ASIAN REVOLUTION [ex Bleach Revolution, Giappone, Cina, Corea, GDR, Spoiler, download Anime sub ITA, Manga Scan ITA, Streaming,

Posts written by MidoriNoBakeneko

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    << AAAAAARGHHHHH! >> L'ennesimo, rabbioso, ruggito. Dolore, dolore, dolore...troppo dolore perché potesse sopportarne ancora. Nonostante la grossa mole, la creatura perdeva ormai sangue da diverse ferite, e quello che sarebbe dovuto essere un leggero pizzicore si stava ormai tramutando in un fastidio che presto o tardi sarebbe mutato in dolore. Dolore che sarebbe andato poi a sommarsi ad un altro, ben più vivo e insopportabile: quello che stava provando ogni minuto che passava...non solo per la fame, ma per la recente perdita del proprio io, del proprio cuore, di tutto ciò che era stata Saori. Quell'ennesimo ruggito in qualche modo suonò diverso, risultando ancora più straziante rispetto ai precedenti e così colmo di rabbia che solo esso sarebbe bastato a disturbare le orecchie dei più sensibili e spaventare quelle dei meno coraggiosi. La bestia, nell'emetterlo, si era voltata di scatto verso l'insetto fastidioso che aveva deciso di disturbare la sua ''caccia'', e senza pensare, proprio come ci si aspetterebbe da un animale feroce quanto privo d'intelletto, si stava ora per abbattere su di lui con tutta la propria furia, ignorando persino l'aura opprimente che riusciva in qualche modo a percepire. O ancora, ignorando le parole che, da umana, le avrebbero fatto disintegrare con lo sguardo l'individuo che aveva osato pronunciarle, chiunque esso fosse.

    Incurante di tutto dunque, proprio mentre lo shinigami, lentamente, tentava di rialzarsi, la creatura sarebbe balzata su di lui e una delle sue imponenti zampe anteriori avrebbe cercato di immobilizzare il braccio che impugnava quel fastidioso ''stecchino'' di ferro che le aveva causato tanti fastidi. Poi, qualora fosse riuscita nell'intento di immobilizzarlo, e solo in quel caso, l'altra zampa si sarebbe diretta, ad artigli sguainati, verso il resto del corpo di ''Toshiro Kazawa'' con l'intento probabile di squarciarlo. Qualora invece non ci fosse riuscita...bé, in quel caso il capriccioso fato avrebbe deciso la sua sorte e, con essa, le sue reazioni.

    Chiedo scusa per l'immenso ritardo, ho avuto molti impegni. Per il resto, so che il post non è dei migliori, ma sto cercando i tutti i modi di mantenere le ''strategie'' di attacco consone alla scarsa intelligenza che il PG dovrebbe avere in questo stadio. >w< Speriamo solo che ciò non mi porti a perderlo...
    Detto ciò, sono ansiosa di continuare. u.u7


