Classe α [IV]

Controllo del Reiatsu Lv. 2

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    Ti viene recapitata una busta contenente una missiva identica a quella delle volte precedenti, vergata dalla peculiare ed ormai a te nota calligrafia di Haine. Ormai avvezzo a questa, rapidamente e con molta facilità riuscirai a decifrarne il contenuto: “Presentati nell'arena esterna #1 alle ore nove. Eventuali ritardi non saranno tollerati”.
    Al tuo arrivo troverai ad attenderti il tuo sensei - arrivato giusto poco prima di te - seduto al centro dell'arena, che si presenta come un'enorme spiazzo privo di qualsivoglia ostacolo.
     
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    Erano passati alcuni giorni dall’ultima lezione svolta nell’arena contro un Hollow. Quella sera stava raccontato, per l’ennesima volta, l’esperienza ai suoi tre piccoli fratellini ed ogni volta rimavano assai affascinati e lo guardavano con occhi luccicanti pieni di ammirazione.
    Quindi presi un po’ di sabbia dal terreno e dopo avergliela lanciata negli occhi, accecandolo, riuscì a riprendere la katana e portandomi alle sue spalle lo colpì facendolo scomparire. Aveva esplicitatamente evitato di mettere la parola morto in quel fine racconto, per non turbare più di tanto la loro innocenza. Ora a letto, forza.

    I fratellini, dopo alcuni capricci, andarono a dormine mentre Ryuichi aiutò la madre nel finire alcuni lavoretti e infine andò a coricarsi anche lui. Il mattino seguente venne svegliato dalla madre che gli porse la solita lettera del Sensei.
    Strofinandosi gli occhi aprì la missiva e quasta volta il contenuto fu decifrato all’istante, ormai si era abituato alla caotica scrittura di Haine, e lesse il suo contenuto a mezza voce. Presentati nell'arena esterna #1 alle ore nove. Eventuali ritardi non saranno tollerati… Ancora con la storia del ritardo? M’è capitato una volta, mica sono recidivo!

    Una volta vestito e salutato i suoi fratellini partì alla volta dell’arena indicata. Si presentò come al solito, ovvero allo spaccare del minuto e il Sensei era già al centro dell’arena, si stava sedendo proprio in quel momento. Ryuichi sospettò che fosse arrivato qualche secondo prima di lui.
    Il ragazzo si avvicinò ad Haine camminando in quello spazio molto ampio e privo di alcun ostacolo, esattamente come nella lezione precedente e arrivato al capezzale del Sensei gli fece un breve cenno col capo. ’Giorno.
     
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    Dopo aver totalmente ignorato il saluto del giovane Haine s'alzò, ghignando. Impiegò svariati attimi a squadrare il suo studente, dunque - dopo esser tornato totalmente inespressivo - schioccò le dita della mano sinistra. Pochi istanti dopo, diversi shinigami apparsi dal nulla trasportarono due enormi massi nell'arena, sparendo immediatamente dopo averli posizionati al centro di essa. I due rimasero dunque nuovamente soli. Haine ghignò, rivolgendo un gelido sguardo al suo studente, dunque - dopo aver iniziato a concentrare il reiatsu nel pugno sinistro - andò a posizionarsi dirimpetto ad uno dei due massi, continuando a ghignare. “Data la semplicità dell'allenamento odierno t'avviso che non ho intenzione alcuna di perder tempo dietro ad alcuna spiegazione di sorta, giacché lo trovo alquanto futile.” Alzò il braccio sinistro, scaricando il reiatsu precedentemente concentrato nella mano tramite un pugno che andò a frantumare completamente il masso, riducendolo letteralmente in null'altro che minuscole briciole. S'avvicinò dunque al giovane con ghigno beffardo dipinto in volto. “Visto? Non è affatto difficile. Il primo tentativo è sempre qualcosa di molto cruciale, non voglio rovinarti il divertimento dicendoti ora il metodo corretto tramite cui completare l'allenamento, anche perché in tal caso nemmeno io mi divertirei. Ti darò dunque l'opportunità di provare il tuo ipotetico valore riuscendoci da solo. In caso tu dovessi fallire - cosa che ovviamente accadrà - mi vedrò costretto ad aiutarti, purtroppo. Hai un sensei indubbiamente gentile. Bada però; la mia gentilezza - così come la pazienza - è alquanto limitata. Tediami troppo e potrei anche sbarazzarmi di te”. Haine s'allontanò, portandosi a distanza di sicurezza, mentre il suo riso sadico e malato andò ad invadere l'arena. “Ho parlato a sufficienza, ergo sei pregato d'iniziare. Al massimo potresti perdere un paio d'arti, ma non lo considero un gran problema, concordi?”
     
