ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by Byakuya~

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    Parlato da Saber
    Parlato da Altri
    Pensato da Saber
    Pensato


    Saber non capiva cosa stava succedendo ma in un certo senso quella ragazza davanti a lei così apparentemente indifesa e parimenti gentile riusciva ad avere un effetto calmante sul suo turbolento animo perennemente impegnato in una battaglia eterna contro se stesso e il mondo.
    Quella ragazza che tanto pareva essersi infatuata dei lei le faceva ricordare un passato ormai lontano e perduto nei meandri della momoria, sepolto da dolore e tristezza che con lo scorrere dei giorni, delle settimane, dei mesi e degl’anni avevano creato una spessa cortina che rivestì il cuore di Saber facendola sprofondare in quello che ora è il suo attuale modo di comportarsi, Akane rappresentava una specie di luce abbagliante che per la prima volta da quel giorno era riuscita a fare breccia, seppur in maniera superficiale in quella scorza.
    “Cosa dovrei fare??” si chiedeva Saber “Non vorrei farla rimanere male…” poi ebbe per un attimo la sensazione che quei pensieri non fossero i suoi ed infatti aveva ragione “Ma-ma perché penso cose del genere.. Lei è una perfetta estranea non dovrei essere così amichevole” fissò per un istante il viso di Akane e quel suo sorriso e sembrò dimenticarsi tutto…
    In quella giornata, in quella radura, davanti ad una estranea la ferrea determinazione che aveva caratterizzato per anni e anni Saber Lily tremò, non a causa di un nemico assai potente, di un ostacolo davvero insormontabile o davanti alla morte di un caro (solo il padre per lei al momento) ma bensì, e proprio questo la spaventata e al contempo la incuriosiva, il suo spirito aveva vacillato di fronte ad una ragazza dai capelli rossi amante dei fiori.
    Era parimenti stupita e preoccupata di quella situazione, confusa ed incerta, tanto che le sue labbra per la primo volta si interessarono alla vita di una persona appena incontrata “Ma tu dove vivi?” questo la voce di Saber chiese ad Akane, perché fu la voce non il cervello di Saber a parlare, lei non avrebbe mai fatto qualcosa del genere eppure lo fece e ancora più sbalorditivo fu il seguito della conversazione, la risposta che diede alla domanda della ragazza se la ricorderà per molti molti anni avvenire..
    “Abito proprio qui vicino. Anzi visto che probabilmente QUALCUNO e alzò leggermente la voce in tono quasi minaccioso, quel golosaccio “si mangerà tutti i dolci se non torno in fretta, che ne pensi di venire ad assaggiarne qualcuno? Così ti riposi anche dal tuo allenamento. Ah e comunque ce ne sono alcuni veramente buoni e anche energetici. Vedrai! Ti faranno sentire un leone. Sono brava a cucinare i dolci sai?”
    A queste affermazioni che, bisogna ammettere, Saber non comprese fino in fondo la risposta della ragazza fu sconcertante: fredda e distaccata come sempre avrebbe dovuto rispondere un secco “NO” inchinarsi, ringraziare della compagnia e tornare ad allenarsi ma quel giorno non andò così e dalle labbra rosate poche parole uscirono che destarono stupore a Saber stessa e forse anche alla ragazza “Ehm s-si… T-ti seguo….”
    Forse era particolarmente stanca, forse era sotto il controllo di un nemico abile ed estremamente potente o forse per la prima volta lasciò traspirare un briciolo di quella sua umanità così a lungo repressa…
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    Accel Word è disponibile??
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    Benvenutissimo... Ti troverai ovviamente bene :) :)
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    Eccone uno infatti... Iooooooo xDDD
    Benvenuta Ale-chan xD
    PS: hai vinto il premio "Ottimo Avatar" solo xk compare Kisuke...
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    Parlato da Saber
    Parlato da Altri
    Pensato da Saber
    Pensato