    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 28/9/2012, 21:54
  2. .
    ''Non è cibo...'' fu l'unico pensiero che in quel momento riuscì a fuoriuscire sensato dalle fauci dell'Hollow, mentre pezzi informe di carne venivano sputati al suolo. Non era quello di cui aveva bisogno, poteva sentirlo, non solo dal sapore terribile, ma dall'istinto. Ormai era una bestia guidata solo da puro e semplice istinto animale: poteva non riuscire a pensare in modo coerente per il dolore e la fame, poteva aver abbandonato (almeno momentaneamente) la sua psiche umana, poteva persino aver perso gran parte dell'intelligenza che una volta la contraddistingueva..ma aveva l'istinto. Istinto che le diceva che quella carne non era ciò di cui aveva bisogno, istinto che le fece captare la presenza di quel fastidioso umano ancora prima che esso parlasse...seppur debolmente. La bestia si voltò alla voce che risuonò alle sue spalle e la risposta fu un ringhio rabbioso, quel suono infastidiva i suoi sensibili timpani come non mai. Petulante avrebbe pensato se fosse stata Saori...ma certamente non lo era, non al momento. La belva lo osservò tutto il tempo con aria interrogativa, incapace di apprendere del tutto ciò che diceva...ma in fondo il significato di quelle parole non aveva alcuna importanza per lei. << Il tuo corpo, profuma. Sei tu...il mio cibo? >> una frase sconnessa, che uscì inquietante dalla bocca della creatura, mentre si posizionava in diagonale, in modo da poter osservare meglio il nuovo arrivato. Arrivato che in qualche modo emanava un odore invitante alle narici dell'Hollow, che lo osservava interessato. Non appena lo shinigami fosse arrivato vicino a lei, prima ancora che il fendente partisse, la creatura avrebbe provato a bloccarlo abbassando con tutta la propria forza la coda che fino a poco prima sventolava furiosa in aria verso la sua testa, sfruttando inconsciamente l'effetto sorpresa. Un colpo che arriva dall'alto è infatti solitamente difficile da vedere quanto prevedere. Ad ogni modo, lo scopo del colpo da parte della creatura era quello di spiattellarlo a terra, proprio come fosse un piccolo insetto terribilmente fastidioso, avrebbe infatti utilizzato per colpirlo, non la punta della coda, ma la parte più grossa e dunque robusta. Un bel colpo se preso sulla testa...restava solo da vedere come avrebbe reagito l'avversario.

    Edited by =^Midori_no_Neko^= - 28/9/2012, 21:50
  3. .
    Un grido acuto si innalzò in cielo. Un grido di dolore e rabbia, che però non aveva niente di umano. Nonostante l'entità dei danni non fosse preoccupante per una creatura di quella stazza, l'Hollow parve piuttosto furioso dei colpi ricevuti e il dolore che provava si unì alle altre sensazioni terribili che la trasformazione appena raggiunta implicava, trasformandolo irrimediabilmente in una bestia pericolosa e imprevedibile che dopo aver ricevuto i proiettili, spalancò le ali furiosa. I suoi occhi presero a muoversi frenetici alla ricerca dei colpevoli...colpevoli che vennero ben presto identificati come i 4 poliziotti che giacevano poco lontani dalle sue zampe. Senza esitazione la zampa destra della bestia si sarebbe abbattuta su di loro, con lo scopo di ridurli a delle macchie irriconoscibili di rosso e budella che sarebbero andate a colorare l'asfalto grigio... data la sua stazza e la vicinanza che vi era tra loro, non sarebbe dovuto essere troppo difficile per la grossa zampa artigliata prenderli tutti in un unico colpo, ma ad ogni modo, la zampata non sarebbe stata solitaria ma seguita da un'altra immediatamente dopo...che si sarebbe abbattuta sui possibili sopravvissuti. Proprio come si sarebbe aspettato da una bestia, l'hollow agiva senza il minimo scrupolo, mosso solo da odio, dolore e fame...dentro la sua testa non vi era infatti che un unico pensiero ripetuto più e più volte ''Fame, fame, fame, fame...'' tanto che se fosse riuscito a eliminare i poliziotti senza troppe difficoltà, ne avrebbe stappato e masticato i pezzi rimasti tangibili, per poi sputarli schifata e ancora più rabbiosa, ripetendo una scena già verificatasi in precedenza con quelli che erano stati i carnefici del suo corpo umano...

