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Teoricamente questa mossa apparterrebbe al pg Hanae Haru di Tamaki-kun e avrei dovuto postare questo dopo la fine del suo post per apprendere questa tecnica, ma... circostanze hanno voluto diversamente. Tamaki non posterà il suo lavoro e siccome la tecnica interessa anche a me, ci siamo messi d’accordo tra di noi sul cedermi le royalties XD Questo post è in onore del ritiro di Hanae Haru e di un manga trovato per caso su un sito. Ne seguirò la trama generale adattandola al contesto Shinigamesco e mettendo i personaggi del GdR. Tremate se lo conoscete: parlo di HENTAI KAMEN!!!
Gintoki Sakata era di ritorno da una missione di tre giorni nei distretti più lontani della Soul Society Est. C’erano stati dei disordini con un vecchio con i capelli neri piastrati e i baffetti che sosteneva che solo i biondi con gli occhi azzurri, li chiamava qualcosa come “areoli” o “ariali”, meritavano di essere al potere. Inutile dire che le lunghe orecchie degli Shinigami non lasciarono la cosa impunita. Alla fine era stato proprio Gintoki a prendere l’irascibile vecchietto baffuto e sbatterlo in prigione. Ora si diceva si fosse messo a scrivere un libro, ma la cosa non gli interessava. Cosa poteva fare con un libro? Diffondere un qualche fanatismo razziale a sfavore di una minoranza e innescare un grande guerra? Ma non diciamo sciocchezze! E poi chi osava immaginarsi un mondo con i biondi al potere? Un re come Urahara Mouryou col cavolo che l’avrebbe voluto!!
Come detto all’inizio quindi, il sesto seggio era di ritorno nella sua modesta abitazione, tre giorni in cui la casa era rimasta completamente sprangata e sigillata. Come mai? Perché lì dentro c’erano i tesori inestimabili di Sakata, una lunga serie di capolavori che occupavano tutte le pareti lasciando giusto lo spazio per le finestre e la porta: tutti i numeri dello Shonen Jump mai usciti! Il suo stipendio veniva letteralmente risucchiato dalla sua passione per i manga e si vociferava che possedesse qualunque manga pubblicato nel Mondo dei Vivi, anche, va detto, quelli un po’ più piccanti. Era la collezione più completa di tutto l’altro mondo!! Immaginatevi dunque il suo sgomento quando aprì la sua casa e trovò tutti i suoi strapreziosi fumetti sul pavimento. Per poco i suoi fulvi capelli azzurri non divennero bianchi come quelli del suo capitano. - NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOO!!! E la paura quando vide che in mezzo ad essi c’era un cadavere! - NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOO!!! C’era un cadavere! - NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOO!!! E insomma, guarda quel dannato cadavere!! - NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOO!!! Saltando a pie’ pari le lunghe e ripetute urla per amore dei fumetti profanati, andiamo direttamente a quando scoprì che il cadavere, che in fondo un po’ di polso lo aveva, era il suo sfortunaterrimo amico Urahara Mouryou rimasto chiuso in casa sua proprio quando l’intero appartamento era stato reso impenetrabile. Costretto a rimanere lì imprigionato per tre giorni mangiando gli avanzi del frigo (poche briciole) e bevendo acqua del rubinetto (era otturato dal calcare e usciva solo un bicchiere di liquido al giorno) era arrivato ad uno stadio di semi-morte da noia e denutrizione. Pare quindi che avesse cercato nei fumetti dell’amico un modo per scacciare i morsi della fame e l’apatia. Non un tomo fu risparmiato e Gintoki non sapeva se essere furibondo o lusingato. Decise la seconda visto che Urahara era stato così buono da non distruggergli la casa nel tentativo di fuggire. Poverino, scommetteva che si aspettasse un ritorno dopo sole poche ore e invece aveva atteso tre giorni!
Dopo averlo portato all’ospedale chiese rassicurazioni al medico curante. - Dottore, secondo lei si rimetterà presto? - Assolutamente, non c’è da preoccuparsi. Al limite le condizioni di debolezza fisica e mentale del momento potrebbero averlo reso particolarmente percettivo durante la lettura dei suoi manga. Dovrebbe solo aver memorizzato alla perfezione qualche centinaio di storie, nulla di più. Rassicurato sulle condizioni del compare di mille sventure se ne tornò a casa fischiettando per rimettere tutti in ordine i suoi volumi Jump. Era ignaro che i suoi tanto amati albi a fumetti avessero creato… UNA BESTIA!!
