To Die

<i>Morire</i>

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  1. [Halibel]
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    Ha molti progetti per la sua vita.
    Cioè, aveva avuto molti progetti per la sua vita, tempo fa, quando aveva un corpo vivo. Di certo non si aspettava di morire così presto, così giovane. Troppo giovane.

    Non ha mai pensato alla morte. Alla morte come idea di sparire, di essere dimenticata, di essere cancellata e annullata.


    Va bene, è morta, ma in fondo è ancora qui! E' sempre stata qui. E' sempre stata qui a ricordare.
    Che cosa ricordo?

    Ricorda chiaramente solo due fatti. Il primo riguarda la sua atroce morte tra le lamiere dell'auto -i fari di quella maledetta macchina prima che le piombasse addosso-.
    Dopo quello, tabula rasa.
    Poi uno sbalzo temporale di parecchi mesi, e il ricordo di lui e l'altra -con al dito il suo anello di fidanzamento!- si rifà vivo nella sua memoria.

    Due occhi che brillano nell'oscurità. Due occhi che brillano nell'oscurità pieni di odio.

    Si è consolato davvero in fretta!
    Per non dire che quella donna di facili costumi è colei che l'ha uccisa -assassinata sarebbe meglio dire- e che una volta fù la sua migliore amica.

    Aspetta lameno che me ne sia andata all'altro mondo!

    Lei urla per farsi sentire, ma è invisibile -forse ormai invisibile anche al suo cuore-.

    E' da parecchio che continua ad urlare. Ogni tanto, come adesso, urla senza motivo, sentendo un dolore bruciante al petto.

    E lei urla, urla, urla fino a lesionarsi la gola...
    E la catena che ha al petto brucia, fa male, se la vuole strappare via.

    *tin tin*
     
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  2. zet88
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    SPOILER (click to view)
    Ti dirò alcune piccole regole che dovrai tenere a mente:
    -Correttezza grammaticale (uso corretto della sintassi, compresi i tempi verbali, niente abbreviazioni).
    -Limite minimo di 10 righe a post. E' vivamente consigliato superare tale limite, più scriverete più avrete possibilità di riuscire nei vari allenamenti.
    -Vige una regola di "Turnazione", ovvero dopo ogni mio post ne seguirà uno solo tuo.
    -Ricorda che è un Gioco basato soprattutto sulla buona scrittura, ergo cerca di dare il massimo e scrivere il meglio possibile.
    - Buona ruolata ^^

    narrato
    pensato
    parlato

    Delle grida lancinanti scuotono l'aria.
    Sonmo delle urla di rabbia e di dolore, sono delle urla non propriamente umane, non solamente umane, sono delle urla che solo pochi possono sentire, sono urla meravigliose, secondo Gunter.
    Il Vasto Lorde si avvicinava ad una velocità spaventosa verso la fonte di quelle urla, un plus, probabilmente di sesso femminile a giudicare dal timbro vocale, che sarebbe stato molto facile portare dalla parte dell'Hueco Mundo.
    Pochi secondi dopo era a parecchi metri di distanza, sopra di lei; la squadrò per bene, avrà avuto al massimo vent'anni, con i capelli scuri e la carnagione pallida.
    Stava tentando con tutte le proprie forze di strappare via la catena che gli spuntava dal petto, aumentando a dismisura l'agonia che la stava facendo impazzire; no, non è solo per il dolore che la ragazza urla e si contorce, c'è qualcosa, lei è furiosa.
    Non avrei potuto trovare un soggetto migliore
    Atterrò di fronte alla giovane, a pochi passi di distanza, con le ali da pipistrello ben spiegate, puramente per un fatto di immagine, si chinò su di lei, fermandole dolcemente le mani che correvano furibonde per spezzare la catena spirituale.
    Poi, le accarezzò la guancia con la mano destra e si rivolse a lei con un tono rassicurante.
    Salve, mia bella dama, permetta che io mi presenti, sono Gunter Heinemann, ma tutti mi conoscono con l'appellativo di Vampyr; vedo che lei ha bisogno di un aiuto, sa perfettamente per fare cosa
    La fissò intensamente negli occhi prima di continuare.
    Io la capisco
     