    “Fin qui ci siamo” era atterrata abbastanza bene sulla piattaforma e aveva cercato fin da subito di trovare il giusto bilanciamento tra equilibrio, grip e spinta.
    Solo ora però si accorgeva che lentamente ma inesorabilmente la piatta iniziava a sprofondare sotto il suo, seppur leggero peso “Sarà meglio sbrigarsi” disse mentre iniziava già a predisporsi per il prossimo salto “Bene come prima uno, due e tr…” si fermò di colpo, una fitta di freddo la fece tremare tutta da capo a piedi “Ma come?” era abbastanza sorpresa di quel fatto, lei che non soffriva particolarmente il freddo ora percepiva che il suo corpo non avrebbe risposto bene come prima alla sua volontà, sentiva le gambe pesanti e poco reattive “Ipotermia…”
    Sapeva che restando a lungo esposta a quell’ambiente così freddo e lei così bagnata avrebbe portato al congelamento parziale di alcune parti del corpo, soprattutto le articolazioni, più deboli del resto del corpo…
    “Devo muovermi” si girò verso la seconda piattaforma e come per il primo salto si preparò mentalmente alle risposte all’atterraggio quindi grip, equilibrio e posizione ma questo salto era leggermente diverso inquanto ne disponeva di spazio per una rincorsa ne aveva una superficie stabile su cui far forza quindi avrebbe dovuto per riuscire a saltare come si deve applicare maggior forza sulle gambe per saltare con più slancio.
    Caricò leggermente chinandosi, non moltissimo, a sufficienza per effettuare il salto, focalizzò bene i seguenti punti: posizione dei piedi attuale, destro leggermente avanzato e distanti quanto le sue spalle, area d’atterraggio, piatta simile a quella in cui si trovava quindi si poteva aspettare le medesime condizioni e risposte, punto d’atterraggio cioè il centro del bersaglio, quantità di energia da applicare saltando, che non sia troppa sennò sarebbe atterrata bruscamente ne troppo poco o non avrebbe raggiunto il centro ed infine grip per evitare scivoloni. In teoria c’era anche l’incognita Luogotenente, non sapeva se sarebbe intervenuto con qualche scherzo, ma era bene o male per quanto potesse, pronta. Quindi scrollandosi di dosso il freddo cercando di aumentare il battito cardiaco decise di saltare con un piccolo accorgimento, avrebbe liberato tutta la forza delle gambe in un colpo solo, si azzardo perché poteva scivolare o altro ma almeno avrebbe avuto tutta la forza necessaria per atterrare dolcemente sull’altra senza rischiare di finire con i piedi a bagno per il continuo sprofondamento della piattaforma…
    E mentre si preparava cercò un modo per scaldarsi leggermente e l'unica cosa che le venne in mente fu quella di provare a sforzarsi di scaldarsi con la forza della mente cercando di usare la sua energia per dare al corpo una sensazione, per quanto falsa di calore..
    “Uno, due e tre” saltò…
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    MMMMMMMM amo i piani ben riusciti xDDD
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    Mmmmmm..... sinceramente???

    SI ASSOLUTAMENTE
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    CITAZIONE
    Buona sera ^^ Il mio nome è Giulia, ho quasi 15 anni e mi sono recentemente appassionata a Bleach, ruolo in altri due gdr quindi credo di essere qui per questo non avendo altro da fare...spero di essere ben accetta e che dire...ciao a tutti ^^ P.s non fate caso se delle volte dirò delle cose stupide, è nel mio carattere xD Proprio per non fare figuracce ho preferito fare un post normale...se mi preferite pazza ditelo e farò una presentazione più strana :sisi:

    Salve Giulia e benvenuta su Bleach Revolution.... Se ti piace il manga e l'anime qui direi che troverai il massimo su entrambi... Lieto di sentirti parlare di Gdr quello qui da noi è bellissimo xDD
    Stupido è chi stupido dice xDDD sii te stessa qui in un certo modo siamo tutti stupidi ed io sn uno dei primi xDDD
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    Parlato da Saber
    Parlato da Altri
    Pensato da Saber
    Pensato


