Primo Pasto Hevraska

Abilità [Divorare Anime]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    All'interno del limbo oltre il Garganta, il vasto lorde osservava il suo pupillo compiaciuto.
    Era consapevole del fatto che Hevraska, essendo morto secoli prima, avrebbe avuto parecchie difficoltà a reperire soggetti utili per il suo primo pasto, fondamentale nella crescita evolutiva di ogni hollow.
    Ma in fondo, quando ancora veniva chiamato Gunter Heinemann, lui era stato un brillante studente di storia e ancora conservava molte di quelle nozioni, pur avendo decisamente cambiato stile di vita, se così si poteva definirlo.
    Decise che l'unico modo di affrontare la faccenda era chiedendo informazioni al diretto interessato.
    Hevraska, ascolta attentamente le mie parole, ora ti farò una domanda dalla cui risposta dipenderà molto del tuo futuro prossimo e non solo, in questa fase hai bisogno di imparare come sodisfare la tua giusta fame e per farlo devi scegliere con cura la tua prima preda.
    Dimmi, mio allievo, c'è qualcuno di cui vorresti vendicarti, qualcuno cui eri molto legato in vita o preferibilmente ambedue le cose, qualcuno la cui scomparsa ti causerebbe somma tristezza o somma gioia?
    Ricordi una persona del genere?
    Se si dimmi tutto di lui, solo in tal modo potrai venire a patti con la tua attuale condizione.

    Attese la risposta dell'allievo, curioso di sapere chi avrebbe designato costui.
     
    Top
    .
  2. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    *Parlato voce*


    Vagavo, insieme a quello che ormai capivo fosse diventato il mio mentore, in quella tenue oscurità dai contorni sfocati in cui ci eravamo addentrati quando avevamo lasciato la radura.

    L'animale si guardava intorno incuiosito da ciò che, per la prima volta, vedeva nella sua nuova, libera, esistenza. Tutto intorno a lui era ombra e tenebra, che si mescolavano per dar vita a qualcosa di indefinito, una specie di spazio in cui nulla cresceva, nulla veniva alla luce, nulla moriva. Si trovava in un semplice posto che per lui, non aveva uno scopo, che gli permetteva di passeggiare tranquillo si, ma senza un fine proprio.

    Aveva come l'impressione di trovarsi in un lungo tunnel, e di percorrere la strada verso quella che probabilmente sarebbe diventata la sua nuova casa.

    Abbiamo bisogno di una casa tutta nostra, una casa accogliente...


    *Abbiamo faaaame prima, abbiamo seeete prima...Dobbiamo placare quei morsi che allo stomaco ci fanno imbestialire e sempre più agli animali ci fanno somigliare...*

    Per una volta Hevraska fu d'accordo con la vocina stridula e cantilenante che ormai assiduamente lo accompagnava. Proprio mentre pensava questo però, la voce della sua guida proruppe in un fiume di parole dal tono accorato, ma al tempo stesso curioso. Gli venne posta una strana domanda, a cui, prima di rispondere, dovette pensare, più che altro ricordare, se esistesse ancora il genere di persona di cui gli era stato chiesto di vendicarsi.

    Dopo qualche minuto di silenzio l'ex guitto parlò, con quella voce che ormai gli apparteneva, dal suono mostruoso e gutturale, sempre più simile ad un ringhio minaccioso...

    Si mio signore, ho tre persone di cui vorrei vendicarmi che in vita, hanno inciso profonde nel mio animo ferito...

    Il primo, è mio padre. Se si fosse opposto alla mia partenza, quando quella compagnia di saltimbanchi si presentò alla nostra porta, probabilmente non sarei morto nel modo atroce che mi è stato destinato...

    Proseguirono silenziosi, mentre la bestia parlava, nessun suono scoteva l'aria, nemmeno il rimbombo dei loro passi era udibile, assoluto silenzio, li circondava.

    La seconda persona è Sir Knoxley. Da quando mi accolse alla sua corte, mai una parola di incoraggiamento, mai una parola di ringraziamento o lode per i miei servigi. Venivo continuamente da lui schernito ed umiliato per divertire la folla urlante che ci circodava.
    Oltretutto, per la sua pusillanimità, sono stato ucciso, poichè di me, non solo ha fatto fonte del suo divertimento, ma anche suo scudo personale, con il quale ha ritardato di pochi secondi, l'appuntamento con la morte...


    Rabbia e rancore affiorarono nella mente e nel cuore di Hevraska, la sua fame e la sua sete aumentarono, ma a questo non sapeva dare una spiegazione. Parlò infine, dell'ultima persona di cui avrebbe avuto piacere vendicarsi...

    Ultimo, ma non per minore importanza, è Lord Roxton. Fu sempre di animo buono e gentile con me, consolandomi quando mi sentivo affranto, rallegrandomi quando mi sentivo triste, congratulandosi con me per la bellezza dei miei spettacoli. Ma proprio per questo lo odio, poichè nel suo sguardo covava il tradimento, ed egli ordiva contro il nostro comune signore. Fino a li, avrei potuto tollerarlo, ma fu proprio per la lama impugnata dalla sua mano che trovai la morte...

    La lista di persone che avrebbe voluto uccidere con le sue stesse mani terminò. Per migliaia di anni aveva covato odio e rancore verso quelle tre figure che avevano segnato indelebilmente la sua vita, ma un pensiero lo fulminò. Espresse quindi ciò che lo aveva turbato...

    Però mio signore, a quanto ho capito sono passati anni, se non secoli dalla mia dipartita, di conseguenza anche loro non sono più presenti nel mondo dei viventi, quindi non vedo come potrei vendicarmi dei defunti...

    Possano le loro anime, bruciare all'inferno per l'eternità tra atroci sofferenze...


