Classe I [IV]

Controllo del Reiatsu Lv.2

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  1. Feferocky
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    -Ahia!- unico cenno di dolore. Non aveva fatto così male dopotutto. Però di certo era andata meglio del tentativo precedente.
    Era rimasto il segno delle nocche su quel maledetto sasso che finalmente, anche se in maniera paradossale, aveva dato un segno di vita. Non si era accorta di Ilyan che al contrario era volato dalla parte opposta e il suo sasso era rimasto esattamente com’era… Se lo avesse visto avrebbe provato un po’ di pena, capendo in che situazione si trovasse. L’aveva appena provata, dopotutto.
    Però era troppo concentrata ad osservare il segno fatto su Rock, il sasso.
    Sì, Akane era abituata a dare nomi a cose o persone con le quali entrava in contatto. Non tutte ovviamente, solo quelle che la irritavano particolarmente. In effetti era strano che Moryou non fosse ancora rientrato fra quelle. Era solo questione di tempo visto che non aveva ancora trovato un soprannome adatto (naaaa… scherzo. La verità è che Akane non aveva ancora compreso di provare una certa simpatia per quell’uomo, ma ovviamente non lo avrebbe mai ammesso).
    Ma torniamo alle crepe su Rock. La ragazza sgranò gli occhi quando le vide. Non era uno sguardo soddisfatto. Al contrario era più vicina ad un’espressione di incredulità. Cosa aveva sbagliato? Poi scosse la testa e allontanò finalmente la mano dal sasso, massaggiandosi le nocche (solo come riflesso; il dolore non lo sentiva affatto) e osservando il sasso con fare omicida:
    -Che diamine, Rock! Sei ancora in piedi?-
    Le pareva di sentire di sottofondo nella testa una colonna sonora simile a “Mezzogiorno di fuoco”, mentre continuava a fissare l’essere inanimato, ancora convinta nel profondo che se lo avesse fissato con intensità, si sarebbe distrutto da solo per paura.
    Invece per fortuna Moryou la riportò con i piedi per terra.
    - Qui voi mozzi state facendo ognuno l'opposto dell'altro: uno spara cannonate piene di polvere senza mirare, mentre l'altra mira bene, ma si dimentica la polvere!! Ilyan, più controllo su quella sardina monca di Reiatsu! Sei tu che hai la dannata bussola quindi mandalo dove vuoi tu invece di farlo esplodere e basta! E tu, donna, dagli un'aggiuntina di pepe a quel cannone! Volevate la parità dei sessi sulla mia nave? Allora guadagnatevela!!-
    -La polvere?-
    Akane chiuse gli occhi, sorridendo. Aveva capito. Aveva dato troppo ascolto a quella voce e si era risparmiata nell’usare la Reiatsu. Aveva dato il colpo al masso utilizzando una quantità troppo bassa di energia spirituale e maggiore forza fisica. La mira era stata buona ma doveva lanciare più lontano la “palla” di Reiatsu. Avrebbe dovuto sfondarlo quel dannatissimo Rock… Se solo…
    -Prrrr…..siamo pari….Tie’-
    Sentì queste parole alle spalle e si voltò di scatto con il suo sguardo omicida (ancora quello rivolto verso Rock che non si era assuefatto… anzi) verso Ilyan, l’autore di quel commento inopportuno.
    -Ma che cavolo…?-
    A parte il fatto che Akane non stava proprio pensando ad una possibile competizione con quel ragazzo (era troppo impegnata a distruggere Rock), ma cominciò a chiedersi da dove gli fosse venuto in mente un commento simile.
    Forse si era reso conto di aver fatto una grandissima sciocchezza, visto il colore che aveva preso il suo volto. Al confronto il sangue di Akane era meno rosso.
    Ma il massimo dello shock arrivò quando Ilyan prese un sasso e urlò:
    -Sono io che ho la bussola maledetta e adesso devo scegliere la rotta da seguire e cose farà lo stesso la mia Reiatsu.-
    -Eh?- la ragazza alzò un sopracciglio confermando l’ipotesi che o Moryou aveva avuto una cattivissima influenza su di lui con quel suo (mal riuscito) cosplay da pirata, o Ilyan doveva veramente aver perso più di una rotella. Sta di fatto che Akane si trattenne dallo scoppiar dalle risate e dopo aver scosso la testa e dopo aver girato gli occhi verso l’alto, si voltò tornando al suo Rock e alle sue figlie crepe.
    -Presto ti sbriciolerai, maledettissimo Rock Smith-
    Ecco. Ci mancavano i cognomi.
    Ormai aveva capito che il sistema era uguale, solo che mancava… la “polvere”.
    Rimise la mano destra davanti con il pugno stretto. Non avrebbe sentito nessuna voce, nulla l’avrebbe distratta.
    Si rimise nell’esatta posizione precedente ma questa volta non si sarebbe risparmiata così tanto. Ormai conosceva il suo limite ed era pronta a utilizzare una quantità maggiore di Reiatsu. Il procedimento era esattamente come Moryou aveva descritto.
    -Pensa al cannone Akane, la polvere da sparo e il getto in avanti. Calma, concentrazione, mira e immaginazione.-
    Avrebbe caricato la Reiatsu nel braccio e rilasciato tutto al momento dell’impatto con Rock.
    -Spuma marina all’attacco.-
    Vabbè… un attacco di pazzia finale ci stava… giusto per essere in tema.

    Mi scuso per i colori sbagliati nell'ultimo post. Vedere su per le corrispondenze. Si ricorda a Messer Ilyan di non effettuare azioni autoconclusive nei miei confronti. Grazie. :)
     
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14 replies since 22/1/2013, 11:53   294 views
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