La morte di Rioland Realion

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  1. _IchimaruGin_
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    Rioland respirò profondamente, una leggera corrente d’aria gli scompigliò i capelli mentre osservava i suoi soldati, sicuro del risultato disastroso di quella missione. Mortale, per lui e il suo manipolo di uomini, ma sapeva che poi tutti nel suo paese lo avrebbero ammirato, perché grazie a lui e a quei coraggiosi uomini si sarebbero salvati tutti i cittadini dalla schiavitù o la morte.
    Con un grido fece alzare tutti gli uomini, i quali si disposero rapidamente in una fila ordinata e scattarono sull’attenti. Rioland rimase silenzioso e si limitò a fare un cenno verso la pianura, dove già si notavano le schiere nemiche, pronte alla battaglia.
    Facendo una stima approssimativa le forze avversarie superavano di ben 5 volte quelle di Rioland, il quale però non era preoccupato dal numero degli avversari, anzi dentro di se esultava perché sapeva che con questo il loro vero esercito sarebbe stato libero di arrivare facilmente alla capitale avversaria, ormai completamente sguarnita.
    Lentamente Rioland estrasse la sua arma, una spada seghettata, insolitamente lunga e, cosa più importante, dalla lama avvelenata. Un solo graffio di quella lama portava alla paralisi in breve tempo dell’avversario, il quale sarebbe poi caduto in preda alla più grande agonia, e sarebbe morto in poche ore.
    Con un grido disse all’esercito di slanciarsi contro l’avversario, e, mentre correvano, videro le picche abbassarsi, gli archi tendersi… E poi tutto iniziò.
    Nel bel mezzo della calca Rioland continuava a compiere affondi mirati, molti avversari caddero per mano della sua lama. A un tratto Rioland comprese: tutti i suoi soldati erano stati uccisi, soltanto lui era ancora vivo, in mezzo all’esercito nemico. Un sorriso increspò le sue labbra, la vittoria del suo stato era compiuta, e lui ora stava per diventare un eroe, sarebbe stato ricordato per secoli. Nel bel mezzo di queste considerazioni venne colpito da tre frecce e cadde, per non rialzarsi mai più come essere umano.

    Rioland apri gli occhi, e notò una pietra bianca senza alcuna incisione. “Sono forse uno spirito? E se si, dove mi trovo? Di certo questa stupida pietra non può essere la lapide che spetta a un eroe come me.”
    Provò a muoversi, ma comprese subito che non sarebbe stato facile, per via di una pesante catena che partiva dal suo petto e lo legava alla roccia. Uno scatto d’ira lo pervase, non poteva certo essere questo il destino che spettava a un eroe! Con uno strattone provò a disfarsi della catena, quest’ultima si mosse in parte, ma il dolore che gli provocò lo fece cadere a terra a lo costrinse a contorcersi per qualche secondo in preda agli spasmi.
    Una volta rialzato Rioland decise che doveva aspettare, probabilmente qualcuno sarebbe venuto a piangere sulla sua tomba, e magari lui avrebbe avuto qualche chiarimento.
    Aspettò per anni, ma non venne nessuno e, man mano che passava il tempo i pensieri di Rioland si facevano più oscuri, il dolore causato dalla catena gli distorceva ogni tipo di razionalità, l’unica cosa a cui riuscisse a pensare era: “Mi vendicherò della razza umana, gli farò patire ogni istante del dolore che ho provato per il loro bene”
     
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  2. ~Yorunoken~
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    Avevo ottenuto un nuovo ordine da Las Noches, riguardante un soggetto "potenzialmente interessante", uno spirito della terra abbastanza vecchio rimasto legato al suo luogo d'origine dal desiderio di essere riconosciuto da una nazione che lo aveva tradito.

    Il Garganta dall'Hueco Mundo mi porò a pochi passi da quella creatura. Come tutti gli spiriti della terra era "legato" attraverso la sua stessa catena del fato a quella che sembrava una lapide, completamente bianca. Una "tomba" probabilmente, forse dedicata ai caduti dei quali anche lui faceva parte?

    Mi avvicinai, silenziosamente. I capelli rossi spuntavano da dietro la maschera, che solo per metà copriva il mio volto, la mia espressione assolutamente folle, una follia che nemmeno nella mia forma di Arrancar mi aveva abbandonato.

    "Guarda Guarda" dissi con voce "giocosa", rivolgendomi direttamente a quello spirito "Chi abbiamo qui?" parlando con il tono di chi si rivolge a un bambino molto piccolo.

    Osservai la reazione del malcapitato. Spesso gli spiriti della terra che a lungo restano intrappolati nel mondo reale divengono instabili. Ero curioso di osservarne le reazioni.
     
