S4rg0^^ vs Sliver999

Descrizione

*Tepés*

*Aameul*

*Hetradiàh*

Parlato fra " "

*Cos'è? Cos'è questo odore? Sangue? Si... Io amo il sangue... Da dove viene? Ah... Ho fame... Mangiare... Ho bisogno di mangiare... E' stato ucciso qualcuno? Si... Chi ha ucciso chi? Non lo so... Devo scoprirlo... Questo è il mio territorio...*
Questi erano i miei pensieri. Confusione, caos, e il resto di quello che molto tempo prima era orgoglio. Odorai. Poco prima avevo avvertito il reiatsu di uno shinigami e poi... Scomparso. Poi odore di sangue. Cosa era successo? Non ne avevo idea. Ero arrabbiato. Probabilmente lo shinigami era morto. Volevo uccidere quello shinigami per nutrirmi, ma era morto prima che potessi compiere l'omicidio.
Ero un Adjuchas. Dovevo mangiare. Dovevo passare allo stadio successivo, Vasto Lorde. Ero morso anche da un sentimento di paura. Non volevo regredire. Non DOVEVO regredire. Mi voltai. Poi mi diressi fino al punto in cui avevo sentito il reiatsu dello shinigami sparire.
*Dov'è morto? Dov'è morto quel dannato shinigami? Voglio saperlo. Dove diavolo è sparito?*
Arrivai con questi pensieri alla valle. Una splendida valle. Ma io non avevo mai nemmeno sfiorato l'idea di fermarmi a guardarla. Analizzarla... Studiarla... Ma ero un hollow! Non potevo pretendere molto... Poi sentii un rumore. Mi girai. Un reiatsu enorme mi avvolse. Capii solo allora che un mio simile, un hollow, era entrato nel mio territorio. E non solo. Aveva anche rubato una mia preda. Quell'hollow era enorme. Dimenando i suoi arti, dei tentacoli, aveva frantumato dei macigni. Mi spiegai il rumore.
*Che cosa diavolo è questo reiatsu? Oh si.. Deve essere stato lui... Si... Si... Si! E' un Adjuchas! E' sicuramente un Adjuchas! Lo ucciderò! Lo ucciderò e lo divorerò! Supererò finalmente questo misero e vergognoso stadio!*
Mi eccitai. Poi lo guardai. Lui si accorse di me. Ci fu un'intenso scambio di sgaurdi. Aveva due teste ed era un colosso. Era molto particolare per essere un adjuchas. Ma non mi fermai a guardare il suo aspetto. Mi avvicinai molto letamente.
Quando fui abbastanza vicino al prossimo nemico da poterlo raggiungere con la mia voce gli dissi in modo imperioso e arrogante:
"Tu! Questo è il mio territorio. E lo shinigami che hai divorato... Era la mia preda!
Adesso... Pagherai per quello che hai fatto... Con la vita!"

*Io lo uccido. Lo uccido... Giuro che gli farò patire le pene dell'Inferno. Come si è permesso di rivolgermi la parola in quel modo? Si crede superiore? Beh... Allora gli darò una bella lezione. Gli dimostrerò che non vale nulla.*
Ero roso dalla rabbia. Accecato dal'arroganza del mio avversario. Mi sentivo deriso. Volevo dirigermi verso di lui e ucciderlo. Distruggerlo. Annientarlo e poi... Deriderlo. Era ancora quel sentimento. L'orgoglio. Evidentemente non era sparito. Accecato dalla rabbia non ebbi il tempo di studiare il nemico, ma per me non aveva importanza.
Poi gli rivolsi la parola, infuriato:
"Hey stupido Adjuchas! Chi diavolo ti credi di essere? Non credere di poter essere al mio livello solo per la tua grandezza... Tu... Sei... Immondizia! Tienilo bene in mente!"
Iniziai a levitare.
Doveva soffrire. Soffrire come non mai. Sia nell'animo che nel corpo. Doveva provare dolore. Qualunque tipo di dolore andava bene, ma doveva soffrire. L'umiliazione... Essere trattato come uno di classe inferiore... Doveva soffrire per scontare il grave torto fattomi poco prima.
"E guardami quando parlo!"
Gli lanciai un cero contro. Di sicuro avevo catturato la sua attenzione. Mi avvicinai molto velocemente a lui. Feci per sparare un altro Cero da una distanza ravvicinata, aprendo la bocca verso di lui e poi, quando ebbi l'impressione di averlo ingannato facendogli prendere qualche precauzione, con un sonido mi spostai in modo incredibilmente veloce alle sue spalle e utilizzai una di quelle che prima erano le mie tecniche preferite: lo "Spaccafiato". Quando ebbi la sensazione di averlo colpito mi distanziai di pochissimo da lui e gli lanciai addoso la mia bava incapacitante. Poi mi allontanai. Probabilmente aveva capito con chi aveva a che fare.
*Finalmente avrà capito che con me non si scherza... Si... Lo mangierò... Lo farò soffrire... Sanguinare... E io... Io solo sarò il vincotore. Colui che avrà la meglio sul proprio avversario... Uhuhuh...*
Diressi lo sguardo verso la sua posizione attendendo una sua reazione.
Poi gli rivolsi la parole e dissi:
"Allora Adjuchas.. Non ti vantavi tanto della tua forza? Non dicevi forse di volermi mangiare? Bene. Fatti sotto! Ti sto aspettando!"
Una cosa era certa... quel giorno uno dei due Adjuchas sarebbe morto...