    Edited by DanT& - 4/12/2008, 08:05
     
    Top
    .
  3. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il volto di Vampyr si illuminò sentendo nominare da Hevraska due nomi a lui noti, Lord Roxton e Sir Knoxley, da umano si era imbattuto più volte nei nomi in quei due indiidui, leggendo vecchi libri ammuffiti.
    Se non ricordava male erano due nobili, molto amici, fin quando uno dei due, la storia non ne aveva tramandato con certezza il nome, ma dal racconto del neo hollow pareva si trattasse di Roxton, tradì l'altro compiendo un vero e proprio massacro.
    Interessante, davvero molto interessante, pensavo che la faccenda del primo pasto risultasse molto più difficile, ma trattandosi di due individui del genere, forse si può ancora fare qualcosa, eheheh...
    Il vasto lorde sogghignò sonoramente prima di rivolgersi all'allievo.
    Per quanto riguarda la faccenda di tuo padre non posso aiutarti ahimè, non so cosa ne sia stato, la storia di sicuro non ne parla, essendo probabilmente lui un pover'uomo di umili origini.
    Però, è ancora possibile fare qualcosa per gli altri due.
    Devi sapere che sia la stirpe di Knoxley che quella di Roxton si sono tramandate fino ai giorni nostri, ambedue le famiglie hanno perduto con il passare dei secoli prestigio e potere, oggi i loro due eredi sono dei semplici cittadini come tanti.

    Sono davvero fortunato ad aver conservato il ricordo dei miei studi, a quanto pare tornano utili ogni tanto.
    Si fermò per un istante cercando di ricordare dove vivessero gli eredi dei due signori.
    Fammi pensare, ah si, ecco!
    L'ultima erede conosciuta di Lord Knoxley si chiama Isabeau e vive in un piccolo centro vicino Parigi, in Francia; invece l'erede di Roxton dovrebbe chiamarsi Juan e vivere nella periferia madrilena.

    Attese un momento che Hevraska assimilasse le informazioni appena ricevute.
    La scelta è tua, vuoi porre fine alla genia di Roxton o a quella di Knoxley?

    Edited by zet88 - 4/12/2008, 22:26
     
    Top
    .
  4. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Gunter ascoltò silenziosamente le parole che tingevano degli affreschi di vivi ricordi, ancora ben impressi nella mente del suo allievo. Niente lo turbava di ciò che gli era stato raccontato, ma dopo che il suo nuovo mostriciattolo ebbe finito di parlare prese qualche secondo prima di dire ciò che la sua mente scaltra aveva elaborato.

    Il vampiro niente aveva da dire riguardo al padre del guitto. Povero e miserabile era nato, povero e miserabile era morto, senza nessun segno lasciato dietro di se a ricordare la sua vana e inutile esistenza, svuotata dalle gesta gloriose visto che, la sua battaglia più dura la combattè contro la fame che lo attanagliava assieme alla sua famiglia.

    Il mostruoso essere dalle sembianze ferine però non si perse d'animo. C'erano ancora altre due possibilità, ed a giudicare dal tono estasiato con cui il suo maestro stava per cominciare il discorso, c'erano buone opportunità di potersi vendicare di qualcuno. Gli venne riferito infatti, che le stirpi di quegli orrendi uomini che di lui avevano decretato vita e morte, vivevano ancora, che i loro nomi ed il loro sangue aveva valicato le porte del tempo, ed ancora oggi si beavano della quiete esistenza in cui vivevano, ignorando i peccati dei padri dei loro trisavoli.

    A questo punto però, l'animo del saltimbanco si trovò di fronte ad un grande dilemma. Il suo maestro infatti lo aveva posto di fronte a due opzioni. Scegliere quale delle due stirpi cancellare definitivamente dalla faccia della terra. Era un onore, ma un onere al tempo stesso. Nessuna delle due razze meritava infatti di essere ancora al mondo. Il suo istinto era quindi quello di voler eliminare entrambi gli eredi dei suoi massacratori, ma sapeva che non era possibile per il momento, quindi dovette decidere. La decisione era ardua certo, ma infine optò per punire l'erede di colui che lo aveva ucciso sia moralmente che fisicamente a causa della sua vigliaccheria e stoltezza.

    Fece un cenno di assenso, e con un ringhio disse...

    La stirpe di Sir Knoxley porta sulle spalle fardelli ben più pesanti di quelli che gravano sulle spalle dei Roxton. I loro eredi pertanto, verranno puniti per vendicare l'antico torto da me subito, rechiamoci subito dove essi si trovano, e che la punizione divina possa finalmente abbattersi su di loro e sulle loro teste...

    Era impaziente ed eccitato, e forse, finalmente, aveva intuito come avrebbe potuto saziare quei bisogni che istante dopo istante, martellavano i suoi pensieri rendendogli difficile mantere l'autocontrollo. Sentiva infatti, sempre crescente, la rabbia montare dentro il suo cuore...
     