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  3. _IchimaruGin_
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    Nonostante il nuovo arrivato fosse giunto senza creare il minimo rumore avevo intuito che qualcuno era arrivato alle mie spalle, qualcuno di molto pericoloso, qualcuno verso il quale non avrei potuto rispondere in maniera imprudente, per ora. Decisi di andarci cauto, non sapevo cosa volesse quella creatura da me. Risposi più cortesemente possibile: "Per favore, non vorrai farmi credere che ti interessa veramente la mia storia, non al tuo livello di potenza. Ma, ti prego, dimmi come mai un leone vuole conversare con una formica, desideri forse uno scontro che per ora non credo ti appagherebbe minimamente?"
    Ero curioso di vedere come avrebbe reagito, sapevo che molto probabilmente non era arrivato li per caso e, anche se lo fosse, non mi avrebbe rivolto neanche la parola senza un buon motivo.

    Rimasi ad osservarlo, immobile. Probabilmente dalla sua risposta sarei riuscito ad intuire parte del suo carattere, e magari usarlo a mio vantaggio in una discussione potenzialmente rischiosa come quella in cui mi stavo imbarcando.
     
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  4. ~Yorunoken~
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    Osservai con un sorrisetto il plus "appena nato", anche se forse "appena morto" è una definizione più plausibile. Se fossi stato dotato di una personalità lucida, calcolatrice, probabilmente avrei apprezzato il suo sforzo di tenersi lontano dai guai, di temporeggiare.

    Ma c'era sempre il principio secondo cui l'unico motivo per cui ero lucido era l'assenza della maschera su metà del mio volto, ma certo questo non cambiava la situazione: ero pur sempre uno degli hollow più folli e malvagi che girassero per hueco mundo. In effetti, era quasi un mistero come fossi giunto alla trasformazione in Adjucas.

    "Allora" dissi con tono e sorriso da bambino "So che nessuno viene a pregare per te qui" e la mia voce divenne improvvisamente malinconica, triste, sembrava quasi che stessi per mettermi a piangere.

    Era straordinario che dopo tutto quel tempo quello spirito avesse mantenuto la sua lucidità, speso gli spiriti della terra perdono completamente il loro io, e si trasformano in hollow dopo appena pochi mesi, ma a quanto mi dicevano quello doveva essere lì da diverse decine d'anni: le motivazioni che lo tenevano lì dovevano essere davvero molto forti.
     
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  5. _IchimaruGin_
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    Lo ossevai a lungo in silenzio, evidentemente non voleva arrivare cosi presto al vero motivo della sua venuta. Probabilmente gli piaceva vedere come mi sarei comportato, se avessi reagito bruscamente o lo avrei assecondato nella discussione.

    Considerando la potenza del mio avversario trovai troppo pericolosa la prima opzione, non ero riuscito ancora a capire il vero motivo della sua venuta e quindi c'era la remota possibilità che si trattasse di qualcosa di vantaggioso.

    "Cosi pare," risposi assecondandolo "ma ormai il vero fastidio non è più quello, troppo tempo è ormai passato perchè gli umani meritino il mio perdono. Piuttosto il tormento consiste in questa catena che mi tiene legato a quella specie di pietra che non vorrei nemmeno chiamare lapide."

    Rimasi in attesa di una sua considerazione, non credo proprio che fosse dispiaciuto del mio destino nonostante il suo volto esprimesse una sorta di malinconia. Probabilmente mi stava prendendo in giro, ma non era saggio farglielo notare. L'unica mia opzione era quella di lasciare che fosse lui a dirigere la discussione, ovunque volesse andare a parare, nonostante ciò mi irritasse non poco.
     
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  6. ~Yorunoken~
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    Sembrava quasi che il plus con cui stavo parlando, o che forse stavo prendendo in giro, non lo sapevo nemmeno io, mi considerasse una persona come lui, o ancor peggio, mi considerasse capace di intendere e di volere.

    Invece ero completamente folle, capace di cambiare improvvisamente idea, o modo di agire in un istante senza ragione apparente. Imprevedibile.

    Osservai con sguardo sognante quell'insulso umano attaccato a quella roccia. Straordinario come fosse riuscito a mantenere intatta la sua lucidità, quasi lodevole. Ora però era giunto il momento di divertirsi.

    "Vuoi che ti stacchi da questa noiosa roccia?" dissi come se stessi parlando a un bambino molto piccolo "farà un po' maaaaaaale, ma dopo starai molto beeeeeene..." La mia voce in quest'ultima frase passò da un tono quasi piangente a un risolino eccitato. Chissà cos'avrebbe potuto pensare quell'anima...
     
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  7. _IchimaruGin_
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    Un brivido percorse la mia schiena, non era un brivido di paura, piuttosto direi di eccitazione. Che stesse veramente pensando di liberarmi di quella catena? Improvvisamente la questione parve farsi interessante e persi per un attimo il mio autocontrollo. "Sei veramente disposto a liberarmi?" esclamai un pò incredulo "Sbrigati allora, non ne posso più di questo tormento!".