Un solo pensiero: *Die.*

*Ti uccido! Ti uccido!*
Questi erano i pensieri che mi passavano per la testa.
La collera. Era quella che mi offuscava la mente. Decisi di calmarmi. In quelle condizioni non avrei combinato niente di buono. Ci fu un secondo di pausa. Provai a riflettere e a valutare la situazione. Ebbene sì... Quello scontro... Mi portò a capire l'importanza dell'intelligenza e della riflessione in un combattimento. Per la prima volta in tutta la mia esistenza stavo cercando di usare il cervello più che la sola forza bruta.
*Questo bastardo è riuscito a colpirmi. Provo dolore, ma non devo abbandonarmi ad esso. Devo sopportare. Devo sopportare per combattere bene. Devo sopportare per vincere!*
Ero stato colpito nella zona dorsale della mia colonna vertebrale. Con i suoi maledetti artigli era riuscito a tagliarmi nella suddetta parte, aprendo una ferita non indifferente; ma grazie alla determinazione il dolore era sopportabile.
Decisi la prossima mossa.
Mi lanciai verso di lui ad alta velocità [sonido ancora attivato] e, quando mi trovai a distanza ravvicinata, sparai un cero verso la sua testa. Mi trovavo in quel momento in aria e in una posizione di circa 45° rispetto al terreno, quindi in diagonale, con la faccia rivolta verso il nemico. Ero certo che per scansare il cero si sarebbe spostato o in alto, o in basso, o a destra, o a sinistra e, data la sua estrema velocità e la sua spaventosa flessibilità, non sarei riuscito a guardare in tempo quale direzione avrebbe preso. Così, mentre il raggio rosso fuoriusciva dalla mia bocca, spostai la testa sia verso sinistra che verso destra. Adesso l'hollow poteva scappare solo in due direzioni: l'alto e il basso. Nonappena il raggio terminò, sputai dalla mia bocca della bava incapacitante verso il basso. Anche quella via di fuga era stata chiusa. Restava solo l'alto.
"E adesso muori stronzo!"
Mi bloccai all'istante con la parte anteriore del corpo. Misi le mani in avanti. Grazie alla posizione obliqua in cui mi trovavo e alla spinta che gli avevo dato grazie al sonido, le gambe si alzarono automaticamente. In poche parole riuscii a rivoltarmi, compiendo una specie di capriola in aria. Mi ritrovai perfettamente in orizzontale, con la testa rivolta verso l'alto e precisamente perpendicolare alla posizione che il mio nemico avrebbe preso se fosse scappato in alto.
Sparai l'ennesimo cero da quella posizione.
Poi, sempre grazie alla spinta del sonido, riuscii ad allontanarmi e, trovatomi ad una certa ditanza, mi raddrizzai, pronto a difendermi da una contromossa dell'avversario.
*Sono curioso di vedere cosa farai adesso...*

Anche la mia nuova serie di attacchi fallì. O meglio, non rese il risultato che mi aspettavo avrebbe dato... Nonostante fossi ricorso addirittura all'uso del cervello, l' hollow mi aveva ancora una volta umiliato... Mi resi conto solo allora dell'abilità del mio avversario.
Riuscii a colpirlo di striscio. Gli scalfii semplicemente la pelliccia... Che vergogna... Che disonore...
Fu uno dei momenti più dolorosi della mia esistenza.
L' Adjucha partì subito all'attacco.
Corse verso di me in posizione obliqua, roteando su se stesso e cercando di colpirmi sul petto con i suoi tentacoli.
Riuscii a schivare i primi attacchi, ma fui colpito dall'ultimo colpo della serie.
L' Adjucha mi colpì in pieno petto. Fu un brutto colpo... Ma dovevo sopportare. Dovevo riuscire a sopportare per andare avanti... Andare avanti con lo scontro e dimostrare al mio avversario chi aveva davanti. Dovevo stupirlo. Umiliarlo... Ma fino a quel punto della battaglia, era stato proprio l'hollow nemico ad umiliarmi. Nei seguenti istanti il mio corpo non rispose. Il dolore si faceva sentire.
Poi le due teste fecero per colpirmi. Una testa mi sfiorò scoccando la mascella mentre l'altra fintò di staccarmi un braccio a morsi.
Non riuscii a reagire.
Che umiliazione...
Poi arrivarono due finti colpi. Il primo puntava alla clavicola. Il secondo ai pettorali.
Non riuscii a schivare nemmeno quelli.
Un'ennesima umiliazione.
Poi... Sentii dentro di me una forza... Un qualcosa che mi fece riprendere. Era l'orgoglio perduto molto tempo prima. Finalmente si era ridestato totalmente. Sentivo il potere. Sentivo la forza. Questi due mi aiutarono a sopportare il dolore a a spingere il mio corpo a muoversi. La forza di volontà...
Arrivò un quinto pugno che puntava all'addome. Questa volta lo schivai. Riuscii a saltare in aria.
Sentivo ancora la forza.
*uhuhuhuh... vediamo chi sarà il pasto di chi adesso...*
Così anche il secondo colpo dell'avversario fallì, dato che mi trovavo in aria e il suo colpo era indirizzato verso la mia gamba, cioè verso il basso.