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  3. [Halibel]
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    La cosa si sta’ facendo lunga... quand'è che finalmente morirò?
    Rahibel ormai stava delirando. Il dolore era troppo intenso, e bruciava.
    Magari sono già all'inferno...
    Non si accorgeva di cosa le capitava intorno. Tanto era invisibile a tutti.
    Di certo, non si accorse del minuscolo movimento d’aria che si verificò appena sopra la sua spalla destra, e non si accorse neanche del “mostro” che le era appena apparso dietro.
    Solo quando sentì una voce parlarle si girò.
    Che cavolo...?
    Sbarrò gli occhi.
    Assomigliava a quelli che ogni tanto venivano uccisi dalle “vesti nere”, -che lei aveva sempre cercato di evitare-, ma aveva dimensioni più...umane.
    Sicuramente, rimase sconvolta. Glielo si leggeva in faccia.
    Vampyr...ma chi cavolo è questo? Io non ho bisogno d’aiuto! Che vuole?
    Un’altra fitta intensa di dolore la distolse dai pensieri sul nuovo arrivato.
    Vattene!
    Pensò con rabbia. Ma prima che lei stessa se ne accorgesse, aveva già data aria alle sue corde vocali, esprimendo il suo pensiero.
    Vattene, e lasciami in pace. Chi cavolo sei? Cosa vuoi? Non ho bisogno di nessuno!
    Disse con voce rabbiosa. Non la riconobbe come la sua solita voce -quella che usava da umana-. Quella era più melodiosa; questa, al contrario, era rauca, resa irriconoscibile dalle grida.
    Sapeva di avere un’espressione sconvolta dal dolore, dalla paura e dalla rabbia.
    Che nervoso! Giuro che se sopravvivo, questa sarà l’ultima volta che qualcuno mi vede impaurita! Giuro!
    L’ennesima scossa le sconquassò le membra già doloranti: stava cedendo.
    Si chinò per terra, cercando di respirare.
    La sua mente smise di pensare, e si concentrò solo sul dolore, ignorando apertamente la “cosa” che era arrivata dal cielo.
     
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  4. zet88
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    Stia calma, mia cara, non ha nulla da temere da me, almeno per il momento è ovvio.
    Sa, io e lei siamo più simili di quanto non immagina, io riesco a sentire la sua paura, la sua rabbia, il suo DOLORE

    Sulla parola dolore afferrò la catena e la strattonò violentemente, stando attento che quella non si staccasse del tutto, causando alla ragazza un dolore senza pari.
    Io sono un Hollow, il mio nome già lo sa, i patetici esseri umani ci chiamano mostri o demoni...anzi, ci chiamerebbero mostri o demoni, se solo fossero a conoscenza della nostra esistenza eheheheh
    La sua risata era piuttosto fastidiosa.
    Io voglio semplicemente aiutarla, si, ha capito bene, aiutarla.
    Fa male a pensare di non aver bisogno di nessuno, lei hai bisogno di me, per liberarsi dalla sua attuale, insulsa condizione ed elevarsi, divenire un essere superiore....e libero

    Afferrò per un braccio la ragazza e la sollevò senza il minimo sforzo, portando la faccia di lei molto vicino alla propria maschera.
    Non mi dica che non vuole essere libera; libera di vendicarsi, libera di farla pagare a tutti coloro i quali l'hanno derisa e umiliata e...abbandonata
    Gettò nuovamente la giovane in terra
    Allora, che ne dice, vuole ascoltare ciò che posso offrirle?

     
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  5. [Halibel]
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    Rahibel lo fulminò. Iniziava ad odiarlo. Voleva fargli male, voleva ucciderlo.
    Che ne sapeva lui, di come si sentiva? Che cavolo di maschera aveva addosso? Voleva dirgli di togliersela.
    Poi osservò meglio, e vide che era ancorata alla sua faccia.
    Sul suo viso si dipinse orrore.
    Kami, che orrore!