    “Assolutamente! Sul serio! Non ho mai visto nulla del genere!” Saber rimase stupita da quelle parole, leggeva un misto di ammirazione, adorazione e venerazione nella sua voce, così gentile e tranquilla che riusciva quasi a farla rilassare evento assai raro. “Io cosa avrò di speciale. Sono movimenti così banali e semplici” non capiva il cosa avesse attirato l’attenzione di quella ragazza che pareva come una rosa in un prato, no era diversa, era senza spine, solo una candida rosa rosa che dondolava al vento in una giornata primaverile quando il sole appena spunta all’orizzonte e la brezza mattutina fa volar via i ricordi della notte.
    Alla domanda di Saber arrivò subito risposta “È un piacere conoscerti, Lily-chan. Il mio nome è Akane. Akane Fumiya.” Le piaceva come suonava quel nome e se lo ripetè nella mente “Lily…-chan” le piaceva certo era molto formale ma era decisamente orecchiabile, senza contare l’ardore che si leggeva negl’occhi della ragazza quando lo pronunciava.. Pareva piacerle pure a lei…
    “Akane Fumiya” un nome che Saber aveva già sentito qualche volta forse perché comunque un bellissimo nome giapponese che sicuramente qualcuno avrà pronunciato in sua presenza, ma il suo pensare venne interrotto dalle parole, ancora una volta proferite con un tono paradisiaco che tranquillizzava Saber “Il nome Saber ti si addice, sai? Si vede che sei una ragazza forte!” mai aveva riflettuto se il suo nome le se addicesse, lei era lei semplice ma quell’osservazione creò un piccolo siparietto nella sua mente “Mi si addice, mai ricevuto un complimento simile. Che ero forte mi è sempre stato detto un po’ da tutti ma che il mio nome mi si addicesse mai” era frastornata e dubbiosa, emozioni che però volarono via non appena la Akane si mosse andando a posare quei fiori che stringeva in mano nell’insenatura che prima aveva indicato “Ah giusto ecco perché era qui” seguì il suo movimento e osservò dove poggiò la composizione e notò quelle precedentemente li deposte e ne restò colpita, vuoi il gioco di luci e colori che venne a crearsi, vuoi la sua leggera stanchezza che ne smorzò il caratteraccio o vuoi il destino, insomma trovò graziosi quei fiori. Non disse nulla ma forse il suo volto aveva fatto trapelare più del dovuto, come quello della giovane aveva fatto, infatti quando si voltò nuovamente verso di lei Saber ebbe l’impressione di essere divenuta una sorta di fulcro dell’attenzione, Akane era focalizzata su di lei…
    “Lily-chan! Posso chiederti dove hai imparato a muoversi così bene?” una domanda ruppe il silenzio…
    “Dove ho imparato dici” ci mise poco a formulare la risposta tanto ovvia era “Mio padre mi ha insegnato le basi fin da bambina e poi ho continuato ad elaborare le movenze da sola. Ormai sono circa nove dieci anni che ci lavoro sopra cercando di migliorarli e perfezionarli al meglio” subito non se ne rese conto ma con quella frase aveva appena detto più parole che in una intera conversazione con suo padre e questa davanti a lei era un’estranea.
    Sicuramente qualcosa non andava e la prova fu che Saber aggiunse alle sue, già molte parole una domanda “Ma tu dove vivi?”

    Edited by Byakuya~ - 24/7/2012, 12:25
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    Benvenuto... Chiunque tu sia :D
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    Parlato da Saber
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    Pensato da Saber
    Pensato