    Top
    .
  5. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Questa è dunque la tua scelta, l'ultima erede di Sir Knoxley, e sia, preparati mio pupillo, si va a Paris!
    Ciò detto squarciò nuovamente lo spazio e dove prima c'erano le tetre pareti di quel limbo senza tempo, ora, da una sorta di finestra, era possibile ammirare lo splendido panorama di una Parigi notturna, magnificamente illuminata.
    I due attraversarono il Garganta e si ritrovarono nuovamente nel mondo dei vivi, pronti per il primo pasto del neonato Hevraska.
    La vittima designata si chiamava Isabeau Dupuis, Vampyr condusse il suo allievo all'indirizzo esatto dove la donna abitava, una piccola casa leggermente fuori dalla città, le luci della cucina erano accese, segno che la donna, probabilmente appena rincasata dal lavoro, stava cenando.
    Subito dopo, la finestra si spalancò permettendo ai due di osservare la scena all'interno.
    Una situazione assolutamente favorevole all'hollow, visto che non sembravano esserci impedimenti di sorta.
    O forse no.
    Già perchè, sfortunatamente per Hevraska, il tetto della piccola abitazione era stato scelto dallo shinigami incaricato di sorvegliare l'area come punto di osservazione ideale, cosa che rendeva quel posto il più sicuro della zona contro attacchi hollow.
    Il vasto lorde si fermò a qualche centinaio di metri, certo che il dio della morte non potesse rivelare la loro presenza a quella distanza, sapeva perfettamente che non era particolarmente forte, aveva un certo fiuto per queste cose.
    Un imprevisto, magnifico, questo renderà il tutto molto più interessante.
    La tua vittima si trova in quella casa laggiù, proprio sotto il tizio nerovestito, quello la è uno shinigami, un dio della morte, incaricato di proteggere i patetici umani da quelli come noi, loro sono i nostri peggiori nemici e noi siamo i loro peggiori incubi.
    Per non parlare del fatto che hanno un sapore meraviglioso.
    Per farla breve dovrai introdurti nella casa, far fuori Isabeau e divorarne l'anima. Semplice.
    Sta a te decidere se affrontare lo shinigami o tentare di non farti scoprire, premettendo che, a naso, quel tizio non è nulla di speciale.

    CITAZIONE
    dal prossimo post interpreterò Isabeau e lo shinigami, qual'ora decidessi di affrontare quest'ultimo, o venissi scoperto, passerò a comunicarti i suoi parametri.
    Siccome mi stai simpatico lascio a te l'onore e l'onere di descrivere fisicamente ambedue i personaggi

     
    Top
    .
  6. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Un brivido. Un fremito di eccitazione lo percorse dalla punta dell'imbiancata maschera fino all'ultimo lungo e duro pelo della cespugliosa coda. Annusò l'aria fredda della città francese. Si guardò intorno e uno spettacolo di luci, grandi e piccole, che si alternavano e lo abbagliavano, lo affascinava e lo confondeva allo stesso tempo, cosa che faceva aumentare il suo stato di febbrile eccitazione.

    Il pensiero stesso infatti, che tra pochi minuti, avrebbe potuto saggiare con le sue zanne, le membra della donna che nel DNA portava impresso il gene della codardia del suo ex signore, lo faceva ribollire di un sentimento mai provato.

    Urla nella sua mente annebbiarono gli ultimi strascichi di una coscienza che ormai nel tempo si era smarrita, obliterata lasciando dietro di sè nient'alto che frantumi di filosofie di pensiero.

    Questo però non impedì al gigantesco lupo di ascoltare quello che Gunter aveva da dire. Proprio sopra la casa da lui designata per infierire sulla sua prima anima, stava appollaiato un essere umano dallo strano abito nero. Al suo fianco pendeva una sottile spada, racchiusa in un fodero grezzo e mal tenuto, la sua espressione era contrita, concentrata nel cercare di vedere o udire qualcosa che sfuggisse dalla normalità, dalla routine che ormai ogni sera lo perseguitava.

    Ad Hevraska venne spiegato come il nome di quella strana figura fosse Shinigami, un termine a lui ignoto, e gli venne inoltre detto che quell'omino era il naturale nemico di quelli come lui ed il suo maestro. Fu chiarito il fatto che quell'essere non era particolarmente potente, e venne anche aggiunto sapientemente che il sapore dell'anima degli Shinigami fosse particolarmente succulenta.

    Il problema però stava nel fatto che quell'essere insignificante e ridicolmente magro avrebbe potuto interferire nella vendetta del guitto, cosa che di certo, non sarebbe stata cortese ed affatto apprezzata, quindi la bestia si trovò a dover elaborare un piano per operare indistrurbato durante la sua caccia, e poi, se fosse rimasto tempo, dedicare un po' di attenzioni alla piccola figura che appollaita sul tetto scrutava la grande città che si dipanava sotto di lui.

    Qualche minuto lo portò ad un'ovvia conclusione. Prima di occuparsi dell'erede di Sir Knoxley avrebbe dovuto sbarazzarsi di quello che intervenendo, avrebbe potuto rovinare la sua festa in un modo o nell'altro.

    *Possiamo farlo...vuoi farlo? Vuoi divertirti un po' con lui prima di affondare le fauci nell'anima della traditrice?*

    Si, lo voglio...

    *Così si che mi piaci smidollato di un cagnolone che non sei altro ihahahah, andiamo ad assaggiare l'anima di quello Shinigami, e vediamo se il vampiro ha detto la verità quando ha detto che il suo sapore è davvero niente male ihihihihhhi*

    Il piano era semplice. Contando sul fatto che, come il maestro aveva detto, lo Shinigami in questione non fosse particolarmente abile, tentò di mettere in pratica quelle piccole nozioni da cacciatore che quando era in vita aveva appreso. D'altro canto...lui adesso era un lupo. Era lui il cacciatore, non la preda, quindi bisognava essere cauti, non farla insospettire, non farla scappare, ed al momento giusto, AGIRE.

    Regola numero uno...mai stare sottovento durante un attacco...

    Il vento spirava da Sud verso Nord, e lo lo Shinigami era voltato a Sud per sorvegliare la città. Hevraska si trovava ad est della casa, a qualche centinaio di metri, fuori dalla portata dell'uomo, cominciò quindi ad aggirare il suo bersaglio in modo da trovarsi controvento, in questo modo, oltre ad avere l'indubbio vantaggio di poter attaccare il nemico alle spalle, nessun odore lo avrebbe anticipato, lasciandolo celato fino all'ultimo momento...