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    Ormai si era decisamente abituato ai modi del Sensei, che senza ricambiare il saluto si alzò con il solito ghigno sul volto. Lo fissò per qualche istante, senza un motivo apparente, e infine fece risuonare le dita della mano sinistra con uno schiocco secco.
    In un battito di ciglia furono completamente circondati da degli Shinigami, ovviamente richiamati da quel singolo suono, i quali trasportavano due massi dalle dimensioni notevoli. Dopo averle posizionate al centro dell’arena sparirono con lo stesso silenzio con cui comparvero lasciano solo loro due all’interno della struttura.

    Haine squadrò nuovamente il ragazzo per qualche momento, ghignò ancora e alzò la mano sinistra chiudendola in un pugno e accumulò del Reiatsu, spostandosi poi davanti ad uno dei giganteschi massi senza perdere il consueto ghigno.
    Data la semplicità dell'allenamento odierno t'avviso che non ho intenzione alcuna di perder tempo dietro ad alcuna spiegazione di sorta, giacché lo trovo alquanto futile. Detto questo caricò il pugno e mollò un cazzotto al masso che si distrusse letteralmente fino a diventare polvere.

    Haine si avvicinò allo studente con un’espressione beffarda dipinta sul volto pallido. Visto? Non è affatto difficile. Il primo tentativo è sempre qualcosa di molto cruciale, non voglio rovinarti il divertimento dicendoti ora il metodo corretto tramite cui completare l'allenamento, anche perché in tal caso nemmeno io mi divertirei.
    Ti darò dunque l'opportunità di provare il tuo ipotetico valore riuscendoci da solo. In caso tu dovessi fallire - cosa che ovviamente accadrà - mi vedrò costretto ad aiutarti, purtroppo. Hai un sensei indubbiamente gentile. Bada però; la mia gentilezza - così come la pazienza - è alquanto limitata. Tediami troppo e potrei anche sbarazzarmi di te.


    Mentre il Sensei si allontanava ad una distanza di sicurezza, la sua risata sadica echeggiò nell’intera piazza finendo con queste parole. Ho parlato a sufficienza, ergo sei pregato d'iniziare. Al massimo potresti perdere un paio d'arti, ma non lo considero un gran problema, concordi?
    Ryuichi come al solito non gli parlò, non ne trovava il bisogno. Quando lo faceva veniva sempre ignorato, dunque perché sforzarsi a farlo? Si concentrò esclusivamente su quella prova. Non sembrava ardua, ma era solo apparenza. I suoi occhi presero subito le caratteristiche della sua personalità fredda.

    Camminò fino a ritrovarsi davanti il secondo masso e appoggiò la sua mano destra sulla ruvida e fredda sperficie grigiastra. Fece scorrere la sua mano molto lentamente, in una zona che non superava in altezza il suo sguardo e il suo addome, e le sue spalle in larghezza.
    Cercò di assaporare tutte le piccole scanalature con il suo tatto, come se stesse cercando un punto più fragile e facile da colpire. Quando gli sembrò di aver trovato il giusto punto ritrasse la mano concentrandosi in un altro ambito.

    Fece scorrere il suo Reiatsu lentamente, come un fiume che scende a valle, e nel mentre assorbì il Reishi che lo circondava accomulando il tutto sul pugno destro. A casa si era allenato più volte a richiamare quell’energia e quella operazione ormai gli riusciva abbastanza bene.
    Concentrò quindi il suo Reiatsu nero, che circondò prima il dorso, poi le nocche e infine tutta la mano. Non perse mai di vista il punto da colpire e dopo diversi secondi di preparazione sferrò il suo colpo con discreta forza, tenendo il suo Reiatsu in uno stato di perfetto equilibrio.
     
