fosse il caso, mi spiace ma mi è stato rigorosamente proibito... sai com'è, no? Dalla faccia, anche tu sembri un appassionato di quel genere di ehm, penetrazione.
Sorrisi. Chissà per quanto poteva portarla avanti.... -
.CITAZIONEOssì bhe è un metodo di insegnamento originale... Però deve proprio a quello la sua grande fama... Per quanto riguarda l'autografo, non credo di essere degno... Ma se proprio ci tieni, potrei fartelo lo stesso.
Ah be’, se lo diceva lui.. Di certo non si sarebbe fatto convincere a provare quell'oscena pratica solo per via delle parole di un folle che riteneva un metodo così futile “originale”. Nonostante tutto però, quel medesimo folle, riusciva ancora ad intrattenerlo, facendolo ridere. Continuava a seguire i movimenti di Haine con gli occhi.CITAZIONEMa, di grazia, perché mi stai girando intorno? Sei per caso interessato anche tu, come il mio sensei, a quel tipo di pratica?
Haine propruppe in un'acuta risata, mettendoci un paio di secondi per riprendersi.
“Oh no, affatto, temo di non annoverare tali pratiche, seppur indubbiamente ‘originali’ nei miei interessi.” Disse, con tono sarcastico. “Ti giro intorno perché così facendo ti guardo meglio.”
In realtà Haine non era interessato che alla sua zampakutou, che il nanetto pareva custodire gelosamente, proteggendola da sguardi indiscreti, come il suo.CITAZIONESe questo fosse il caso, mi spiace ma mi è stato rigorosamente proibito... sai com'è, no? Dalla faccia, anche tu sembri un appassionato di quel genere di ehm, penetrazione.
Rise di nuovo. Quel nanetto era davvero folle se pensava davvero che lui avesse un briciolo d'interesse in lui. Ma in fin dei conti lo stava facendo divertire, e poteva concedergli tale concezione.
“Nessuno m'aveva mai detto che la mia faccia ispirasse penetrazioni anali, e non so nemmanco se prenderlo come un complimento o meno.” Sorrise, languido. Chissà chi dei due sarebbe durato di più.. -
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Il tizio rise. La sua vera natura si palesava in quella risata, così acuta e decisamente fuori di cervello. Ormai le maschere erano praticamente cadute, si trattava più di una presa per il culo reciproca. Potremmo chiamarla... un vicendevole riconoscimento dell'abilità con cui l'altro aveva condotto il giochino, circa. Anche se dubito che il tizio in questione sia abbastanza modesto da riconoscere qualsivoglia merito a qualcuno... Pareva proprio la tipica persona che considera tutti feccia della peggior specie... tranne lui, ovviamente. Haha. CITAZIONETi giro intorno perché così facendo ti guardo meglio.
Sorrisi anch'io di rimando. Guardarmi meglio...?
E cosa ci sarebbe di tanto interessante da guardare? Sapevo di essere bello, ma il mio profilo migliore è il sinistro, se è questo quello che state cercando di capire.
Continuavo imperterrito a dargli del Voi, così da non far terminare completamente il giochino... mi sarebbe dispiaciuto infondo. E magari, l'avrei anche un po' irritato.CITAZIONENessuno m'aveva mai detto che la mia faccia ispirasse penetrazioni anali, e non so nemmanco se prenderlo come un complimento o meno.
Nemmanco. Aveva detto nemmanco. Solo io dico nemmanco... mi sedetti con calma sulla panchina che lui aveva lasciato libera, incrociando le mani dietro la testa.
Dite di no? Mi è impossibile credervi... Dopotutto, con quel faccino e quei bei capelli lunghi, sarà capitato che vi scambiassero per una bella bionda, no? Chissà quante avance ricevete dagli ufficiali... Farete carriera in fretta, fidatevi di me.
Se voleva giocare a provocarsi, io non mi sarei di certo tirato indietro.. -
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Continuò a ridere alle parole dell'altro shinigami, lo faceva proprio schiattare. Ovviamente Haine sapeva che ormai la sua vera natura era venuta a galla, anzi, né uno né l'altro s'erano creduti fin dall'inizio, nonostante il giochino psicologico proseguisse imperterrito. CITAZIONEE cosa ci sarebbe di tanto interessante da guardare? Sapevo di essere bello, ma il mio profilo migliore è il sinistro, se è questo quello che state cercando di capire.
Era sinceramente divertito dal suo modo di fare, in fin dei conti quell'emo poteva considerarlo un suo pari, forse. Non era ancora detto. “D'interessante non c'è nulla” rise, per poi riprendere a parlare “solamente, la tua curiosa figura è per me causa di divertimento.”CITAZIONEDite di no? Mi è impossibile credervi... Dopotutto, con quel faccino e quei bei capelli lunghi, sarà capitato che vi scambiassero per una bella bionda, no? Chissà quante avance ricevete dagli ufficiali... Farete carriera in fretta, fidatevi di me.
Toh, quanti complimenti. Anche se non capiva davvero come lui, nonostante avesse sì dei lunghi capelli, potesse venir scambiato per una bionda, dato che il suo colore naturale era bianco, come la neve. Nemmeno i daltonici si sarebbero confusi guardandolo, c'era una bella differenza.