    Non prestò molta attenzione a quello che il tizio diceva. Più che altro soffriva in silenzio, e pensava fra sé e sé.
    Però, non poté più ignorarlo quando le afferrò la catena e gliela tirò. Di certo non con dolcezza.
    Bastar...! Caz...! Se sai che fa male, perché me la tiri? Baka!
    Se non fosse stata per la sua presa, Rahibel sarebbe ricaduta al suolo.
    Guardandolo in faccia, nonostante il dolore atroce che ancora la attanagliava, lo ascoltò.
    Quello che disse la incuriosì. Soprattutto la parte...della vendetta? O del potere? Beh, non era quello l'importante.
    Venne ributtata a terra in malo modo, e le sfuggì un gemito dalla bocca.
    Senza neanche riflettere -il dolore non glielo permetteva-, rispose.
    Bene, accetterò quello che hai da offrirmi. Poi ti ucciderò. Naturalmente, quando potrò farlo. Fino ad allora, mostrami come fare per diventare forte.
    Sorrise crudele.
     
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  6. zet88
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    La ragazza aveva infine deciso di ascoltare ciò che Gunter aveva da dirle, lui la ascoltò attentamente sogghignando quando la giovane parlò di volerlo uccidere appena ne avesse avuto la possibilità.
    Interessante, davvero molto interessante, mi piace questo suo atteggiamento combattivo, speriamo che non siano solo un mucchio di parole vuote e che lei riesca a farne seguire dei fatti
    Ottimo, mia cara, ora ti illustrerò dettagliatamente la mia modestissima proposta, non ti dispiace se ti do del tu vero?
    Ovviamente non aspettò la risposta di Rahibel prima di continuare
    Quella che ti spunta dal petto è chiamata Catena del Destino, si manifesta dopo la morte di un essere umano unendo il suo corpo alla sua anima; in rari casi, può invece tenere legata la sua anima ad un luogo particolarmente caro, temo che questo sia il tuo caso
    Sogghignò leggermente
    A questo punto il tuo fato è già segnato, l'unica scelta che ti rimane da fare è tra finire la tua esistenza qui e ora per mano mia, oppure rinascere a nuova vita, una vita fatta di dolore e morte, divenire un Hollow
    Con un gesto rapido della mano ruppe la catena del destino in modo che non ne restasse che mezzo metro attaccata al cuore della ragazza.
    Ora la catena si consumerà lentamente, causandoti un dolore sempre maggiore, quando si consumerà totalmente del tuo cuore non resterà che una voragine scura.
    Certo, se tu me lo chiedesi gentilmente potrei anche decidere magnanimamente di accelerare il processo, a te la scelta, mia cara, ma ti consiglio di essere celere, sai, io non ho molta pazienza.

     
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  7. [Halibel]
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    Brutto idiota del...! Lo ammazzo! Se ne esco viva lo ammazzo!
    Rahibel continuava a fare oscuri pensieri di morte su quell’individuo che era lì a ridersela mentre lei soffriva le pene dell’inferno.
    L’inferno! Sì, sicuro, lo butto dentro, lo faccio abbrustolire e...
    All’improvviso sentì un dolore che quasi la uccise. Quello che provava prima non era niente in confronto.
    Alzò lo sguardo pieno di lacrime di dolore e vide il resto della catena in mano a quell’essere disgustoso. Cosa le aveva fatto?
    Pezzo di...!
    Zittì improvvisamente i suoi pensieri, ascoltando solo le sue parole "se tu me lo chiedesi gentilmente potrei anche decidere magnanimamente di accelerare il processo".
    Certo che voleva accelerare il processo! Il più possibile! Ancora pochi secondi così e sarebbe morta, e sul serio questa volta!
    Mangiandosi il fegato per l’umiliazione che stava per subire, quasi urlò
    Certo che voglio che acceleri il processo idiota! Muoviti che tra poco non troverai più nessuno futuro “Hollow”!
    Così dicendo lanciò un nuovo terribile urlo di dolore.
     
