Classe H [III]

Controllo del Corpo Lv. 2

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  1. Burbda
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    11° SEGGIO

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    Ancora un altro po' e avrei seriamente considerato l'opzione di reclamare per farmi assegnare un altro insegnante. Il bigliettino che LUI STESSO aveva scritto diceva di presentarsi alle ore 09:00, anche se dopo una buona mezz'oretta ero ancora lì da solo a fare avanti e indietro. Gliene avrei dette, oh eccome se l'avrei fatto, col cavolo che si sarebbe azzardato a presentarsi ancora una volta in rit-
    Buongiorno, vedo che sei arrivato con discreto anticipo.
    AAAAAAAAAAAAAH
    Sobbalzai voltandomi di scatto quando sentii una voce e una presenza riconoscibilmente sgradevoli.
    Brutto infame mi hai fatto venire un infarto CAZZO!
    Sbraitai noncurante dei pericoli a cui mi esponevo, indietreggiando rapidamente e puntandogli un dito contro. Non sembrò però reagire e anzi, continuò con i suoi discorsi. Strano, doveva per forza avere qualcosa in mente.
    Presumo che tu abbia difficoltà di lettura, dato che sei qui e non in cortile, oppure per via di qualche difetto congenito a me ignoto non riesci ad eseguire gli ordini? Ciò non va affatto bene, ma non preoccuparti, sistemerò queste tue piccole ma significative pecche.
    Mi ballò un occhio, quello sinistro, mentre venivo pervaso da ISTINTI AMOREVOLI.
    Scrivi come una capra malata, e comunque se dobbiamo far notare difetti a seguire gli ordini ti sei presentato qui con un ritardo abissale, non sono io ad essere «in anticipo»
    Ribattei con una voce roca da chi è prossimo a venir processato per tentato omicidio. Ancora una volta però non venni considerato, anzi rise di gusto prima di avviarsi all'interno dell'accademia dicendomi di seguirlo. Presi un bel respiro e mi accinsi a farlo, raggiungendo il cortile dell'accademia che si trovava... subito dopo l'ingresso. Lì si fermò e dandomi la faccia cominciò a spiegare l'essenza di questo allenamento.
    Oggi sarà una giornata indubbio divertente, giacché dovrai combattermi. Sicuramente non riuscirai a goderti tal evento come farò io, dunque l'aggettivo divertente s'addice più al mio caso che al tuo, ma ad ogni modo una decina di ossa rotte o la privazione di qualche arto non hanno mai ucciso nessuno, ergo non metto in dubbio la tua sopravvivenza. Per quanto riguarda la tua sicurezza invece, è tutt'altra storia, e mi sento in dovere di dirti che non la garantisco affatto. Ma tali parole non dovrebbero sembrarti nuove né crucciarti, ormai ritengo che tu mi conosca quanto basti per affermare che non m'interessa affatto la tua persona né tanto meno la tua sorte. Tornando all'allenamento, il tuo obiettivo è relativamente semplice; dovrai affrontarmi e se riuscirai anche solo a sfiorarmi - cosa che dubito accadrà - passerai.
    Sorrise; e lo feci anche io. Per me avrebbe potuto benissimo fermarsi a «giacché dovrai combattermi», visto che del resto capii poco o niente. Ciò che mi interessava era soltanto che avrei potuto prenderlo a calci in quel suo strafottente deretano e che sarei pure stato premiato per farlo! Non vedevo veramente l'ora, quello sarebbe stato senza dubbio l'allenamento più soddisfacente da portare a termine.
    Mi par d'esser stato fin troppo prolisso, ergo sei pregato d'iniziare col tuo primo tentativo.
    Sorrisi nuovamente, capendo anche perché non avesse risposto alle mie precedenti convocazioni. Il Bianco sfortunatamente era pur sempre uno Shinigami superiore (in quanto abilità combattive eh) a me e questo addestramento rappresentava per lui un divertimento grande quanto il mio, giacché si sarebbe dilettato a schiacciare letteralmente un tipo ambizioso come me. In ogni caso ciò non mi spaventava affatto, almeno non dopo aver quasi perso un braccio per l'esplosione di una sfera di reiatsu.
    Stia a vedere attentamente, sensei
    E tirai su il il braccio destro davanti a me con la mano chiusa a pugno, il braccio che nella prova precedente mi ha costretto a passare tre giorni in ospedale ma che ora era in perfette condizioni.
    La colpirò con questo pugno per passare la prova, può scommetterci sua nonna
    Sorrisi per poi mettermi in una posizione congeniale al combattimento, ossia leggermente piegato sulle ginocchia, con entrambe le mani chiuse a pugno che vanno a fare da guardia all'altezza del mento ed entrambi gli arti destri più avanti rispetto a quelli sinistri. Era il momento di analizzare la situazione.
    L'ambiente non sarebbe potuto tornare molto a mio vantaggio, in quanto ci trovavamo in un cortile spoglio, non potevo far affidamento sulle mie capacità fisiche in quanto lui, essendo uno Shinigami, era nettamente superiore. Pertanto mi trovavo costretto a giocare sull'astuzia della tattica.
    Corsi diagonalmente verso destra per raggiungere quindi il suo fianco sinistro, dove poi avrei fatto perno con la gamba destra per cimentarmi in un calcio con la sinistra, distendendola, che mirava più o meno alla parte laterale del suo ginocchio sinistro, un colpo quindi difficilmente evitabile con un salto. Approfittando dello slancio acquisito avrei nello stesso tempo portato un pugno con il braccio destro che era diretto alla guancia di quella sua brutta facciaccia. Il tutto mentre col braccio sinistro ritratto andavo a proteggere parte del volto e del fianco per un eventuale e molto probabile contrattacco. Un doppio attacco quindi, che si basava sul fallimento di uno ma sulla riuscita dell'altro.

    CITAZIONE
    Nome Pg: Kaito Nakamura
    Grado: Studente
    Ferite Totali: //
    Ferite in questo turno: //
    Stato mentale: Concentrato e divertito
    Riassunto azione: Arrivo alla sinistra di Haine, distendo la gamba sinistra per colpirlo al ginocchio mentre allo stesso tempo porto un attacco alla guancia con il braccio destro e copro parte del viso e del fianco con il sinistro per proteggermi
     
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