Morte di Masao Kozue

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  1. °°Rukia°°
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    *Continua esattamente dalla conclusione del Bg*

    Quel tizio stava fuggendo. Con i miei soldi, per giunta. Eppure... Qualcosa non tornava... Se ero appena caduto esangue a terra, come mai ora lo stavo osservando da una posizione eretta? E ci vedevo anche piuttosto bene, per giunta, come se l’energie che prima andavano scemando mi fossero tornate all’improvviso. “Tutto questo non ha senso!” esclamai sconcertato, prima di avere la pessima decisione di guardare la macabra scena che si stagliava innanzi ai miei piedi “Cos..? No… No! Non è possibile! Quello sarei io?!? Ma… Io… Cioè… Sono qui! Come faccio ad essere in due posti contemporaneamente?!? E non dovrei essere morto?!?”. La sorpresa e la paura iniziarono a mescolarsi in un caotico vortice dai mille colori quando, al culmine della follia, le mie mani, corse rapide al petto nella vana speranza di difendere non sapevo più nemmeno cosa, toccarono un’ampia catena metallica, che sembrava dipartire esattamente dal mio sterno per poi calarsi, breve, verso il cadavere scompostamente caduto sul lurido cemento, ove io sapevo essere morto, provocando, ad ogni mio movimento, un leggero e sinistro tintinnio. Allibito ed incapace di ragionare la afferrai e, non lo avessi mai fatto, provai a strapparmela con un deciso strattone, ottenendo come effetto soltanto un dolore lancinante che, a causa della sua imprevedibilità, non mi permise nemmeno di urlare, facendomi cadere in ginocchio nella pozza cremisi che andava ancora allargandosi sotto di me. Delle lacrime senza apparente motivo mi scorrevano sul volto, suonando una triste melodia ogni volta che toccavano il suolo, siglando quella che compresi essere la mia fine, tra acqua e sangue.

    Passarono delle ore senza che i miei singhiozzi si potessero quietare quando, un evento ancor più spiacente, le sostituì brutalmente con delle grida. “AAAAAAH!” urlai in un suono che, ormai, ricordava quello di una fiera ferita, mentre i più lontani anelli di quella catena prendevano vita e, con vorace appetito, iniziavano ad erodere lo stesso fardello che mi legava a quel maledetto mondo. Non riuscivo a ragionare, l’unica cosa che desideravo era che quel dolore finisse, al più presto. Era poi una preghiera così strana, rivolta ai sadici Dei in grado, forse, di ascoltare quello strazio?
     
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  2. MightyTharos
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    Scusa, sono purtroppo sempre un po' lento a rispondere. Il mio contatto messenger è pubblico, ti autorizzo a rompermi le palle lì ^.^"

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    Narrato
    "Parlato"
    *Pensato*

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    Ti consiglio molto molto caldamente di distinguere bene il font di narrazione, pensieri e parole. Puoi usare grassetto, corsivo, sottolineature, colori.... Quello che vuoi, basta che sia ben distinguibile.


    Un altro grido si levò nella notte, andando a sovrapporsi alle urla di dolore del plus da poco formatosi.
    Dall'estremità del vicolo una massiccia figura bianca procedeva lenta verso il luogo del turpe omicidio. Aveva la forma di un grosso canide, portava in bocca il corpo di colui che aveva appena urlato, morendo tra le possenti fauci del mostro.

    Giunto a pochi passi da Masao, Tamiller lasciò cadere a terra il corpo senza vita. L'anima scivolò via, legata al mondo materiale da una pesante catena e l'omicida ebbe il tempo di vedere il suo cadavere, quello del ragazzo appena derubato, l'anima dello stesso e... il destino che lo attendeva sopra di sè. L'Adjuchas assaporò il terrore negli occhi della sua vittima e la divorò in pochi istanti.