Qualche sera dopo: Settimo distretto Rukongai Nord
Falkner Chase era appoggiato ad un muretto osservando un grosso edificio davanti a sé con una spessa coltre di fumo nero attorno agli occhi come un paio di occhiali. Stava scrutando da una mezz’ora abbondante quella banca presa di mira con i suoi Ebon Eyes da distanza di sicurezza e ancora non aveva scoperto nulla. Le energie deboli dei terroristi erano indistinguibili da quelle degli ostaggi e il Reiatsu della sua squadra disturbava la ricezione. Soprattutto se nella squadra c’era un terzo seggio Kenpachi come Hanae Haru che con la sua abnorme energia spirituale quasi offuscava l’intero isolato. - Sempai, abbiamo ricevuto notifica che i terroristi hanno piazzato delle trappole esplosive in diversi punti dell’edificio. Minacciano di far saltare tutto in aria se non vengono ammessi all’Accademia Shinigami. Questa era stata la sorpresa più grande di tutte quando l’aveva sentita la prima volta. A quanto pare erano dei pluri-respinti che per disperazione avevano causato tutto quel casino. Una bella gatta da pelare. - Non possiamo entrare senza far esplodere tutto e mi spiace dirlo ma non sono ancora così veloce da aprire la porta e disarmare una bomba prima che scatti il meccanismo – disse seccato sciogliendo la tecnica di visione. - E non possiamo certo chiedere agli ostaggi di morire perché non vogliamo ammettere degli idioti in Accademia. - Ma dobbiamo agire in fretta. Se i terroristi si accorgessero di quanto sia grande la cazzata che stanno facendo potrebbero perdere la testa e fare un massacro. Secondo te Hanae che possiamo fare? - Buttare giù un muro e fare irruzione. Tu metti KO quel branco di scemi coi tuoi trucchetti e poi li dai a me… - E tu li spedisci a marcire in galera per un decennio o due. Mi sembra un buon piano, ma non credo che funzionerà. - Perché? - Se facciamo rumore nell’entrare ci scappa la pallosissima situazione del “butta la spada a terra o l’ammazzo”. Vuoi che un chiunque cretino non se ne stia ben vicino agli ostaggi in un momento come questo? - Tu cosa proponi? - Ci vorrebbe qualcuno in grado di entrare ovunque… - Magari da dove non se l’aspetterebbero… - Che sia svelto e abbastanza pazzo da non pensare al fatto che gli scaricheremmo addosso le responsabilità in caso di fallimento… … … - Pare che alla fine dovremo proprio chiamarlo – disse con calma rassegnazione. E fu così che il palcoscenico fu pronto per l’arrivo dell’attore principale. La commedia era già stata scritta anche se nessuno ne conosceva ancora il contenuto. Occorreva solo la scintilla che facesse bruciare il primo granellino di polvere da sparo, il primo tassello del domino che avrebbe condotto ad un intero deposito di polvere pirica pronta alla detonazione.
- Posso aiutarvi? – chiese un appena dimesso Urahara Mouryou. Aveva ancora delle leggere occhiaie e tendeva ad evitare i posti troppo bui per paura che si chiudessero su di lui, ma in sostanza si poteva dire abbastanza in forma. - Sì. Entra dentro, stendili e apri una via d’accesso per noi – furono i brevi e concisi ordini del Tenente. La cosa non sembrò convincerlo. - …sembra facile, perché non l’avete fatto voi? I due ufficiali superiori si guardarono. - Ho il torcicollo. - Sono appena uscito dall’ospedale dopo un furioso scontro con un Arrancar. - Oh… beh, allora immagino che tocchi proprio a me. E si avviò verso l’edificio. - Che razza di idiota. Credi che ce la farà? - Diciamo che forse potrebbe farcela. Ti ho raccontato di quella volta che spuntò in tenuta sadomaso dal pavimento di Sakata? - Maria Antonietta? No, la cosa mi giunge nuova. - Beh, le cose sono andate co-
BBBUUUUUUUMMMMMMM!!!
- CHE CAZZO SUCCEDE!?!? – sbraitò il Tenente. Arrivò di corsa uno Shinigami della loro squadra con gli occhi ancora di fuori dalle orbite. - Signore, quel biondo è pazzo!! - La cosa non mi giunge nuova… - E’ andato dritto verso la porta e l’ha aperta senza esitazione!! O è un cuor di leone o un pazzo suicida, non ci sono altre spiegazioni. … - Gli avevamo detto delle bombe, vero? - No. - …oh.
Urahara Mouryou si ritrovò ad un isolato di distanza con solo una vaga idea di ciò che era successo. Tuttavia aveva ben chiaro dove fosse in quel momento: era coperto di fuliggine e infilato di testa un cestino della biancheria pulita con lì accanto una donna che forse, e ripeto forse, aveva steso con una testata piombando dal cielo. La cosa più fastidiosa, però, erano un paio di mutandine della suddetta si sentivano come in obbligo di scalargli la faccia. Sembravano come dotate di vita propria quando gli si appiccicarono letteralmente sul volto nonostante stesse cercando di togliersele. - Che schifo, mi stanno salendo sulla faccia! CHE SCHIFOSCHIFOSCHIFOO!! Un attimo… cos’è questa sensazione fortemente perversa… questo calore… questa forza… questa è… Un’improvvisa esplosione di energia spirituale si scatenò dal corpo del giovane Shinigami biondo, i tratti del suo volto divennero come quelli di un rapace e le mutande erano proprio sulla faccia diventando una specie di maschera da maniaco. I vestiti da Shinigami esplosero. - ESTASIIIII!!! – ululò al cielo che imbruniva.
Falkner Chase era nei pasticci. Il tentativo di infiltramento di Mouryou aveva reso i terroristi ancora più sciroccati e disperati. Si erano barricati nella stanza più piccola e interna con tutti gli ostaggi e, se possibile, la situazione era pure peggiorata. Hanae era costretto a fare da spola fra lui e gli uomini in prima linea per dare gli ordini e non stava un attimo fermo. Stava ormai meditando che forse era meglio far notare ai rapitori che una macchia sul curriculum vitae come quella avrebbe impedito loro per sempre di entrare in Accademia e sperare in una resa, quando nell’aria si diffuse una canzone…
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