“Non credermi, dunque, ciò non altererà il corso della mia vita, se così si può chiamare. Carriera in fretta? L'ho fatta, ma non grazie agli attributi da te elencati. Il mio talentuoso genio mi ha portato dove son ora, non il mio viso o le ipotetiche avances degli ufficiali.” Disse, compiaciuto. “Mi chiedo se si possa dire lo stesso di te, però.”. -
.CITAZIONED'interessante non c'è nulla solamente, la tua curiosa figura è per me causa di divertimento.
Curiosa figura. Bhe, in effetti... comunque, anche lui non è che fosse un tipino nella norma, con quei capelli sbrilluccicosi e gli occhi rossi. Bha, quel tizio continuava non sono a fare lo spavaldo, ma a darmi del tu. Si può dire che nonostante tutto avesse abbandonato il giochino già da un pò... Il fatto che io insistessi nel tenerlo in piedi, mi dava in qualche modo un'arma in più.CITAZIONENon credermi, dunque, ciò non altererà il corso della mia vita, se così si può chiamare. Carriera in fretta? L'ho fatta, ma non grazie agli attributi da te elencati. Il mio talentuoso genio mi ha portato dove son ora, non il mio viso o le ipotetiche avances degli ufficiali. Mi chiedo se si possa dire lo stesso di te, però.
Talentuoso genio, eh?...
Te sei un cretino, ma questo tizio si è sul serio appena sputtanato da solo. Complimenti, hai finalmente trovato un imbecille del tuo livello! Adesso potete diventare amichetti.
...Sta zitto.
Talentuoso genio, lui? Tralasciando il fatto che come avevo imparato a mie spese, chi si da da solo l'appellativo di genio e se ne vanta è senza dubbio un imbecille, quel robo sulla carriera era praticamente una confessione che scopriva le carte... O forse no? Avevo voglia di divertirmi ancora un pò, adesso che avevo capito che non c'era pericolo di nessun genere. Un'espressione di sorpresa si dipinse sul mio volto, mentre mi protendevo in avanti dal mio posto a sedere.
Carriera in fretta? Il vostro genio vi ha portato dove siete ora? Ma non eravate un neo shinigami?...E comunque sì, avete ragione voi. Io non ho fatto molta carriera, ma quella poca che ho fatto l'ho fatta per merito dei miei rapporti col sensei.
Abbassai la testa, e sorrisi... poi finii il discorso, abbassando il tono di voce.
Tuttavia... sono abbastanza convinto che nonostante le mie capacità siano molte poche e che io non sia niente più di un raccomandato, sarei comunque in grado di uccidervi qua, in questo istante, senza nessuna particolare complicazione.. -
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Ormai le maschere d'entrambi erano prossime a cedere. Essendosi leggermente stufato, Haine provò un approccio diretto. CITAZIONECarriera in fretta? Il vostro genio vi ha portato dove siete ora? Ma non eravate un neo shinigami?...E comunque sì, avete ragione voi. Io non ho fatto molta carriera, ma quella poca che ho fatto l'ho fatta per merito dei miei rapporti col sensei.
Rise quando sentì parole tanto sciocche uscire dalla bocca del suo interlocutore.
“Dico tante cose. Potrei dire d'essere tuo padre, ci crederesti? Potrei dire d'essere il tuo Dio, ci crederesti? E poi suvvia, non vorrai farmi credere che tu sia quello che dici. Poca carriera, tu? Tutt'altro. Il mio intuito raramente sbaglia, e so con certezza quasi assoluta che questo non è uno di quei casi, nanetto anoressico. E no, non sono un neoshinigami così come tu non sei un senza seggio.”
S'era divertito abbastanza con quel giochino psicologico da deviati mentali, ma odiava protrarre troppo a lungo le cose, poiché per lui diventavano noiose. Benché annoverasse una discreta sfilza di passatempi malati, nulla gli impediva di evitare la noia. In confronto ai suoi soliti dialoghi, quel nanetto l'aveva intrattenuto assai di più, stava segnando un nuovo record che sarebbe finito nei libri di storia. Certamente.CITAZIONETuttavia... sono abbastanza convinto che nonostante le mie capacità siano molte poche e che io non sia niente più di un raccomandato, sarei comunque in grado di uccidervi qua, in questo istante, senza nessuna particolare complicazione.
Rise, di nuovo. Quel tipo era un fenomeno da baraccone, un comico fallito o qualcosa del genere. Anche se alla fine si fosse ritrovato con una lama puntata alla gola, poiché in tutta sincerità Haine non era granché nel combattimento, non si sarebbe di certo pentito d'aver intrattenuto quella conversazione nel modo in cui l'aveva fatto, anzi, tutt'altro.
Folle? Probabile, ma c'è una sottile linea che divide il genio dalla follia. “L'illusione rende le persone felici.” Fece una breve pausa. “Ed in fondo non ritengo che tu sia così debole come vuoi tanto farmi credere.” Ghignò..
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