Il mio cervello si riempì all'improvviso. Volevo uccidere l'avversario come poco prima, ma era spinto da una sete di sangue ben maggiore. Ero stato umiliato troppe volte. Volevo vendicarmi assolutamente.
Mi trovavo sopra di lui in quel momento. Avevo pochissimo tempo per pensare, così decisi di affidarmi al mio istinto.
[sonido ancora attivo]
Feci un salto e mi portai ad una velocità estrema dietro il mio avversario. Gli tirai una fortissima gomitata nella schiena [spaccafiato] e tentai di afferrarlo per il busto con le braccia e le gambe per tenerlo fermo e contemporaneamente sparai della bava incapacitante verso i suoi tentacoli. In questo modo non avrebbe potuto buttarmi via e disarcionarmi utilizzando i tentacoli. Poco dopo volsi lo sguardo verso le sue zampe e sparai un cero verso la parte inferiore del suo corpo. Non gli avrei fatto molti danni ma gli avrei dato sicuramente molto fastidio. Nell'istante in cui il raggio rosso terminò di fuoriuscire dalla mia bocca tirai un altro spaccafiato verso il nemico. Questa volta c'erano molte probabilità che il colpo fosse andato a segno.
Immediatamente mi staccai dal corpo dell'avversario tentando di dargli una spinta in avanti e contemporaneamente spingere me stesso all'indietro, lontano da quella enorme scimmia malformata.

Evil Song

Un'altra successione di attacchi fallita... Come poteva essere possibile? Come!? Il mio cervello non poteva crederci. Quello che prima era furore e voglia di vincere... Si trasformò in terrore... Ma questo fu solo per un piccolo istante. Io... Io non potevo morire così... La morte doveva travolgermi in modo elegante... La mia morte doveva essere perfetta... Doveva essere espressione di arte... Non dovevo assolutamente morire per mano di una pazza belva assetata solo di sangue che mi avrebbe spolpato in modo barbaro... Non doveva accadere... Non doveva assolutamente accadere!
Decisi di reagire. Se proprio il mio fato aveva deciso di togliermi la vita in quel giorno... Sarei morto gloriosamente!
Poi arrivò la sua voce... Una delle teste parlò e disse:

A quelle parole il mio cervello andò letteralmente in tilt. Ormai non avevo molte sperzanze, ma quella provocazione svegliò in me la forza di combattere.

"Tu morirai!"


In pochi istanti il mio avversario si catapultò verso di me. Probabilmente, quello sarebbe stato l'ultimo attacco della battaglia. Il timore di pochi istanti prima era totalmente svanito. Un bieco sorriso si stampò sulla mia faccia sotto la maschera.

*Non sono un codardo...*

Mi buttai anch'io verso di lui, venendogli incontro.
Inizialmente le sue due teste si diressero verso di me, cercando di colpirmi alla gola, mentre le sue gambe cercarono di "appendersi" letteralmente a me.
Quando le sue teste erano vicinissime e me saltai rapidamente in aria e riuscii ad evitare di essere sbranato da loro. Con quel salto riuscii a schivare anche i suoi due attacchi sferrati con l'intento dell'avversario di appigliarsi a me. Immediatamente cercò di attaccarmi con le sue zampe anteriori dall'alto.
Non fu difficile schivare quei due attacchi.
Mi bastò semplicemente spingermi all'indietro, e, data la distanza che avevo accumulato tra me e lui con il salto precedente, egli non riuscì a prendermi.
Infine mi sferrò tre attacchi ad una velocità incredibile.
Questa volta non avevo speranze.
Ma nonostante questo non mi fermai. Avevo deciso che avrei avuto una fine gloriosa, quindi avrei lottato fino alla fine, senza arrendermi.
Con le mie ultime forze, riuscii a schivare il suo primo attacco, ma i seguenti furono per me impossibili da evitare.
Mi colpirono in pieno.
Era finita.
Era giunta la mia ora.
Rivolsi il volto verso il mio avversario ed esclamai con voce rauca ed affannata:

"Tu perderai la vita... Soffrirai... E verrai ucciso lentamente... Addio..."

La sua morte sarebbe venuta. Così come venne la morte di Ettore, predetta da Patroclo in punto di morte...
Non ricordo quale fu la sua risposta... Se ce ne fu una... Infatti, appena pronunziate le mia ultime parole, persi i sensi.
Ero morto? Ero vivo? E soprattutto... Ero?
Avevo perso tutti i contatti col mondo esterno... I miei sensi... Persi.
Era tutto nero...
Poi in flash...
Ora tutto bianco.

Dio...?