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    Seppur all'apparenza parve ch'egli stesse per distruggere il masso il suo tentativo fallì miseramente a causa dell'insufficente quantitativo di reiatsu che il giovane concentrò nel pugno, che a causa di ciò ovviamente si ferì, iniziando a sanguinare. Alla visione di ciò, Haine rise per un breve lasso di tempo, dunque - dopo aver recuperato la solita maschera di totale inespressività tipica della sua persona - s'avvicinò nuovamente al giovane, ormai dolorante. “E' sempre ilare vederti soffrire, sai? Noto che hai fatto dei progressi, complimenti, anche se spero che ciò non mi privi della visione del tuo faccino in preda alla sofferenza ed alla disperazione.” Ghignò languidamente. “Considerando il risultato del tentativo ed il modo in cui l'hai svolto mi tocca aiutarti, anche se pare che tu abbia già compreso la maggior parte del metodo tramite cui dovresti frantumare quel masso. Peccato che nel tuo caso la teoria non vada di pari passo con la pratica, vero?” Fece una breve pausa, dunque, dopo aver posato gli occhi sul volto del suo allievo, riprese a parlare. “Benché tu sia riuscito ad incanalare il reiatsu ed a rilasciarlo correttamente non ne hai concentrato abbastanza per riuscire nel tuo intento. Infatti, come vedi, il masso è ancora integro, al contrario della tua mano. Se riuscirai a concentrare una quantità maggiore di reiatsu nella mano distruggere un sassolino del genere sarà così facile da farlo ad occhi chiusi. Ad ogni modo, non permettere che queste mie parole vadano ad insediare nel tuo essere la convinzione di poter completare con assoluta certezza l'allenamento, giacché non è affatto così. Semplice par solo all'apparenza, dato che - come spero tu abbia già intuito - è un allenamento ben più arduo di quanto può sembrare.” Finito il monologo, andò a posizionarsi nuovamente alla sua precedente posizione, prendendo le distanze dal ragazzo. “Il tempo vola, e me ne hai fatto perder fin troppo. Riprova, e vedi di non tediarmi ulteriormente. Se devi fallire fallo perlomeno soffrendo, giacché in tal caso sarò - almeno in parte - deliziato.”

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    Ricevi una lieve alla mano destra.
     
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    L’impatto con l’enorme ostacolo ferì la mano di Ryuichi che immediatamente prese a sanguinare. La risata di Haine si fece spazio nell’arena fino a giungere alle orecchio del ragazzo e avvicinandosi lo guardò con l’espressione vuota, tipica del suo essere.
    E' sempre ilare vederti soffrire, sai? Noto che hai fatto dei progressi, complimenti, anche se spero che ciò non mi privi della visione del tuo faccino in preda alla sofferenza ed alla disperazione. Arrestò per un secondo il suo vociare per mostrare il solito ghigno.

    Considerando il risultato del tentativo ed il modo in cui l'hai svolto mi tocca aiutarti, anche se pare che tu abbia già compreso la maggior parte del metodo tramite cui dovresti frantumare quel masso. Peccato che nel tuo caso la teoria non vada di pari passo con la pratica, vero?
    Fece una nuova pausa per guardarlo per qualche attimo. Benché tu sia riuscito ad incanalare il reiatsu ed a rilasciarlo correttamente non ne hai concentrato abbastanza per riuscire nel tuo intento. Infatti, come vedi, il masso è ancora integro, al contrario della tua mano.

    Se riuscirai a concentrare una quantità maggiore di reiatsu nella mano distruggere un sassolino del genere sarà così facile da farlo ad occhi chiusi. Ad ogni modo, non permettere che queste mie parole vadano ad insediare nel tuo essere la convinzione di poter completare con assoluta certezza l'allenamento, giacché non è affatto così.
    Semplice par solo all'apparenza, dato che - come spero tu abbia già intuito - è un allenamento ben più arduo di quanto può sembrare.
    Quando finì di parlare prese nuovamente le distanze allontanandosi. Il tempo vola, e me ne hai fatto perder fin troppo. Riprova, e vedi di non tediarmi ulteriormente. Se devi fallire fallo perlomeno soffrendo, giacché in tal caso sarò - almeno in parte - deliziato.

    Nuovamente solo, Ryuichi aveva infatti già capito come doveva essere svolto l’allenamento. Sapeva inoltre che il suo precedente tentativo aveva il 50% di fallire, e ora riusciva ad intravedere la lacuna che l’aveva fatto fallire.
    Ritrovare il punto più friabile della roccia questa volta era decisamente più semplice, quando la mano colpì il punto lo aveva marcato con il sangue. Dunque prese a concentrare Reiatsu e Reishi in quantità leggermente maggiore a prima.

    Sapeva che doveva dosare bene la quantità di energia da coinvogliare nella mano. Se era poca la sua mano si sarebbe nuovamente ferita per la poca protezione, se invece era troppa avrebbe rischiato molti più danni. Proprio per questo ne stava raccogliendo solo un po’ più di prima.
    Non avrebbe rischiato la seconda opzione, che avrebbe portato a danni ben superiori di quelli appena ricevuti o che avrebbe ricevuto fallendo esattamente come in precedenza. Facendosi avvolgere la mano destra con il suo Reiatsu nero, tirò un cazzotto, bilanciando la sua energia.