    Regola numero due...essere silensiosi come la notte, furtivi come l'ombra, cauti come i serpenti...

    Ogni suo singolo movimento dal momento in cui aveva cominciato ad allontanarsi dal suo mentore, era stato fatto tentando di evitare ogni più piccolo rumore, ogni più lieve fruscio. Certo, la mole non lo aiutava, la sua stazza non passava proprio inosservata, ma grazie all'aiuto delle tenebre e delle ombre, che le nuvole formavano oscurando la luce della luna, credeva di poter arrivare abbastanza vicino da poter portare il suo attacco nei confronti del suo nemico. La casa non era alta, e proprio accanto, dove lui aveva intenzione di arrampicarsi per raggiungere il tetto, c'era un muretto di pietra che lo avrebbe aiutato nell'arrampicarsi fino in cima...

    Regola numero tre...agire nel momento opportuno...

    Aveva tentato di arrivare alle spalle dello Shinigami. Non era sicuro del fatto che non si fosse accorto della bestia che tra qualche istante, se tutta la sua tattica di circiure il nemico fosse andata a buon fine, lo avrebbe aggredito di sorpresa.
    Lo osservò qualche secondo prima di sferrare il suo attacco. I capelli erano corti, di un nero corvino, la stazza era minuta, magra ed esile, e non esprimeva certo una grandissima forza fisica. La spada era più corta del normale ed anche abbastanza sottile. Il vestito era nuovo, senza alcuno strappo, nè alcuna lacerazione. Il resto però non poteva vederlo poichè era voltato verso un'altra direzione intento nei suoi compiti.

    Ottimo...si deve trattare di un'unità non avezza alle battaglie...

    Il lupo si caricò sulle zampe posteriori, ed infine, con uno slancio carico di potenza, portato alla massima velocità, che fece guizzare i muscoli in uno spasmo, si lanciò verso la schiena dello Shinigami, forse ignaro di tutto, con le zampe anteriori allungate verso il busto, i neri artigli, per un attimo, guizzanti alla luce di un lampione vicino...

    Una figura terribile si avvicinava allo sfortunato, e forse, con lei, arrivava la morte...

    Edited by DanT& - 5/12/2008, 10:50
     
    Top
    .
  7. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Per Gennosuke Koryu, quella che stava lentamente passando era semplicemente un'altra noiosissima notte, che avrebbe dovuto passare di vedetta, immobile sul tetto di quella casa che stava cominciando ad odiare.
    Voleva a tutti i costi essere ammesso nella decima brigata, ma per farlo, così gli era stato detto, avrebbe dovuto sostituire un suo futuro collega, in genere incaricato della protezione di quell'area, che era impegnato in qualche missione.
    Poco male, si era detto in un primo momento, dato che l'area in questione non riceveva visite da parte di hollow da non si sa più quanti anni, vista la mancanza di individui particolarmente dotati dal punto di vista spirituale, il cibo preferito negli hollow.
    Fatto sta che lui, ridendo e scherzando, non aveva ancora avuto l'occasione di un vero hollow dal vivo.
    Ovviamente non aveva fatto parola di ciò con i membri della commissione che avrebbero dovuto giudicare fattibile o meno la sua ammissione nella tanto agognata brigata, visto che in tal caso non la avrebbero nemmeno presa lontanamente in considerazione.
    Però, a quanto pare, tutto era andato per il meglio, alla fine di quella notte sarebbe potuto tornare in patria consapevole di aver svolto egregiamente il proprio lavoro.
    O, almeno, era quello che sperava.
    Gennosuke non era stato mai particolarmente abile nel percepire il reiatsu, a dir la verità non era particolarmente abile in nulla, per questo motivo non riuscì a percepire la presenza del suo nemico se non pochi attimi prima che questi gli fosse addosso, arrivandogli alle spalle.
    Quel minimo di nozioni accademiche che era faticosamente riuscito ad apprendere gli avevano salvato la vita, a quanto pare.
    Appena percepita la presenza si era subito gettato verso destra, trasformando un assalto potenzialmente mortale, in un graffio su una spalla.
    L'istante successivo lo shingami era già in piedi, la zampakuto estratta e impugnata saldamente nulla mano destra.
    Il suo avversario era un hollow dalle fattezze di un lupo feroce, tutto artigli acuminati, zanne crudeli e pelo irsuto; il primo hollow nel quale si fosse mai imbattuto, sarebbe stato anche l'ultimo?
    Doveva contrattaccare alla svelta, prima che il mostro si facesse nuovamente avanti, in fondo lui era pur sempre uno shinigami.
    Con un balzo in avanti fu sopra il suo avversario, cercando di colpirlo con un fendente verticale, diretto ovviamente alla maschera.
    CITAZIONE
    Parametri:
    »Zanjutsu:20
    »Hakuda:10
    »Kidou:10
    »Hoho:10
    »Azioni:2
    »Tecniche per turno:1
    »Salto:1 metri
    »Velocità:10 metri
    Condizioni fisiche: ferita lieve alla spalla sinistra
    Condizioni psicologiche: determinato
    Reiatsu: 50
    Riassunto: schiva l'assalto di Hevraska e contrattacca con un fendente verticale diretto alla maschera

     
    Top
    .
  8. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Fortunato l'amico... pensò ringhiando...

    Il suo attacco non era andato a buon fine. Evidentemente non era stato abbastanza cauto e silenzioso da non destare i sospetti dell'uomo di vedetta, ma il lavoro tutto sommato non era stato del tutto sprecato, infatti, solo all'ultimo momento lo Shinigami era stato in grado di schivare il balzo che se lo avesse colpito lo avrebbe trapassato da parte a parte come una freccia che attraversa una mela.