    Edited by =^Neko_chan^= - 17/7/2012, 13:30
  4. .
    La creatura non comprese le parole di Kazuma, il dolore e la bramosia non le permettevano di pensare lucidamente. La testa si inclinò leggermente di lato, con un ringhio sommesso che parve assumere un tono interrogativo. Non vi era più traccia, in quel momento, dell'umana che era stata. Il cenno che ricevette, proprio come fosse un animale, venne tuttavia recepito e il neo-hollow non esitò un solo istante a voltarsi e, passando a ignorare totalmente Kazuma come se esso non fosse mai esistito, cominciare quella che per il suo istinto animale era caccia...ma per una parte di sé ormai praticamente assopita, pura e semplice vendetta.
    Il primo a crepare fu la bestia che una volta era stata suo padre. Stava tentando di fuggire salendo in superficie dalle scalette che portavano a un tombino, ma una zampa decisamente più grossa di lui si abbassò su egli e un artiglio affilato si infilò prontamente sulla sua schiena, al centro, sollevandolo mentre si contorceva per il dolore, lo portò a pochi centimetri dalle sue fauci, per poi ringhiargli in faccia, scatenando un vento abbastanza forte da fargli deformare il viso. Poi, le grida disperate dell'uomo cessarono, perché le fauci si chiusero sul collo, recidendolo, e la sua testa venne masticata per poi venire sputata in un moto di disgusto a terra poco dopo, proprio vicino a suo ''fratello'' che, ormai paralizzato dalla paura, si limitò a tremare e osservare quella poltiglia rossa e informe che una volta era stata la testa di suo padre. La bestia allora ringhiò, colma di repulsione per il saporaccio che il sangue le lasciò in bocca. Evidentemente non era quello il cibo di cui aveva bisogno.... o almeno così parve pensare, perché dopo aver piantato il corpo decapitato a terra e averlo sbattuto più volte sul terreno nel tentativo di sfilarlo dall'artiglio (finendo col tagliarlo irrimediabilmente a metà, rendendo lo spettacolo ancora più atroce per gli spettatori) si voltò e gli occhi si posarono sul fratello, occhi che parvero accompagnati da rintocchi di morte...e che effettivamente rappresentarono ciò. Un secondo dopo infatti, la sua coda era infilata nell'intestino del fratello, e lo squartava da dentro per poi saggiare le budella che sgorgarono dallo squarcio sul suo stomaco. Sputò indignata, anche quello aveva un pessimo sapore.

    Diversi minuti dopo, tutti gli uomini, compresa la madre, che erano stati dentro quel sottosuolo erano morti. Ognuno di loro nel modo più orripilante e terribile che possiate immaginare. Sua madre tuttavia, era stata la più sfortunata: lasciata agonizzante, senza occhi né lingua né mani e con il sesso squarciato...a morire dissanguata su quello stesso muro contro il quale era stata scaraventata.
    La creatura ora era salita in superficie...e si apprestava, con gli artigli e i denti insanguinati, a compiere una nuova strage tra poliziotti e spettatori innocenti. La prima mossa sarebbe stata quella di balzare sopra il gruppetto e, con una zampata, tentare di far fare un bel volo a un bel po' di persone, data la sua grossa stazza. Un ringhio acuto creò un vento leggero contro gli spettatori inermi. Le ali dell'hollow erano chiuse...in quel momento non erano gli occhi a guidarlo, non ne aveva bisogno, l'odore della paura era sufficiente a indicargli la via...

    Edited by =^Neko_chan^= - 9/7/2012, 15:27
  5. .