    Fu un errore, forse. Sperai solo che quell'essere dai capelli rossi non se la prendesse e, vista la sua eccitazione per il dolore che probabilmente avrei dovuto sopportare tutto sommato la possibilità che me la lasciasse passare era esistente.

    Non mi importava di un dolore momentaneo, se poi il risultato sarebbe stato quello di liberarmi di quella catena, ma probabilmente tutto sarebbe dipeso dalla prossima reazione del mio interlocutore.

     
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  8. ~Yorunoken~
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    "Ti va? Davvero ti va?" dissi con un gridolino eccitato, camminando intorno a quel plus. Non v'era alcuna traccia di sanità nella mia mente, anzi, godevo di quanto stava per accadere: un altro essere condannato alla maledizione, o forse alla benedizione della nostra razza.

    Un battesimo, quello che stava per compiersi, che resta impresso in ogni istante della vita di un Hollow: la rottura della catena.

    Lo presi per il pezzo dic atena che lo giungeva alla roccia. Godei del fatto che anche solo quel contatto gli causava un dolore atroce, quindi, gli posai una mano sul petto, e con un candido sorriso tirai, strappandola.

    CITAZIONE
    Ora devi descrivere la forma Hollow in cui ti trasformi. Mi scuso per la brevità del post, ma ho una miriade di classi =)

     
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  9. _IchimaruGin_
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    Provai un dolore penetrante, ogni singola particella del mio corpo sembrava trafitta da arpioni incandescenti che mi tiravano da mille direzioni. Caddi a terra urlando e, proprio quando credevo che sarei svenuto dal dolore, sentii la mia essenza lacerarsi, e se finora ero riuscito a mantenere parte del mio senno probabilmente questa tortura me lo avrebbe fatto perdere, per sempre.


    Non ricordo molto di quel che successe dopo, sembrava che i miei io si fossero moltiplicati e io cercassi di dirigere migliaia di particelle contemporaneamente, le quali tra l’altro non sembravano intenzionate a seguire i miei ordini. Si allontanavano e si raggruppavano senza un senso apparente, girando vorticosamente tra di loro e mescolandosi in un caos che sembrava destinato a non avere fine. Non saprei descrivere le sensazioni che provai, sicuramente fu un’esperienza sconvolgente, che mi segnerà fino alla fine dei miei giorni.


    Dopo un po’ mi resi conto che tutto era finito e che io mi trovavo a carponi sul terreno, con l’essere dai capelli rossi che mi osservava, ma ero troppo occupato per badare a lui, pensavo solo a me stesso. Un lungo mantello nero mi copriva completamente il corpo, preoccupato portai istintivamente la mano al volto e sentii la mia mano raschiare contro una specie di maschera dalle fattezze simili a quella che portava colui che mi aveva staccato la catena, solamente che la mia era intera, e mi ricopriva interamente il volto.

    Lentamente mi alzai senza una parola e mi portai il cappuccio sul volto, come per voler nascondere la maschera bianca sulla mia faccia. Fissai con calma il mio interlocutore e dopo un po’ dissi: “Mi sento affamato”

    Una nuova sensazione di tranquillità mi avvolgeva, un potere ancora in parte latente mi scorreva nelle vene, rendendomi ancora più deciso a compiere la mia vendetta, l’unica differenza sostanziale era il fatto che non li avrei solamente uccisi, ma mi sarei nutrito delle mie vittime, cosi da soddisfare questa sensazione famelica che mi aveva improvvisamente conquistato.
     
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  10. ~Yorunoken~
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    Osservai con divertito interesse la sofferenza, quindi la distruzione, e infine la ricostruzione di quel nuovo essere. La sua forma era abbastanza insolita, simile a quella di un Gillian, ma molto più piccola. Eppure, non sembrava stupido come un Gillian, anzi, pareva che nonostante il processo di trasformazione fosse avvenuto, avesse mantenuto parte della sua personalità.

    Lo osservavo, chiedendomi divertito se quello sarebbe stato un soggetto "interessante", se sarebbe stato divertente dedicarmi a lui, come speravo.

    "Hai fame?" dissi con un sorriso che sembrava un ghigno "Allora andiamo a mangiare" aggiunsi con espressione sadica.

    Poi schioccai le dita, e vicino a dove ci trovavamo si aprì un buco, come uno squarcio nel cielo, sufficiente a permettere a entrambi di passare.

    "Ora dimmi, dove si trova il paese di coloro che hanno eletto questa...lapide?" conclusi, varcando il Garganta. Un'espressione folle era dipinta sul mio volto.

    CITAZIONE
    Guadagni il grago "Neo-Hollow". Lascia un post conclusivo, dopodiché aprirò il tuo primo allenamento.

     
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  11. _IchimaruGin_
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    "Loro saranno solo i primi" sussurrai più a me stesso che a lui. Guardai colui che mi aveva liberato dallo stato penoso in cui mi trovavo e, senza indugi, lo seguii nel varco che aveva creato
     
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10 replies since 21/4/2008, 14:00   102 views
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