    “Sei...Fantastica! Meravigliosa!” fu la risposta della ragazza davanti a lei che colpì profondamente Saber “Io fantastica? Scusa ma cosa intendi?” fu l’unica risposta che riuscì a formulare in quel momento tra lo stupore e la curiosità che quelle parole suscitarono in lei “Dicevi di me?” La fissava e più lo faceva più notava dettagli della sua persona, pareva essere una ragazza molto timida e riservata, abbastanza insicura di se ma comunque vi era una sorta di determinazione che veniva emanato intorno a lei, un’aura molto simile a quella che lei stessa sentiva di creare, voleva conoscere questa ragazza e capire cosa le consentisse di essere così magnetica.
    A un tratto notò che quello che aveva in mano le sfuggì andando a finire in terra, subito questa si chinò per raccoglierla, pareva imbarazzata o era intimorita, Saber non riuscì subito a capire cosa destava turbamento in lei ma decise, sforzandosi di provare ad indagare ma venne interrotta da alcune parole “Perdonami! Non volevo disturbarti. Ero venuta a lasciare... questo oggetto” e intanto indicò un cespuglio poco lontano dal luogo in cui si allenava “lì dentro” Saber non aveva mai notato quel posto ma comunque non è che le importasse molto “Ah ok” fu l’unica risposta che le venne spontanea, fredda e distaccata come sempre.
    La rossa fece un grande sorriso e un leggero inchino “Doveva essere di buona famiglia vista l’educazione che ha” fu il pensiero della spadaccina che per quanto contro voglia rispose al saluto con lo stesso saluto, leggero inchino e sorriso, non proprio convinto questo ma comunque pensò accettabile.
    Pareva finire lì la loro conversazione ma decise per qualche motivo a lei tutt’ora ignoto di protrarla e così formulò una frase, era in procinto chiedere il classico “Come ti chiami?” ma fu difatti anticipata di un istante e le labbra della giovane davanti a lei proferirono dolcemente le stesse parole che Saber aveva pensato ma con una nota di diversità che quasi la imbarazzò “Posso chiederti... Qual è il tuo nome?” La voce colpì come un tuono l’animo della spadaccina che tentennò un attimo sconcertata e quasi stupita della calma e mielosità di quel tono di voce “Saber mi chiamo Saber Lily. E tu?” la voce divenne più distesa e rilassata, aveva rotto il ghiaccio, non capiva con quale intento ma la ragazza davanti a lei le trasmetteva sensazioni positive che voleva comunque conservare più a lungo possibile data la rarità di queste nella sua anima tormentata…
    In un primo istante l'unica cosa che venne da pensare per giudicare la ragazza fu l'aggettivo <stupida> ma più guardava le sue movenze e i suoi comportamenti più si accorgeva di aver sbagliato giudizio..

    Edited by Byakuya~ - 24/7/2012, 12:24
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    Parlato da Saber
    Parlato da Altri
    Pensato da Saber
    Pensato