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  8. zet88
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    Esattamente quello che volevo sentire da te, mia cara, esattamente quello che volevo sentire da te.
    Certo, devo ammettere che osservarti in questo stato di pietosa agonia è quantomeno, rigenerante, ma chi sono io per venire meno ad una parola data?

    Con un gesto per nulla dolce, Vampyr, afferra con ambedue le mani la catena del destino della ragazza, le punta un piede in petto, schiacciandola a terra, e cominci a tirare, senza usare tutte le sue forze in modo da prolungare per qualche altro secondo il dolore che la giovane sta provando.
    Lentamente, ma inesorabilmente, la catena viene staccata dal petto di Rahibel, di li a poco sarebbe venuta via completamente, trascinando via con se il cuore della futura hollow.
    La senti questa sofferenza, cominci a percepire la sensazione di vuoto?
    Sappi che dovrai abituartici presto, visto che saranno una costante nella tua nuova vita, se così la vogliamo chiamare, presto, molto presto, ti renderai conto di cosa hai scelto di essere, spero solo che tu sopravviva dopo averlo scoperto, mia cara

    Gli ultimi brandelli di carne si staccarono dal petto di Rahibel, e con essi venne via la catena del destino.
    L'attimo seguente l'anima esplose in milioni di particelle spirituali, disperdendosi nell'aria.
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    Nel prossimo post descrivi minuziosamente questi ultimi istanti prima di dissolverti, alchè ti dirò se ti ripresenterai sotto forma di hollow oppure morrai definitivamente... *w*



     
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  9. [Halibel]
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    Rahibel pensò di essere all’inferno.
    Neanche il più miserabile dei serial killer meriterebbe di provare questo dolore.
    La sua concezione dello spazio e del tempo si distorse, facendole sembrare anni quelli che in realtà erano secondi. Secondi di interminabile agonia.
    Non si accorse di aver chiuso gli occhi lacrimanti, e neanche di aver affondato le unghie nell’asfalto, rompendosele e facendole sanguinare paurosamente.
    Ormai non riusciva più a riflettere, non riusciva più a ragionare nè a pensare o a governare il suo corpo in preda agli spasmi. E a dir la verità neanche voleva.
    Voleva solo morire.
    Ma il corpo fatto di spirito lo rifiutava. E in un certo senso anche la mente: il cervello restava ancorato alla vita in maniera paurosa.
    Lei voleva davvero vivere? Voleva sopportare quel dolore per rinascere a nuova vita?
    Certo che sì! Lei non mollava mai. E poi aveva un odio smisurato per il mondo. Per il mondo che l’aveva sempre ignorata. Prima doveva uccidere quante più persone poteva di quelle che aveva conosciuto in vita e che l’avevano derisa o umiliata. Prima doveva uccidere tutti. Tutti gli umani erano stupidi e egoisti. Pensavano solo a se stessi e se ne fregavano di chi soffriva. Lei era stata una che soffriva, ma nonostante tutto, quando era umana aiutava gli altri. Li aiutava, e loro cosa facevano per ringraziarla? Pretendevano sempre di più.
    Ma adesso era giunto il momento di finirla. Doveva essere lei quella a guardare le persone dall’altro verso il basso, a erigersi sopra la massa. Non voleva più essere l’ultima.
    Non le interessava diventare un mostro. Tutto pur di vendicarsi. Pur di diventare potente.
    La sua soglia del dolore ormai era stata sorpassata e frantumata. Solo quando sentì il rumore di carne lacerata -la sua carne- lanciò un urlo inumano che le spezzò definitivamente le corde vocali. Sputò sangue, tossendo, e aprì gli occhi fissando Vampyr, giusto un'attimo prima di scomparire.
    Era morta.
     