    Chiedo scusa per il ritardo. In questi giorni, con il ponte e tutto il resto sono stato iper impegnato.
     
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    Ci sono giusto due o tre frasi ripetitive e non molto scorrevoli, per il resto sei andato bene.
    E non preoccuparti dei ritardi, non c'è problema. ^^


    “Divertente, non trovi?” Esordì Haine, subito dopo aver visto il tentativo del giovane terminare con esito positivo. Il suo pugno era infatti riuscito ad intaccare la roccia ed a frantumarla completamente, trasformandola in null'altro che finissima polvere. Nonostante non lo dimostrasse affatto, Haine provava una certa soddisfazione nel veder il suo studente completare l'ultimo allenamento. Certo, indubbiamente avrebbe preferito vederlo soffrire un po’ di più, giusto quanto bastava per soddisfarlo completamente, ma purtroppo - almeno per lui - la mano del giovane, già ferita, non ricevette ulteriore danno. Non si preoccupò affatto di contenere il suo eccessivo e smisurato ego, giacché riteneva che avesse il pieno diritto di ostentare la sua palese superiorità allo studente, che in quell'occasione l'aveva davvero tediato a morte. Consapevole del fatto che il suo studente non sopportava affatto quel suo modo di fare, considerava tutto ciò un ottimo modo per ‘ripagarlo’ della noia sopportata a causa sua. Benché avesse tali intenzioni, si rivolse a lui col suo solito modo, ormai già ben noto. Le sue parole furono infatti fredde e disinteressate, prive di qualsivoglia forma di gentilezza. “Alla buon ora. Ce l'hai fatta, tuttavia il risultato non mi appaga per nulla. Considerando il sensei che hai avresti dovuto riuscirci al primo tentativo, indipendentemente dall'allenamento.” Si avvicinò sempre più al giovane studente fino ad arrivare a pochi passi di distanza da lui, dunque iniziò a camminargli intorno, ghignando. “Tuttavia suppongo che tu abbia un'attenuante; nessuno nasce perfetto - apparte me - dunque è ovvio ed inevitabile che tu abbia delle imperfezioni. Nel tuo caso, per essere specifici, sono gravi imperfezioni, ma sono certo che soffrendo sempre più riuscirai a migliorarti. Temo però non di poter più ricoprire il ruolo del tuo torturatore, giacché - non che mi dispiaccia, sia chiaro - questa era l'ultima lezione.” Si fermò davanti a lui, il solito ghigno atto a schernire il suo interlocutore gli fratturava completamente il volto. “E' ora ch'io vada, devo rimediare al tempo che mi hai fatto perdere a causa della tua incompetenza.” Rivolse un ultimo gelido sguardo al giovane, dunque s'avviò verso l'uscita.

    Ricevi controllo del Reiatsu Lv. 2 e 12 Exp.
    Fai un post conclusivo.
     
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    Il suo secondo tentativo, questa volta, riuscì senza problemi. L’enorme masso dopo essere stato colpito si frantumò e si ridusse allo stato di polvere, proprio come quello di Haine. Alla buon ora. Ce l'hai fatta, tuttavia il risultato non mi appaga per nulla. Considerando il sensei che hai avresti dovuto riuscirci al primo tentativo, indipendentemente dall'allenamento.
    Ryuichi udì le parole del Sensei, mentre questo si avvicinava verso di lui, per poi cominciare a girargli intorno. Continuando a parlare con il solito ghigno. Tuttavia suppongo che tu abbia un'attenuante; nessuno nasce perfetto - apparte me - dunque è ovvio ed inevitabile che tu abbia delle imperfezioni. Nel tuo caso, per essere specifici, sono gravi imperfezioni, ma sono certo che soffrendo sempre più riuscirai a migliorarti. Temo però non di poter più ricoprire il ruolo del tuo torturatore, giacché - non che mi dispiaccia, sia chiaro - questa era l'ultima lezione.

    E' ora ch'io vada, devo rimediare al tempo che mi hai fatto perdere a causa della tua incompetenza.
    Dopo questa frase, detta sempre con il famosissimo ghigno irrisorio e lo sguardo glaciale, Haine si avviò verso l’uscita dell’arena.
    Ryuichi non tardò molto ad imitarlo nell’andarsene per tornare dalla sua famiglia e per riposarsi per l’ultimo esame che avrebbe dovuto affrontare tra qualche giorno.
     
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