    Saber aveva fallito il suo salto ed era finita per volare in acqua, ovviamente poco dopo Ibi la seguì e il che le diede un certo sollievo, ma nonostante questo era abbastanza nervosa “Prima passo un giorno su una lettera del cavolo, poi becco un sensei che sembra proprio divertirsi a vedere i fallimenti altrui e in più mi faccio un bagno nell’acqua gelida. Bene….” Mentre raggiungeva la riva con poche bracciate sentiva gl’arti leggermente intorpiditi dal freddo ma comunque questo non la turbò molto, amava il freddo più di quanto detestasse il caldo e lo detestava MOLTOOOO.
    Intanto il simpatico sensei disse la sua “Toh.. ci avevo preso in pieno con i trichechi..” continuò poi imperterrito “Spiegatemi o sommo duo di Odobeus Rosmarus... come pensate di atterrate su una piattaforma ghiacciata instabile se saltate senza neanche guardarla e appoggiando i piedi dove capita... nello specifico sul bordo. Dovete curare il vostro movimento ma non vi potete dimenticare dell'ambiente. Usateli quei due cosi che avete li che dovrebbero servirvi per vedere.” Faceva il simpaticone e ancora una volta usò il termine trichechi riferito al duo di studenti “Simpatia portami via” Saber non era entusiasta del nostro amico ma cercava di ignorarlo o almeno la sua parte di spiritosaggine, la parte dell’allenamento le interessava assai e iniziò a far muovere gl’ingranaggi del cervello: “Sul fatto che abbia saltato alla cieca ha ragione, dovevo osservare meglio la piattaforma, controllare il mio equilibrio e cercare di evitare il bordo perché ora so essere molto scivoloso e in più nonostante non sia pesantissima la faccio inclinare comunque” iniziava a capire, forse, come affrontare quel salto “E forse meglio evitare che Ibi salti con me o devo buttarlo in acqua io” aggiunse e quindi si voltò verso l’autolesionista e disse in tono freddo “Non darmi noia al prossimo salto. Aspetta almeno che abbia sorpassato la prima piattaforma o ti affogo. Se mi impedisci di eseguire il mio compito stai certo che ti devono pescare con il retino.”
    Era nervosa, incazzata e abbastanza su di giri.
    “Equilibrio, grip, posizione e spinta.. curateli come si deve e vedrete che non è troppo difficile.. diamine non ho neanche ancora iniziato a darvi fastidio e siete già fradici..” partì a dire il luogotenente per poi rivolgendosi a Sakata aggiungere “Te l'avevo detto che l'acqua ghiacciata non faceva abbastanza paura.. ma tu noooo... usiamo la lava... e tu nooooo... selezione naturale! te l'avevo detto che i trichechi non sono una specie destinata a sopravvivere ma tu noooo li salviamo con l'acqua gelata...” sembrava più che un allenamento un siparietto comico tra due capi che osservano due operai burlandosi di loro solo per l’incapacità di quest’ultimi di fare determinate azioni. Paradossalmente non era innervosita dall’atteggiamento dei due ma lo era dal fatto che ancora una volta aveva fallito alla prima il suo compito, il suo solito caratteraccio tornava a galla a spronarla verso il traguardo “Dannazione a quel ghiaccio maledetto. Nuovamente alla prima subito errore.” Forse troppo dura con se stesa forse troppo poco dura ma il risultato non era cambiato: aveva fallito.
    Ormai era uscita dall’acqua e allora il Chase disse “Tentativo numero due.. Si esibiscono ora nel salto mortale carpiato Saber e Ibi.. venghino venghino siore e siori... ah e badate a non farvi intralciare dai vestiti bagnati ora..” ed effettivamente aveva ragione le vesti da recluta avevano assorbito parecchia acqua ed ora pesavano da morire oltre che essere scomodissime perché rallentavano i movimenti ma Saber di certo non si sarebbe fatta rallentare da una stupidata come quella.
    Guardando la piattaforma ne assimilò la struttura e cercò di individuare il punto preciso, dove atterrare optando dopo una rapida analisi per il centro di questa, proprio dove era atterrato Chase così da ridurre al minimo il dondolio e lo sprofondamento di questa, pensò a come appoggiare i piedi, se di pianta completa o solo con una parte ma anche qui seguì l’esempio del sensei al fine di ottenere maggior presa sulla scivolosa zona, infine l’equilibrio, non doveva sbilanciarsi o avrebbe fatto inclinare la piattaforma ma comunque non sapeva come questa avrebbe reagito al suo atterraggio e si preparò mentalmente a bilanciare con il dondolio del corpo gl’eventuali bruschi movimenti.
    Stava per saltare quando fatto il primo passo verso il bordo si sentì pesantissima “Ma cos-” pensò al freddo e quindi strinse il pugno per valutare la condizione delle articolazioni ma come si aspettava dal suo corpo non era quello “Il freddo lo sopporto molto bene. Di certo quel bagnetto non mi può aver compromesso quindi…” a Saber vennero in mente le parole del sensei, le ultime proprio a cui lei non aveva dato peso “ah e badate a non farvi intralciare dai vestiti bagnati ora..” Ecco cos’era quella sensazione di squilibrio che aveva, tutta quella massa d’acqua impregnata nei suoi vestiti le stava creando impicci nei movimenti “Se salto così questi cosi potrebbero sbilanciarmi e potrei non poter compensare” dopotutto Saber era una ragazza forte ma comunque esile la sua forza non aiutava l’equilibrio e quelle vesti ora potrebbero pesare anche dieci chili che rispetto ai suoi circa sessanta erano determinanti per l’equilibrio.
    “Così saltare è impensabile” cercava una soluzione al dilemma e in breve andò a parare per quella più ovvia “Aspettare che si asciughino è da stupidi, saltare con essi idem, non mi resta che fare così…” senza stare a pensarci tanto si tolse i pesanti abiti della divisa lanciandoli poco lontano restando vestita con la fascia di bende che le copriva il petto e dei pantaloncini corti che indossava sotto la tunica “Ora va meglio. Certamente non mi lascio fermare da un po’ d’acqua.”
    Gli importava poco del pensiero dei tre, sperava, maschi li intorno e adattando la spinta solo e soltanto per raggiungere la piattaforma e evitando così un atterraggio pesante saltò verso questa aspettandosi qualche commento spiacevole da Chase o un suo intervento, ma comunque restando concentrata sul suo obbiettivo a pronta a bilanciare il movimento della piatta, a stare ben attenta al grip e già stava valutando quanto tempo avrebbe avuto per il salto successivo.
    Era tesa ma almeno non trmava ne per il freddo ne per l'agitazione, sapeva cosa fare, non sapeva se come lo avrebbe fatto avrebbe funzionato ma tentare, cadere, rialzarsi e riprovare. Questo lo sapeva fare bene...