    Fatto questo si rivolse dunque al plus dinanzi a sè.
    "Vuoi fargli compagnia?"
    La voce dell'hollow era strana, come se provenisse da un altro luogo infinitamente lontano e di quella rimanessero solo gli echi.
    *Il tuo destino si sta già compiendo, ragazzino... Non hai ancora finito di soffrire...*
     
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  3. °°Rukia°°
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    Narrato
    "Parlato"
    "Pensato"

    Un altro grido squarciò le tenebre di quella notte, lacerandone le oscure nebbie con glaciale dolore. Proprio di questo si trattava: dolore. Troppo, per una singola scena. Troppo, per una singola notte. Troppo, per essere sopportato da una singola, fragile, anima. Cosa stava succedendo, ancora? Incandescenti lame mi penetravano il corpo, eppur la vista quasi totalmente eclissata da esse non mi impedì di vedere un grosso e candido "cane" portarmi appresso l'ormai cadavere del mio assassino, dal quale dipartì un'anima assai simile a quella che ormai ero, che però venne, subito, barbaramente divorata da quella strana creatura.
    "D...Dalla tua domanda, sembra quasi che io possa scegliere..."
    La voce con cui pronunciai quelle parole, tremante ed infranta dalla lancinante tortura che solo ora andava quietandosi, fu seguita da una incerta e stridula risata, la quale tuttavia riusciva a trovare il lato divertente di tutto quel grottesco teatrino di sofferenza e di morte. Non mi importava nemmeno che un vorace animale avesse preso a parlarmi, poichè troppo oltre la logica già eravamo andati, in un travolgente volo nella zuccherosa follia, restia a non catturare coi suoi vischiosi sapori. I suoi occhi, scintille d'Inferno, mi scrutavano in tutta la loro infinita distanza, come se appartenessero ad un'intelligenza troppo aliena per poter essere compresa da chi, come me, abbia vissuto una vita ordinaria e priva di gioie, condizione assai più comune di quanto si potrebbe pensare. Era inutile domandarsi cosa fare, la situazione me lo impediva con ogni mezzo fornitole dal destino, l'unica cosa in mio potere era attendere lo svolgersi degli eventi, tentando perlomeno di rialzarmi dall'insanguinato terreno, ancor barcollante per quanto appena passato.
     
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  4. MightyTharos
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    Tamiller restò per qualche secondo a osservare quel plus traballante, attanagliato dal dolore al punto da riuscire a pronunciare solo poche affrante parole. La vista del dolore in uno stato così puro, proveniente dal consumarsi dell'anima stessa, lo affascinava e gli provocava un piacere indefinibile.

    "No, in effetti no."
    Sarebbe rimasto in eterno a osservare quella catena che si accorciava secondo dopo secondo, ma un'infantile impazienza lo spinse a portare al climax quella sensazione eccitante.

    Accadde tutto in un attimo. Atterrò Masao con una zampata, facendola ricadere nella pozza di sangue, e le strappò il moncherino dal petto con un singolo morso.
    "Il tuo destino si sta compiendo ora, ragazzino... Non hai ancora finito di soffrire..."

    Edited by MightyTharos - 15/4/2010, 00:05
     
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  5. °°Rukia°°
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    Narrato
    "Parlato"
    "Pensato"


    Non feci in tempo ad esibirmi in una più dignitosa posizione eretta che subito quella creatura mi costrinse nuovamente in quel lago cremisi da cui ero sorto, opprimendomi al suolo senza alcuna possibilità di divincolarmi prima di cingere con gli orribili denti la catena che tanto dolore mi aveva provocata, estirpandola dal mio essere con un unico e sicuro movimento, assumendo per un istante il ruolo di infernale giudice della mia vita. Fu doloroso? Si, forse. Alcuni dicono che, superata una certa soglia, il dolore diventa in grado di mutare nel più puro e primordiale piacere. No, non era così. Semplicemente, anche solo un istante di quanto provai mi privò di ogni dote, gettandomi in un baratro di oscura follia in meno di un secondo, al termine del quale già non esistevo più come l’uomo che ero stato. Non saprei descrivere quanto mi successe, una nube non ha il dono della vita, eppur ricordo che, per qualche momento, tutto fu bianco. Un bianco intenso, luminoso ed accecante, destinato a rimanermi addosso per sempre, come marchio di quello che, senza nemmeno rendermene conto, stavo già diventando.
    Due lunghi ed affusolati piedi, terminanti con artigli d’avorio, rilucevano ora all’interno di quella pozzanghera di sangue, permettendo a delle scheletriche e assai alte gambe di ergersi in tutta la loro nascosta maestosità. Fu uno spettacolo orribile, eppure, solo quando portai le mani a coprirmi gli occhi, iniziai finalmente a comprendere ciò che era successo.
    "Questo… Sarei… Io..?"
    Una moltitudine di artigli sostituiva ora quelle che prima erano state chiamate dita, appartenenti alle due singole braccia che, però, parevano essersi raddoppiate e mostruosamente allungate, fino a poter toccare il terreno bagnato con i loro dorsi. Un nero buco adornava il punto dove quel canide mi aveva strappato tutto quello che ancora mi teneva legato al cadavere di fronte a me, facendomi diventare quello che ormai ero. Ma cosa, di preciso, ero diventato? I miei occhi scorsero sempre più in basso, fino a poter scorgere il loro riflesso in quel rosso specchio.
    Una maschera, bianca e cadaverica. E la fame, che non tardò a farsi attendere, fidata compagna della mia nuova natura, gemella di colui che mi aveva creato o, meglio, mi aveva donato una nuova possibilità.
     