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  10. zet88
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    Vampyr osservò per un istante il vuoto che fino a poco prima era riempito dal corpo spirituale di Rahibel, appena esploso in migliaia di particelle di reiatsu.
    Il vasto lorde sospirò rumorosamente, mentre attendeva di sapere se le sue aspettative sarebbero state soddisfatte o meno, sinceramente sperava di si, dato che odiava sprecare inutilmente il suo tempo.
    Si alzò in volo, fino ad ottenere una visuale completa della città nella quale si trovava a causa della ragazza, qualcosa in lui gli suggeriva che la giovane ce l'avrebbe fatta e si sarebbe trasformata in un hollow con i fiocchi.
    Infatti poco dopo successe.
    Vampyr colse uno strano movimento alla sua sinistra con la coda dell'occhio, sul tetto di uno dei palazzi più periferici della città uno strano bagliore annunciava la nascita di un essere demoniaco, una volta umano, pronto a cercare di saziare la sua fame infinita e a colmare il suo perenne senso di vuoto.
    Utilizzando il Sonido, il vasto lorde riuscì a trovarsi accanto alla neonata creatura in pochi secondi; rideva, rideva di gusto nel guardare cosa era riuscito a cavare fuori da quella irata ragazzina che si parava dinanzi a lui.
    Ottimo, mia cara, davvero ottimo!
    A quanto pare sei riuscita a non crepare in maniera patetica, come la maggior parte delle anime che mi capita di incontrare, ciò fa di te una piacevole variazione sul tema


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    Compimenti!
    Ora dovresti descrivere la tua forma hollow, sia fisicamente che psicologicamente...
    sono troppo curioso
    ^^

     
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  11. [Halibel]
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    Sono morta
    Pensò la ragazza.
    Sono sicuramente morta. Il dolore era troppo.
    Lo sapevo che non ce l’avrei fatta. Beh, per lo meno ora sto bene e oltretutto, non sono impazzita!

    Cercò di muoversi, ma non ci riuscì. In realtà non le sembrava neanche di avere un corpo normale, un corpo umano.
    Si sentiva come puro etere disperso nello spazio, il tutto unito dalla sua coscienza. Tutto ciò non le piaceva.
    Le metteva ansia.
    Magari sto affrontando il mio ultimo viaggio, quello sull’Acheronte, prima di essere portata all’inferno. Sì, starò sicuramente andando all’inferno: il paradiso me lo immaginavo più...bianco e...più puro, non così nero!
    Stava sicuramente delirando.
    Più il tempo passava -a lei sembrava infinito: ogni secondo corrispondeva a un secolo, ogni minuto a un’eternità- e più lei si sentiva svanire. Sentiva parte delle sue emozioni e delle sue memorie sparire nel nulla.
    Chi era?
    Rah...Rahi...bel...?
    Che cosa era?
    Un’uman…un mostro...
    Si sentiva in pace con se stessa?
    No…assolutamente no.

    All’improvviso si sentì sgretolare.
    Come quando aveva smesso di provare dolore: sì sentì dividere in tanti piccolissimi atomi.
    Che stava succedendo? Stava perdendo se stessa?
    No, non voglio svanire!

    All’improvviso tornò lucida e fu di nuovo in sé.
    Certo, non ricordava più niente, ma l’istinto della sopravvivenza le ordinava di lottare per non svanire.
    E lei lo fece.
    Accumulò rabbia, rancore e disperazione, e con tutte le sue forze aprì gli occhi.

