Classe H [IV]

Controllo del Reiatsu Lv. 2

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  1. Burbda
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    11° SEGGIO

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    ...No... no... che fai...? No... no...
    Quella mattina mi svegliai con una strana sensazione addosso, come un presentimento, uno di quelli brutti che presagiscono un qualcosa di tragico durante la giornata. Infatti quando presi conoscenza di chi fossi e di dove mi trovassi (le classiche domande che uno si pone sveglio da poco) notai che nella parete di fronte a me vi era conficcata una freccia con appeso qualcosa. Corrugai le sopracciglia e stiracchiandomi mi alzai dal letto, sbadigliando e odiando chiunque avesse creato il sonno, per poi dirigermi verso l'oggetto inusuale.
    Una busta?
    Guardai la freccia dandomi intanto una bella grattata alla natica destra per poi prendere la busta che era attaccata al dardo e aprendola ebbi chiaro il perché del brutto presentimento che avevo avuto: un biglietto nero con una tremenda calligrafia.
    Presentati alle ore nove nell'arena esterna #1. Eventuali ritardi non saranno tollerati.
    Recitava così. Quando lessi per la seconda volta il periodo "Eventuali ritardi non saranno tollerati" proruppi in una moderata risata. Oh no, quella volta non mi avrebbe fregato, col cavolo che mi sarei presentato alle nove per poi aspettare tre quarti d'ora quel malato. Stracciai il biglietto come ormai ero solito fare, rendendomi poi conto di non ricordare affatto il luogo nel quale sarei dovuto recarmi. Sbuffai e mi chinai a terra per raccogliere i resti di carta fatti a brandelli cercando di unirli per ricostruire la prima frase. Dopo svariati tentativi e periodi sconnessi come "Presentati eventua ranno toll ard ore" riuscii a comporre "Presentati alle ore nove nell'arena esterna #1". Sorrisi, soddisfatto delle mie capacità da segugio e poi con tutta la calma del mondo mi preparai per uscire. Quando ebbi finito di sistemarmi diedi un'occhiata all'orologio che segnava le ore nove.
    Lalalalala~
    Camminai in tutta tranquillità per le strade sorridendo al mondo e a chi mi capitava a tiro, aiutando di tanto in tanto qualche vecchietta con le proprie buste. Raggiunta l'accademia Shin'o con circa mezz'ora di ritardo entrai e mi diressi alla prefissata Arena numero 1, che mi aspettavo di trovare deserta. Con mia grande sorpresa invece quando arrivai oltre ai due grandi pilastri al centro dell'area vidi il Bianco appoggiato a uno di essi che, probabilmente, aspettava me per la prima volta. Quasi quasi mi scendono le lacrime.
    Però, siamo mattinieri oggi Sensei, cosa le è successo?
    Lo salutai avvicinandomi a lui in modo provocatorio ma naturale. Chissà perché ma con quel tipo mi riusciva davvero facile.
     
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6 replies since 2/4/2013, 20:56   83 views
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