    La schivata però non era stata efficace al cento per cento visto che, un lieve taglio, nel bene e nel male lo aveva procurato. La vista del sangue che schizzava dalla spalla e che macchiava l'abito dell'uomo lo eccitò come non gli era mai successo in vita sua. La sete di sangue e la fame di carne aumentarono vertiginosamente, il lupo adesso, aveva voglia di intingere la lingua nel liquido cremisi che il suo nemico aveva in corpo, beandosi del suo calore e del suo sapore inebriante.

    Il balzò terminò poco distante, per fortuna con la coda dell'occhio aveva seguito tutti i movimenti del suo avversario, poichè se non lo avesse fatto, non si sarebbe accorto che l'omino, nonostante ferito, anche se lievemente, si diede subito da fare per ripagare il mostro con la stessa moneta.

    Quando il lupo fu in terra lo Shinigami aveva già estratto la spada, e nell'istante che il mostro impiegò per voltarsi, in modo da affrontare faccia a faccia il suo avversario, l'uomo era già balzato in avanti e con la spada saldamente tenuta tentava di colpire Hevraska con un fendente proveniente dall'alto verso il basso, diretto esattamente in mezzo agli occhi.

    Mai il guitto vide mossa più stupida.

    L'attacco che gli era stato portato contro era il più sbagliato da fare. Lo Shinigami, evidentemente inesperto, non aveva studiato attentamente il campo di battaglia. Dietro il mostro infatti lo spazio era sufficiente da permettere un'agevole schivata visto che il tetto della casa continuava ancora per una decina di metri prima che finisse aprendo un varco sul vuoto, proprio dove sotto c'era cortile esterno.

    Fu proprio quello infatti il movimento che la bestia effettuò. Grazie ai riflessi sviluppati ed ai potenti muscoli guizzanti delle zampe, fece un piccolo balzo indietro di circa un metro e mezzo. La spada calò mandando l'attacco a vuoto.

    Il buffone però non aveva finito la sua azione. Ad una schivata che rispetti infatti, deve seguire un attacco che si rispetti. Era per questo che con il balzo per schivare non era andato troppo indietro. Per prendere in controtempo il suo avversario, che dovendo rispondere ad un attacco rapido non avrebbe avuto modo di schivare nuovamente.

    Il movimento fu fulmineo, uno scatto delle zampe posteriori in avanti, la testa fu portata avanti il più possibile, i muscoli del collo si allungarono fino allo stremo per permettere alle fauci spalancate, di chiudersi sull'incavo destro tra il collo e la spalla.

    Già assaporava il momento in cui avrebbe sentito le ossa frantumarsi sotto i suoi denti, il momento in cui le carni si laceravano ed i muscoli venivano strappati, ed infine il momento più atteso, quello in cui il sangue, sgorgando come da una fontana, avrebbe inondato la sua bocca mandando la bestia nell'estati più totale.


    SPOILER (click to view)
    Parametri:
    Istinto Omicida: 5
    Corpo a Corpo: 23
    Cero: 5
    Sonido: 22
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Psicologico: Eccitato
    Azioni: Schiva e rientra nell'incavo destro tra il collo e la spalla con un morso
     
    Top
    .
  9. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Gennosuke riuscì a colpire solamente il tetto della casa, teatro di quello scontro che nessuno avrebbe mai visto, di cui nessuno avrebbe mai saputo nulla, lasciando una piccola fenditura.
    Non fece neanche in tempo a disperarsi per la stupidità della sua prima mossa che il suo avversario, che aveva agilmente evitato il suo attacco con un piccolo salto all'indietro, sfruttando l'agilità e l'elasticità delle sue zampe ferine, tornò nuovamente all'attacco puntando allo shinigami con le fauci spalancate.
    Non c'era molto da fare, il giovane non poteva in alcun modo evitare quell'attacco.
    Senza perdersi d'animo, ricoprì il braccio sinistro di una sottile patina di energia spirituale, davvero molto sottile in verità vista l'abilità piuttosto scarsina di Gennosuke, e con quello parò l'attacco dell'hollow.
    Le zanne del mostro si richiusero, riducendo in brandelli il radio e l'ulna dello shinigami e trasformando all'istante l'arto colpito in una specie di mistura confusa di carne e sangue.
    Gennosuke urlò, urlò di dolore con quanto fiato aveva in corpo, dato che mai era stato ferito tanto gravemente in passato, ma, stringendo i denti, si aggrappò con tutto se stesso alla sua incrollabile voglia di sopravvivere e contrattaccò.
    La zampakuto, che ancora teneva saldamente nel braccio destro, scattò in avanti conficcandosi nell'incavo della spalla sinistra di Hevraska e affondando nelle carni del mostro.
    Ora i due, avvinghiati in una stretta mortale, avrebbero scoperto chi fosse davvero degno di sopravvivere.

    CITAZIONE
    Parametri:
    »Zanjutsu:20
    »Hakuda:10
    »Kidou:10
    »Hoho:10
    Condizioni fisiche: ferita lieve alla spalla sinistra, ferita grave al braccio sinistro
    Condizioni psicologiche: aggrappato alla vita con tutto se stesso
    Reiatsu: 50
    Riassunto: Para l'assalto di Hevraska offrendo il proprio braccio sinistro, che non viene staccato solo grazie ad una leggera protezione di reiatsu impressa poco prima, e conficca la sua zampakuto nella spalla sinistra del mostro.

     
    Top
    .
  10. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il suo attacco? Di certo non era stato perfetto. Se fosse stato ancora un essere umano, dopo essere rientrato ed aver colpito il nemico avrebbe messo un po' di distanza tra se ed il suo avversario. Se fosse stato ancora umano certo, ovviamente però non lo era più, e la sua agilità, intrappolata nella goffa corporatura che adesso aveva acquisito era nemmeno paragonabile a quella che aveva precedentemente.