    Si ritrovò nello stesso posto dei suoi ultimi ricordi sfuocati. Non sapeva dov’era ma era sicura di esserci già stata.
    Si guardò intorno, battendo più volte le palpebre per mandare via quella patina velata davanti alle pupille. Aveva la vista appannata.
    Si avvicinò a una finestra che le rimandò la sua immagine e si guardò. Quello che vide non la spaventò più di tanto.
    Sembrava essere nata per avere quell’aspetto fisionomico.
    Aveva una corporatura piccola, molto più piccola dei mostri che ricordava -vagamente-, ma nonostante tutto si sentiva forte e affamata. Era sicura di essere loro pari ora.
    Indossava degli stracci, il minimo indispensabile per coprirla.
    La sua pelle era violetta, e si accorse con stupore di avere dei muscoli ben sviluppati sulle braccia e sulle gambe.
    Ma era la faccia quella che la sorprese. In fondo al suo "non-più-cuore", sapeva che sarebbe diventata bruttissima. Ma quello che vedeva non era esattamente ciò che si aspettava.
    Il suo viso era interamente coperto da una maschera bianca, con gli zigomi marcati di rosso. Da essa si vedevano tre fori: uno per la bocca, aperto in un ghigno selvaggio, e due per gli occhi viola, i quali riflettevano i suoi pensieri rivolti alla fame, una fame animalesca.
    Dalla parte alta della maschera partivano due sporgenze di ossa, le quali, curvandosi, formavano delle antenne da insetto.
    Graziose
    Rimase a fissarsi, senza in realtà vedersi.
    Aveva fame.
    Tanta tanta fame.
    E non sopportava aspettare.
    La sua impazienza si accumulò con la rabbia e la disperazione.
    All’improvviso realizzò una cosa: i sentimenti "puri", che una volta erano presenti in lei, ormai erano scomparsi. La felicità, l’amicizia, l’amore...erano inutili a chi non aveva un cuore.
    Il suo carattere, si rese conto, ne subì profonde modifiche.
    Si accorse di essere totalmente indifferente a quella ragazza che stava per essere violentata in fondo al vicolo, oppure a quel ladruncolo che aveva appena rubato la pensione a una vecchietta.
    Si scoprì divertita. Stava ridendo delle disgrazie altrui.
    Che ragazza cinica che sono!
    Sogghignò ancora di più.
    Non avrò pietà per nessuno...
    ...perchè nessuno ne ebbe per me.
    Smise di ridere e stringendo il pugno assunse un’espressione impenetrabile e rigida.
    Era ora di incontrare quel mostro che l'aveva resa così.

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    Scusa se non ho risposto prima, ma ho avuto un periodo infernale! :zuzu: Gommen!!! :Q.Q:
     
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  12. zet88
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    Sei deliziosa, mia cara, assolutamente deliziosa!
    Vampyr osservava compiaciuto quello che credeva essere il frutto finale dei suoi sforzi con la giovane, il suo mediocre aspetto umano era stato completamente spazzato via dal nuovo, meraviglioso essere nel quale Rahibel si era trasformata.
    I suoi sentimenti più oscuri erano finalmente venuti a galla, senza più alcun timore, senza più alcun freno, negli occhi della giovane si scorgeva solamente una determinazione crudele e una sana dose di cinica superiorità.
    Ottimo, finalmente un soggetto idoneo, sarà meglio istruirla circa il suo futuro prossimo, sono sicuro che sarà più che felice di sapere cosa le sta per capitare
    Questo è il grande giorno della tua gloriosa rinascita, mia cara, d'ora in avanti inizierà per te una nuova vita, nella quale potrai dare finalmente sfogo alla tua vera natura; ma è meglio non correre troppo, ci sono molte cose da fare, è vero, ma non è certo il tempo quello che ci manca
    Il vasto lorde si allontanò leggermente dalla sua interlocutrice.
    Cerca di prendere confidenza con il tuo nuovo corpo e chiedimi pure quello che preferisci, sono qui per questo.
    Puoi anche provare ad uccidermi, se credi di esserne in grado, a patto che tu mi riveli il tuo nome...

     
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  13. [Halibel]
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    Rahibel aprì e chiuse piano gli occhi.
    Quella luce le dava davvero fastidio. Iniziava già ad odiarla.
    Per i suoi occhi delicati era come una pugnalata la cuore. Davvero dolorosa.
    Si guardò intorno ancora una volta, e poi sentì l'altro parlare.
    Ascoltò con rinnovato interesse ciò che diceva. Soprattutto si stupì piacevolmente quando capì che non avrebbe più dovuto temere la morte. Beh, la morte per vecchiaia.