    Quattro misere parole furono l'unica risposta e poi successe qualcosa che sconvolse ulteriormente la sua mente ancora umana...come se tutto ciò che l'era successo quella giornata non l'avesse già provata abbastanza. Un secondo, un piccolo, breve, secondo e l'uomo fu a un centimetro davanti al suo viso, mentre i suoi sadici occhi blu la ipnotizzarono, impedendole di pensare a qualsiasi cosa. I suoi occhi cremisi si spalancarono, ancorandosi ai suoi senza che lei potesse fare qualcosa per impedirlo, le sue labbra si schiusero...e le sue orecchie umane percepirono quelle parole e le fecero rimbombare nella sua testa come una messa di morte, la sua. ''Disperazione...'' una parola che rimbombò nella sua testa mentre tutto ciò che era stata, veniva riversato fuori dalle sue orbite, fuori dalla sua bocca, dalle sue orecchie...come se venisse rigettato, eliminato, distrutto. Ed effettivamente fu così. Quella che era stata Saori, non esisteva più...rimasero solo il dolore, la disperazione e, più vivido di ogni altra cosa: l'odio.
    Il dolore si faceva strada, scavando, strappando, lacerando...un dolore che nessuna mente umana potrebbe anche solo lontanamente immaginare. Dolore che le fece prendere salda la sua testa, cercando di strappare la maschera che si stava lentamente chiudendo intorno al sua viso, portandola in un involucro del colore della morte, del colore della disperazione di cui aveva fatto cenno Kazuma....e le grida che un secondo prima erano umane e terribilmente strazianti crebbero, mutarono, sino a tramutarsi in un grido che non aveva più alcuna parvenza umana, che scosse tutto ciò che aveva lì intorno, facendo persino sbattere uno dei suoi ormai ex carnefici al muro, mentre anche il suo corpo era mutato. Non più viso ma maschera, non più orecchie ma corna, non più mani ma artigli, non più gambe ma zampe, non un cuore ma un buco...non più umana...ma bestia.
    La sua mole intaccò il soffitto e grossi pezzi di pietra caddero, alcuni al suolo, altri ferendo gli uomini che ormai spaventati tentavano di scappare e altri ancora sul suo cadavere. Lunghe ali aiutarono le corna a concludere il lavoro e la lunghissima coda si mosse e accidentalmente prese in pieno quella che una volta era stata sua madre, sbattendola con incredibile forza contro un muro, così tanto da ferirla gravemente e lasciarla lì ansante.
    Una maschera senza alcuna espressione era il suo nuovo volto, una maschera che manteneva più di quanto potesse sembrare le caratteristiche di quand'era umana. Perché una prerogativa di Saori era sempre stata quella di mostrare il meno possibile ciò che provava...che fosse una sorta di difesa o meno non c'è dato saperlo, fatto sta' che, proprio come detto in precedenza, l'essenza del suo essere era stata riversata fuori dal suo corpo e aveva preso la forma di una maschera che volto non ne aveva.
    Saori era morta si, ma una nuova creatura era appena nata...

    Rimase buio davanti ai suoi occhi per un bel po', finché finalmente non aprì le ali e due occhi apparvero dal nulla, spalancandosi su uno sfondo nero pece. Occhi rossi e inquietanti, che presero a guardarsi intorno istericamente, fino a posarsi su Kazuma. Proprio come se fosse la bestia che pareva essere in tutto e per tutto eccetto forse il torace umanoide, Saori...o almeno la creatura, che una volta, era stata Saori si immobilizzò e ringhiò verso di lui, spalancando la bocca che altrimenti sarebbe stata invisibile e che parve spaccarsi lì, come una roccia che si apre di netto, lasciando visibile ciò che c'è sotto...e in quel caso furono denti affilati che non avevano niente di rassicurante.
    ''Vend..et...taaaarhhhh...'' furono, nonostante tutto, le parole appena comprensibili che uscirono dalle fauci del nuovo Hollow. Parole che dimostrarono in modo palese quanto fosse radicato l'odio che aveva provato, quale fosse stato l'ultimo pensiero che aveva avuto prima di sparire del tutto, quale fosse la sua ragione nonostante la fame che ormai quanto bestia l'attanagliava: vendetta.

    Avrei voluto mettere qualche immagine d'impatto ma non l'ho trovata...spero almeno che il post vada bene. >w<