    Si era sempre vantato di essere un ginnasta provetto, metteva a dura prova le sue giunture sottoponendosi ad estenuanti allenamenti in modo da rendere la sua membra flessibili e veloci. Tutto quell'allenamento e quella fatica però adesso, in questa sgraziata forma, era andato completamente sprecato.

    Lo Shinigami, con una prontezza con cui sorprese sicuramente anche se stesso, offrì il braccio sinistro alla bocca del mostro, che si richiuse come una morsa accompagnata da uno scatto. Lo scricchiolio che seguì e l'urlo terribile ed agonizzante dell'uomo che squarciarono il silenzio, fecero rizzare ogni singolo pelo che ricopriva il corpo di Hevraska. Strinse i denti per aumentare il dolore mentre un piacere subdolo, nel vedere soffrire qualcuno, si impossessava della sua mente.

    Il lupo si scoprì a ridere mentalmente, e la sua risata, venne accompagnata dalla risata più stridula della voce che dentro di lui, gli suggeriva cosa fare.

    Preso da questo perverso piacere però, si distrasse e fu questo che lo condannò a subire una ferita che lo indispettì parecchio. Lo Shinigami infatti, con il braccio sano, che reggeva la spada, attaccò il mostro dal lato opposto, e conficcò la lama nelle carni della bestia.

    Hevraska vide il suo sangue zampillare e scorrere lungo la lama fino ad insozzare le mani del misero essere umano che con un suo avventato gesto lo aveva ferito. Le sue fauci si spalancarono, lasciando andare quel braccio ormai fatto solamente da carne macilenta mista ad ossa rotte, ed emisero un ruggito che partendo dal suo stomaco lo attraversò sgorgando dalla gola e facendo rabbrividire chiunque lì intorno fosse capace di percepire un simile grido di rabbia mista a dolore e frustazione.

    Il furore annebbiò i sensi della bestia, gli occhi, di un azzuro spietato e freddo si tinsero di venature rosse, tutto ciò che voleva adesso era uccidere quel miserabile uomo.

    Il suo avversario aveva commesso il medesimo errore che anche lui aveva poco prima commesso. Dopo aver colpito non aveva messo distanza sufficiente tra lui ed il nemico.

    Tentò di chiudere le mandibole attorno al braccio che ancora reggeva la spada conficcata nelle sue carni, e lo fece digrignando i denti tentando di fare più male possibile, voleva sentirlo urlare ancora.

    Se il suo morse fosse andato a buon fine lo avrebbe bloccato definitivamente, indipendentemente dal risultato della sua prima azione però, stavolta avrebbe continuato, avrebbe sferrato una zampata dritta allo stomaco dello Shinigami, tentando di trapassare da parte a parte con i suoi affilatissimi artigli quell'esile figura che aveva impegnato il mostro nel suo primo scontro...

    SPOILER (click to view)
    Parametri:
    Istinto Omicida: 5
    Corpo a Corpo: 23
    Cero: 5
    Sonido: 22
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Ferita moderata/grave all'incavo tra spalla sinistra e collo
    Stato Psicologico: Fuorioso
    Azioni: Tenta di afferrare con un morso l'altro braccio e fa partire una zampata dritta all'altezza dello stomaco (una specie di affondo con gli artigli)
     
    Top
    .
  11. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il colpo di Gennosuke aveva fatto effetto, la sua zampakuto si era conficcata in profondità nelle carni del suo avversario causandogli un danno considerevole, ora, però, privo della sua arma, sapeva di non avere alcuna possibilità in uno scontro corpo a corpo contro quel mostro.
    L'hollow si apprestava ora a stritolare tra le sue potenti mandibole anche il braccio destro dello shinigami, che ancora reggeva l'arma.
    Il giovane non ebbe altra scelta se non quella di lasciare la propria zampakuto nella spalla di Hevraska e arretrare, evitando così le fauci spalancate del suo avversario pronte a ghermirlo.
    La vista cominciava ad annebbiarsi, vista la gran quantità di sangue che stava perdendo, ma lasciarsi andare in quel frangente avrebbe significato morte certa, doveva rendere inoffensivo l'hollow prima che questi potesse tornare all'attacco.
    Le labbra dello shinigami si mossero sussurrando una formula di attivazione.
    Convergi la luce negli spazi di oscurità. Hadou 4: Byakurai
    Dalle dita indice e medio della mano destra del giovane, indirizzate verso la spalla ferita dell'hollow, partì un sottile fascio di luce che perforò le carni del mostro nell'istante esatto in cui quest'ultimo trapassava lo stomaco di Gennosuke con i suoi terribili artigli.
    CITAZIONE
    Parametri:
    »Zanjutsu:20
    »Hakuda:10
    »Kidou:10
    »Hoho:10
    Condizioni fisiche: Morto
    Condizioni psicologiche: //
    Reiatsu: 50-40= 10
    Riassunto: Lasciando la zampakuto conficcata nella spalla di Hevraka, arrestra per schivare il morso, usa contro l'avversario la seguente tecnica
    CITAZIONE
    Hadou 4: Byakurai
    Formula di attivazione:Convergi la luce negli spazi di oscurità.
    Un raggio di energia scaturisce dall'indice e dal medio del personaggio verso la direzione indicata. Questo fascio di energia è molto sottile e per questo è estremamente utile per perforare i muscoli dell'avversario. Essendo una tecnica di basso livello provoca pochi danni se usata ad un'eccessiva distanza o senza un'adeguata mira. I più esperti utilizzatori di Kidou sono in grado di provocare ferite letali e perforare muscoli.
    Abilità richieste: Controllo del Reiatsu Lv.1; Kidou Lv.1
    Danno: Danno moderato [5 metri]; Danno lieve [6 metri o più]
    Consumo: Basso
    Distanza: 50 metri
    Nota: Avendo Kidou Lv.4 i due possibili danni aumentano di una categoria
    Caratteristica contrapposta: Velocità

    colpendo nuovamente la spalla ferita dell'hollow e rendendo la zampa anteriore sinistra praticamente inutilizzabile, dopodichè viene colpito dagli artigli del suo avversario, rimanendo ucciso.