    Dopo averlo ascoltato attentamente lo squardò.
    Va bene, era una novellina, la poteva sbeffeggiare, ma non doveva sottovalutarla. Purtroppo per lei, sapeva che non era ancora in grado di potersi battere con lui.
    Di certo non voleva buttare al vento ciò che aveva guadagnato con così tanta fatica e dolore.
    Ma ti sembro così scema da volermi suicidare?
    La voce le uscì roca.
    Cercò di schiarisela.
    In ogni caso...mi chiamo...
    Poteva scegliere un nome nuovo? Ma no...infondo il suo nome le piaceva, e le ricordava tutte le umiliazioni della vita passata: tutto ciò le alimentava quel sentimento oscuro in fondo al suo "cuore" -ce l'aveva un cuore?-. Perchè cambiarlo?
    ...Rahibel.
    Sorrise e poi cominciò a correre. Le sembrava di essere leggera come una piuma. E soprattutto...non si sentiva affaticata.
    Senza voltarsi verso il Vasto Lorde gli chiese
    ...Come mai non sento affaticata?
     
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  14. zet88
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    Rahibel, dunque...
    Vampyr squadrò nuovamente da cima a fondo il neo-hollow, che lui, narcisisticamente, riteneva essere una sua creazione; in fondo era o non era stato proprio lui a prendere un misero plus e a plagiarlo fino a farlo trasformare in quello che ora gli stava davanti?
    Bene, mia cara Rahibel, vedo con sommo piacere che ti sei abituata presto al tuo nuovo corpo, la cosa mi riempie di gioia, venendo alla tua domanda, così ingenua, la fatica come tu la ricordi non esiste più per te, nulla di ciò che hai provato nella tua vita passata esiste più, adesso.
    Nuove sensazioni e nuovi sentimenti si affacceranno presto, e imparerai a conoscerli bene, saranno più intensi e grezzi di quanto li ricordi, saranno ricolmi di odio e vuoto e dolore lancinante...

    Breve pausa nella quale il vasto lorde si allontanò leggermente dalla sua interlocutrice.
    Il tuo cammino avrà inizio finalmente, ma prima di tutto dimmi, chi è la persona cui in vita eri maggiormente legata, esiste qualcuno di cui vuoi vendicarti?
    Dopo aver parlato, con un ampio gesto delle mani, aprì il garganta dietro di se.
    Rispondi a queste domande e seguimi, per di qua...
     
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  15. [Halibel]
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    Quando il Vasto Lorde la squardò, Rahibel sentì il nervosismo salire.
    Che vuole? Non guardarmi! Nessuno può.
    La bocca le si deformò in un ringhio silenzioso, e lei per mettere a tacere quella parte di sè che era nervosa, si morse la lingua. Il caldo sapore del sangue le riportò lucidità.
    Aspettò la risposta alla sua domanda, che non tardò ad arrivare.
    Così non sentirò mai più fatica, eh? Magnifico!
    Si trattenne dal ridere sguaiatamente.
    Ascoltò il resto del suo discorso, mentre sentiva già affluire in se stessa quei sentimenti. Erano davvero pessimistici, e le circondavano il "cuore" -che io non ho, pensò divertita-, avvolgendolo in un'ombra oscura.
    Non prestò molta attenzione alle successive parole dell'Hollow, ma quando sentì le sillabe che costituivano la parola"vendicare", qualcosa scattò nel suo cervello.
    ...esiste qualcuno di cui vuoi vendicarti?
    Certo! Certo che esisteva! Anzi, esistevano! Sarebbe stato magnifico poter offrire loro una morte dolorosa.
    Mah, proprio una o due persone...
    Rispose indifferente.
    In realtà dentro di sè non vedeva l'ora di essere sguinzagliata contro gli umani. Un po' anche per riempire quel vuoto allo stomaco.
    E mentre rispondeva lo seguì dentro un buco nell'aria -in realtà rimase molto stupita dalla formazione di quel passaggio-.
    Chissà se ci riuscirò anch'io...?
    Provò ad agirate la mano, ma non successe nulla.
    Sbuffò irritata e seguì, affrettando il passo, l'Hollow, che la stava per lasciare indietro.
     
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