    Edited by Byakuya~ - 14/7/2012, 18:55
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    Parlato da Saber
    Parlato da Altri
    Pensato da Saber
    Pensato


    Mentre il vento continuava a muovere le foglie degl’alberi e far frusciare l’erba attorno a Saber lei ebbe un fremito, come se qualcosa o qualcuno fosse comparso vicino a lei e così, come se nulla fosse compì un ampio giro su se stessa per vedere tutta la zona circostante. Proprio durante la sua vorticata notò una figura esile che la osservava a circa una ventina di metri, era una ragazza alta più o meno come lei simile nell’aspetto ma non nel vestire infatti portava dei bellissimi capelli rossi raccolti un po’ come Saber che brillavano incredibilmente sotto la luce del sole e aveva occhi azzurri di una tonalità veramente chiara che trasmettevano tranquillità e felicità, sensazioni opposte a quelle che provavi fissando Saber. Mentre stava terminando l’esercizio sentì un flebile suono uscire dalle sue labbra una esclamazione di stupore un “Wow” che fu difficile da percepire ma che comunque destò la curiosità della spadaccina. Evento assai raro infatti molto spesso anzi sempre si limitava ad ignorare gli eventuali passanti, cosa assai più rara, che si fermavano per guardarla ma invece questa volta aveva una sensazione diversa, come se quella ragazza avesse puntato il suo sguardo su di lei, fisso e le pareva quasi di essere diventata oggetto di ammirazione e quindi decise di fare una pausa.

    Si diresse verso di lei camminando mentre respirava profondamente per lo sforzo dell’allenamento, notò che più le si faceva incontro più la figura le pareva molto femminile a differenza sua, aveva una pelle liscissima rosata e indossava un completo molto strano quasi da scolaretta delle superiori, cosa che lasciò perplessa Saber avendo lei gusti molto più mascolini o comunque semplici, vestiti che rimanevano su colori grigi tonalità che non le dispiaceva “Almeno non è vestita di rosa con i fiorellini” pensò ma subito si ricredette, appena arrivò a pochi passi da lei vide che stringeva in mano delle composizioni floreali apparentemente fatte da lei "Ma pensa te appena lo avevo pensato" non amava i fiori per nulla.
    “Scusa hai bisogno di qualcosa?” Le rivolse la parola con tono fermo e inquisitorio, era stranamente incuriosita da quella figura così diversa da lei che aveva appena incontrato, non capiva il motivo di tale interesse per un essere così apparentemente debole e gracile ma comunque voleva sapere perché fosse li e perché la fissava.
    Aveva paura di essere stata magari troppo dura e non voleva averla spaventata magari con un atteggiamento aggressivo o magari per la sua posa che solitamente assumeva nei momenti di pausa cioè con lo shinai appoggiato sulla spalla “Magari la spavento” stranamente si poneva domande <da ragazza> cosa che mai era accaduta prima di quel momento.
    Fissava gl’occhi di quella giovane come a specchiarsi, vedeva come la bambina che era lei dieci anni orsono, innocente e indifesa prima di subire la trasformazione che l’aveva portata ad allenarsi giorni e giorni per uccidere e vendicarsi, da un lato voleva conoscere questa ragazza dall’altro ignorarla perché sentiva che la sua tranquillità poteva essere in qualche modo turbata da questa ragazza dei fiori.
    Era combattuta terribilmente e proprio non sapeva come comportarsi, priva d’idee e di domande e quindi si limitò ad attendere…

    Edited by Byakuya~ - 24/7/2012, 12:24
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    Ehmmm mi sento oppresso.... Forse è meglio evitare di punzecchiare i miei master... O forse no :D :D
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    Ma se non ti ho mai visto xDDD Potresti essere un demonio :) Ehmmm no quello è l'altro xDDDDD
101 replies since 21/10/2010
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