     
    Top
    .
  12. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Maledizione...

    L'hollow urlò di dolore mentre un sottile raggio bianco si conficcava nella spalla sinistra trapassandola da parte a parte. Il raggio era penetrato proprio sotto dove era penetrata pochi istanti prima la lama dello Shinigami. Prima di crepare ed andarsene all'inferno infatti, il simpatico omino aveva sussurrato una specie di sortilegio magico e delle sue dita era partito un fascio di luce che per l'appunto infieriva ulteriormente sul muscolo già quasi del tutto fuori uso.

    Almeno, dopo aver colpito il guitto, aveva avuto l'accortezza di crepare. Certo...non si doveva trattare di una bella morte visto che la sua anima ed il suo corpo stavano per essere divorati in un sol boccone, ma d'altronde non aveva di che lamentarsi. Il suo era stato uno scontro onorevole, perso malamente si, ma onorevole, adesso era pronto ad incontrare il creatore. Era riuscito ad evitare la morte più di una volta, ed in più ad azzoppare la bestia. Aveva ottenuto il massimo che le sua capacità gli avevano consentito di fare.

    Certo...pensò il lupo...andarsene con un buco nella pancia non deve essere il massimo...

    Una fitta di dolore alla spalla lo richiamò alla realtà dalla formulazione di stupidi pensieri. Ringhiò dal male che provava. Voltò la testa verso la lama che ancora penetrava le sue carni e la afferrò con i denti, per non ferirsi oltremodo, tirandola via in un sol colpo, cosa che gli procurò un gemito. Il buco era profondo, la ferita sanguinava copiosamente e doleva terribilmente. Provò a muovere la zampa sinistra, ma era praticamente inutilizzabile. Il dolore l'aveva irrigidita e formicolava. Il sangue che perdeva lo stava velocemente spossando, aveva bisogno di rifocillarsi, subito e alla svelta.

    Non aveva avuto bisogno di ulteriori spiegazioni fornitegli dal suo maestro. Aveva capito che l'unico modo per saziare la sua fame era divorare anime e corpi grondanti sangue. Si calò avido sui resti dello Shinigami. Saggiò il sangue che macchiva i suoi vestiti con la ligua. Il sapore era fantastico, gli fece vorticare la testa di piacere. Piano cominciò a gustarsi le sue membra. Le ossa si sgretolavano sotto i suoi potenti morsi, le budella, calde e morbide, erano libidine per i suoi sensi irretiti dal piacere.

    Quando finì il suo macabro pasto la sua mente si volse altrove. Ne voleva ancora, aveva ancora fame, ancora sete, sembrava che non si fosse saziato, nonostante l'anima e il corpo dello Shinigami dovessero ancora essere digerite. Con un balzo scese dal tetto della casa, la zampa ferita provocò una fitta di dolore. Dell'uomo che poco prima faceva la guardia era rimasta solo una larga pozza scintillante alla luce della luna.

    La finestra che si era aperta quando erano arrivati sul posto era ancora aperta. La ragazza, bionda e alta, dal naso acquilino, si godeva la brezza serale che le scompigliava i capelli. Cenava ancora, da sola, silenziosa, uno strano aggeggio parlante in cui scorrevano delle immagini, a farle compagnia.

    Entrò senza difficoltà, la finestra era infatti molto bassa, e nonostante fosse un po' piccola per lui, con un piccolo sforzo riuscì a non rompere nulla. Smosse le tende, di un color marrone chiaro nauseante, al suo passaggio. Si diresse verso la sua vittima. Da centinaia di anni aspettava di vendicarsi di colui che aveva provocato la sua morte. La sua erede, avrebbe espiato il suo peccato, inscenando così l'ultimo atto della sua patetica tragedia.

    Senza fare rumore tentò di andare accanto alla ragazza, e con un morso secco, tentò di staccarle il braccio destro. Non l'avrebbe uccisa subito, si sarebbe goduto la sua agonia, se la sarebbe gustata, in tutti i sensi...

    SPOILER (click to view)
    Parametri:
    Istinto Omicida: 5
    Corpo a Corpo: 23
    Cero: 5
    Sonido: 22
    Reiatsu: 30
    Stato Fisico: Ferita alla spalla sinistra (inutilizzabile)
    Stato Psicologico: Contento, ma teso
    Azioni: Tenta di staccare con un morso il braccio della sua vittima
     