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  6. MightyTharos
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    Inserisci un'immagine in scheda! Non aprirò nuovi allenamenti finché non l'avrai fatto. E attenta che non sia troppo umana, quella è una prerogativa degli hollow più evoluti.

    Tamiller restò fermo a guardare per tutto il tempo della trasformazione. Non si era ancora del tutto abituato a quell'avvenimento così miracoloso: in poco tempo un'anima umana cambiava radicalmente, diventando uno spietato e animalesco Hollow.
    Il motivo principale per cui ogni volta ancora si stupiva era che col passare del tempo i suoi ricordi svanivano, e con loro anche il momento della sua trasformazione. Quello era l'unico modo per ricordare quell'evento misterioso che lo portò a diventare ciò che è.

    Ora davanti a lui si stagliava un nuovo nato, ancora un po' incerto nel suo nuovo corpo, ma inequivocabilmente un Hollow.

    "Ben svegliato, compagno Hollow. La tua fame è grande, la sento, ma non ti preoccupare, fra poco sarai saziato.
    Dimmi il tuo nome, dunque. Io sono Tamiller e ti guiderò nei primi passi della tua nuova esistenza. Il primo compito che ti assegno è saziarti. Dimmi su chi vuoi sfogare la tua ira, dimmi su chi vorresti vendicarti per tutto il male che hai subito in vita e io te ne darò la possibilità."


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    NeoHollow
    Il livello successivo è la piena trasformazione in Hollow; il dolore e l'esperienza terribile rendono il soggetto molto più simile ad un animale che cerca di placare la sua "fame". Il personaggio possiede energia bianca, può combattere.
    Riceve inoltre 15 punti da distribuire fra le caratteristiche.
    Azioni Possibili: Postare nel Mondo dei Vivi, postare nell'Hueco Mundo.

    Scrivi un (anche breve) post conclusivo e inserisci un'immagine in scheda, dopodichè passerò ad aprire il tuo primo allenamento.
     
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  7. °°Rukia°°
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    Narrato
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    "Pensato"


    Le parole di quello che mi fece capire essere, come me, un Hollow, mi giunsero come provenienti da molto lontano, tanto ero preso dal contemplarmi. Svariate sensazioni si contendevano il dominio della mia anima. Mi sentivo potente, feroce, crudele, ma soprattutto… Avevo fame. Questa giunse come un rapace dal cielo, ponendo fine alla vita delle altre emozioni, dominando con la sua ampia ombra ogni recondito angolo di quell’alto corpo, espandendosi dal buco che mi adornava il petto come qualcosa che, capii subito, se non assecondata mi avrebbe fatto impazzire.
    "Tamiller..? Ed il mio compito sarebbe… Saziarmi..?"
    La voce con la quale pronunciai quelle parole era fredda, sibilante, come quella di un’infida serpe. Era quella la mia nuova “natura”? Gli hollow, casta della quale ora facevo parte, potevano davvero fare quelle cose? Non ebbi bisogno di chiederlo, che subito l’istinto parve mettere a tacere ogni domanda. Potevo e volevo farlo. Avevo un sacco di cose da apprendere, e quel canide avrebbe potuto insegnarmele, ma prima necessitavo di un banchetto, sperando che i morsi della fame si sarebbero, almeno un poco, quietati.
    "Non mi importa chi! Gli ucciderò tutti! Non rimarrà in vita nemmeno un essere umano!!!"
    Una risata sguaiata accompagnò l’urlo che rispose a quella creatura, subito seguita da una corsa bestiale e vorace, diretta verso un centro commerciale che, in lontananza, si vedeva ancora illuminato, ove probabilmente bande di ragazzi si stavano radunando per iniziare la loro notte brava. Un buffet.
     
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6 replies since 23/3/2010, 13:55   72 views
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