Classe J [I]

Presentazione + Controllo del Corpo Lv. 1

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  1. InTheMaze
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    Umblice, mi spiace che tu abbia abbandonato questa ruolata. Ho provato a contattarti direttamente, anche, ma non aricevendo risposta sono costretto a bocciarti da questa classe. Potrai comunque fare richiesta di ricominciare nello stesso topic in cui hai fatto richiesta la prima volta.

    Nelinho, sul tuo stile non ho molto da aggiungere a quanto non abbia detto prima. Sono comunque sempre disponibile, se vuoi contattarmi via PM. Vorrei comunque segnalarti un paio di errori di sostanza, per quanto relativamente piccoli, che commetti nel tuo post. Il primo è descrivere un'azione del personaggio del tuo compagno, quando lui non l'abbia preventivamente descritta. Dire che lui se ne sta "lì fermo con le braccia sospese" (se non sbaglio) è, in fin dei conti, un'autoconclusione nei suoi confronti, che non rientra neanche nella tipologia di quella "fino a un certo punto" accettata del vuoto descrittivo, visto che voi non siete avversari in questo momento.
    Secondariamente, usi una lunga descrizione in ipotetica. Mi rendo conto che questo sia coerente con il "non so se la mia azione avrà successo", ma ti renderai conto che descrivere l'intera azione in soli termini ipotetici ha poco senso, soprattutto quando questa è molto complessa come quella da te descritta. Cosa accadrebbe se dicessi che fallisci al primo passaggio?
    Ti consiglio per optare per azioni più brevi, in linea di principio, anche quando queste siano all'ipotetica.

    Ryku guarda me. Poi guarda l'enorme albero alle mie spalle. Vedo il suo corpo tremare vistosamente. Fa un passo indietro, poi un'altro. Si volta. Corre.
    Tante belle parole, ma alcune persone non sono semplicemente portate per l'Accademia. E lui era quello spaccone. Quello che doveva diventare capitano. Quello che non era neanche capace di arrampicarsi sull'albero.

    Vincere le proprie paure. Ricordo che in accademia gran parte degli allenamenti servivano proprio a questo scopo. Venivi messo in condizioni infernali da sensei spesso sadici, in cui l'unica cosa che ti teneva aggrappato alla vita era la tua ambizione. La mia era semplice. Ho sempre conosciuto la Quarta divisione. Mio fratello, il mio fratello adottivo, era un ufficiale di medio rango lì da molti anni. Mi ha sempre insegnato l'importanza di rispettare la vita di tutte le creature, perfino dei propri nemici, perché la vita ha una sua sacralità intrinseca.
    Persino quando la si toglie agli altri.
    Da sempre avevo voluto far parte della Quarta. E ora avevo coronato il mio sogno.


    g5h4


    Mi volto, verso quello che sale. Non vorrei azzardare troppo, ma credo che proprio ora si trovi in difficoltà. Uccelli territoriali, probabilmente ha inavvertitamente appoggiato la mano vicino al loro nido, e ora l'hanno circondato come uno sciame. Non sono eccessivamente pericolosi, ma quando sono così tanti a difendere le uova, è il caso di fare attenzione, soprattutto per una recluta sospesa a diversi metri da terra.

    Mi siedo nuovamente per terra, con il volto all'insù, contemplando la scena.


    La risalita procede abbastanza liscia. Con fatica, lentamente, riesci a tenere il ritmo. Vieni, però, improvvisamente attaccato da una serie di uccelli simili a quelli dell'immagine. Escono dai nidi, e ti circondano come una nuvola, becchettandoti dappertutto, ricevendo alcune ferite superficiali su tutto il corpo, soprattutto sulle mani, che usi per arrampicarti.
    Voglio che descrivi in maniera coerente il tipo di ferite che ricevi (sta completamente alla tua sportività) e il modo che hai per continuare la risalita, se, ad esempio, provare a scacciare gli uccelli, o affrettarti, o chissà cos'altro.
    Io la settimana prossima sarò assente, quindi prima riesci a postare, e maggiori sono le possibilità che riesca a darti un altro post entro breve.
     
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19 replies since 29/5/2013, 12:23   271 views
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