    Top
    .
  13. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Isabeau stava cenando da sola. Come al solito del resto.
    Suo marito era fori per lavoro, quando partiva per uno dei suoi viaggi potevano passare settimane, anche mesi, prima che potessero rivedersi; la cosa la faceva stare sempre male, ma d'altronde non si poteva fare altrimenti, i soldi servivano e Gilles non poteva di certo rischiare di essere licenziato.
    Quella sera aveva uno strano presentimento, si sentiva osservata, minacciata, in pericolo.
    Ogni minimo rumore la faceva sobbalzare, era tutta un fascio di nervi.
    Come se non bastasse ci si erano messi anche quegli strani suoni provenienti dal tetto, la prima volta aveva sentito come un colpo sordo, ma non aveva avuto il coraggio di andare a vedere, inoltre aveva la sensazione di poter udire dei passi pesanti, ma era troppo vaga per dargli retta.
    D'altronde cosa sarebbe mai potuto accaderle, chi avrebbe avuto delle motivazioni per nuocerle, lei era una semplice bibliotecaria e non aveva mai fatto torti a nessuno, poi quella zona era così tranquilla.
    In breve tempo si convinse che tutte le sue paure e le sue ansie non erano altro che sciocchezze.
    La televisione trasmetteva qualche programma di scarso interesse, il volume era tenuto piuttosto basso, solo per essere vagamente di compagnie e farla sentire meno sola, non che funzionasse un gran che a dirla tutta.
    Poi l'hollow attaccò.
    Fu immediato, un dolore atroce che la fece urlare fino allo stremo delle proprie forze, mentre vedeva il suo braccio destro venir via, come strappato con forza da un qualche essere invisibile.
    Il sangue usciva copioso e quella scena assurda, unita allo shock e alla notevole perdita di sangue, fece si che la giovane svenisse sul posto, cadendo dalla sedia e trasformando in poco tempo il pavimento il una pozza scarlatta.
    SPOILER (click to view)
    Puoi cessare di mettere lo schemino ^^

     
    Top
    .
  14. DanT&
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il braccio che stringeva tra le fauci era morbido. La liscia pelle aveva un'aroma che dava un tocco di classe al pasto di cui si era servito. L'anima dello Shinigami era superlativa certo, ma non aveva avuto motivo di doverla mangiare. Solamente per puro scopo di sopravvivenza era stato infatti costretto ad ucciderlo.

    Questa carne invece...Era come se aspettasse da tanto questo momento. Adesso che era arrivato non era come se lo era sempre immaginato, ma meglio ancora!! Un unico intoppo si era presentato però, inatteso e di troppo. La ragazza era svenuta. Non potendola torturare buona parte del divertimento andava perduta. Sir Knoxley aveva riservato a lui un trattamento migliore.

    Il sangue cadeva sul pavimento lucido. Ogni singola goccia, accompagnata da un *plic* si univa a quelle cadute prima, ed insieme alle altre formava una pozza dalla sfumatura mercuriata, che si allargava sempre più e spiccava prepotente contro il colore bianco immacolato delle mattonelle che formavano la composizione del suolo su cui l'hollow posava le zampe.

    Isabeau non accenna a riprendersi. Evidentemente lo shock del vedersi amputare un braccio senza alcun preavviso da una cosa invisibile doveva averla turbata non poco. Il tutto unito al fatto poi che il braccio pendeva inerme a mezz'aria, e alla eccessiva perdita di sangue che di certo non giovavano al suo giovane cuore.

    Il lupo adesso si trovava di fronte ad un dilemma. Aspettare che la ragazza si svegliasse per continuare il suo gioco o far finire tutto subito staccandole la testa?

    Valutò attentamente le opportunità, ma alla fine la ragione prevalse sul cuore e sull'orgoglio. Aveva intenzione di mettere fine alle sofferenze della donna. La sua parte cavalleresca aveva avuto il sopravvento. Era sempre una donna quella stava massacrando, e nonostante la voce dentro la sua testa che gli urlava di aspettare per farle passare indicibile sofferenze, riuscì a scacciare la sua parte mostruosa e a ritrovare un po' di quella lucidità umana che era andata perduta in questa nuova forma.
    La sua decisione inoltre fu supportata dal fatto che era ferito e stanco dal combattimento avvenuto poco prima.

    Si posizionò sul corpo della donna, avvicinò il suo naso al collo bianco della ragazza, adornato da una semplice collana, finemente lavorata, che esaltava i lineamenti della giovane. Aveva un buon profumo. Era bella. Forse stava sbagliando?

    *Fallo e basta*

    I suoi impulsi nestiali tornarono. Fece partire un morso diretto alla gola. Avrebbe lacerato quella così perfetta creatura nata dai discendenti del suo ex signore natura. Avrebbe saggiato il profumo acre che indossava con le sue papille gustative. Si sarebbe vendicato di un antico torto subito centinaia di anni fa.

    Ma dopo questo, cosa avrebbe fatto?

    Sono rimasto solo...
     
    Top
    .
  15. zet88
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Isabeau aprì gli occhi e quello che vide sarebbe bastato a farla morire di spavento, se non fosse stato per il fatto che lei, al momento, era già morta.
    Ora che era un plus poteva osservare la scena terribile che stava avendo luogo nella cucina di casa sua; il suo corpo, o quello che ne era rimasto, era riverso a terra, in una pozza di sangue, appollaiato sopra a questo vi era la creatura più spaventosa che la donna avesse mai visto, dalla forma che richiamava vagamente quella di un gigantesco lupo, le zanne sporche di sangue e il pelo grigio.
    La donna cacciò un urlo e si mise a correre con tutte le, poche, forze di cui disponeva il suo neonato corpo spirituale, andando verso la porta che l'avrebbe condotta all'esterno lontano da quella creatura.
    Correndo Isabeau piangeva e chiedeva disperatamente aiuto, inconsapevole del fatto che l'unico in grado di aiutarla in quel frangente era stato sconfitto e divorato dal suo mostruoso aggressore.
    ----------------------------------------------------------------------------------------------
    Vampyr, che aveva osservato tutta la scena da una distanza notevole, iniziò lentamente ad avvicinarsi, il suo allievo stava per compiere il primo vero passo verso il potere, stava per divorare la sua prima anima.
    Certo, c'era stato anche lo shinigami, ma divorare l'anima di Isabeau aveva anche un significato profondo, stava a simboleggiare l'avvenuta vendetta di un ex-uomo tradito dal suo padrone, al quale aveva sacrificato tutto.

     
    Top
    .
16 replies since 3/12/2008, 23:55   152 views
  Share  
.
Top