    Edited by =^Neko_chan^= - 8/7/2012, 14:56
  6. .
    ''Porre fine alla tua esistenza...'' Saori dovette sorridere leggermente a quell'affermazione...
    << Di che esistenza parli, se non ne ho più una? >> disse facendo un cenno verso il cadavere informe accanto a lei...poi fece per commentare il resto, ma il dolore che fino a quel momento era stato forte ma controllabile ora le strappò un grido straziante, costringendola a cadere a terra in ginocchio. Ma ciò che fece in ginocchio non fu piangere o disperarsi, serrò i denti sul suo labbro, dal quale prese a scendere un rivolo di sangue e guardò dinanzi a sé...il suo sguardo non pareva impaurito, ma...arrabbiato. Rabbia perché si era lasciata cadere mostrando a quell'individuo un momento di debolezza, rabbia perché lo temeva, perché si permetteva di averne timore e, ancora, rabbia per il dolore stesso che le impedì per secondi che parvero interminabili di parlare, mentre il suo corpo tremava. Nonostante il dolore, dalle sue labbra non uscì un altro suono, quel grido iniziale era già stato troppo per il suo orgoglio. Era palese che si sforzasse per non gridare o lasciare che i suoi occhi lacrimassero...persino quell'individuo se ne sarebbe potuto accorgere.
    Quando il dolore cessò, il suo sguardo si puntò di nuovo su di lui, una piccola perla di sudore le ornava il viso e il rivolo di sangue era ben visibile, ma per il resto non tremava più e l'espressione era tornata neutra mentre lo ascoltava. Era terribile l'aura che emanava quell'individuo...un'aura oscura, che sanciva morte. Tuttavia non gli avrebbe mostrato il suo terrore, non avrebbe invocato pietà...mai, non era così patetica. Si sforzò di sorridere, un sorriso sarcastico, mentre tornava a guardarlo...e l'unica risposta che avrebbe potuto dare uscì dalle sue labbra. << Vendetta...è l'unico motivo per cui diventerei come te. Smembrare i corpi degli uomini che mi hanno tolto tutto, solo questo è il mio motivo...ma quale dovrebbe essere il tuo per non divorarmi, non sono io a doverlo dire. >> e nei suoi occhi si lesse tutto l'odio e la determinazione che in quel momento provava. Perché vendicarsi era l'unica cosa che voleva e l'odio il sentimento più forte che in quel momento riusciva a provare, così forte da passare sopra al dolore. Così forte da passare sopra alla paura...
  7. .
    Sobbalzò appena al suono della voce che emerse dal nulla e i suoi occhi cremisi si posarono di scatto sulla figura dalla quale proveniva. Un ragazzo che all'apparenza non sembrava troppo più grande di lei le si palesò davanti, e i suoi occhi cremisi presero a squadrarlo dal basso verso l'alto, soffermandosi un momento sulle ossa che gli deturpavano il viso che senza esse sarebbe apparso persino attraente, per poi superarle e fermarsi su due fari blu. Per un attimo tutto il resto sembrò sparire...il suo corpo smembrato a pochi metri di distanza, i tizi che ancora ne abusavano, la sua morte, tutto...rimase solo l'odio che leggeva in quegli occhi, l'istinto omicida che essi emanavano, quasi come se rispecchiassero ciò che lei aveva provato fino a poco prima, ma in un modo diverso, che pareva rivolto verso lei. Si era imposta mentre lo guardava di tornare alla sua solita espressione, quella neutra, quella che non mostrava nulla...ma non poté impedirsi di venire attraversata da un brivido di puro terrore, mentre quella voce atona continuava a parlare e i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quelli dello sconosciuto. Il suo cervello riuscì in qualche modo a elaborare ciò che disse, ma era ancora in uno stato confusionale e continuare a fissare quelle pozze blu non l'aiutava e le impediva di commentare...o almeno lo fece fino a ché non vide quello sguardo omicida mutare in ironico. Tutto intorno a lei tornò di nuovo e quegli occhioni dal colore del sangue presero ad ardere. Se Saori aveva un pregio talmente marcato da diventare ben presto un difetto...questo era l'orgoglio. Orgoglio che le fece dimenticare qualsivoglia paura o prudenza e rispondere a tono a quell'individuo. << Mai quanto quello che mi sta di fronte....che cosa sei?>> gli disse, e la sua voce suonò atona quanto la sua. Certamente doveva essere un anima anche lui se poteva vederla e parlarci...ma tanti campanelli dall'allarme dentro Saori le dicevano che era pericoloso, che non era come lei. Ad ogni modo qualunque cosa volesse, il suo orgoglio in quel momento le impediva di avere paura e l'odio che provava per gli individui a pochi metri da lei la rendevano in un certo senso pericolosa a sua volta...aveva bisogno di risposte. Si toccò il petto che doleva sempre di più e staccò lo sguardo dall'uomo. << E'-è fastidiosa... >> commentò poi con la voce leggermente compromessa dal dolore << Cosa succede se me ne libero? Tu l'hai fatto vero? >> chiese poi quando tornando a guardarlo, non trovò la suddetta.

    Spero che vada bene e che il velato insulto non mi costi la vita del pg. Chiedo venia ma volevo cercare di rimanere coerente col suo carattere orgoglioso. >w<
  8. .
    ''Pensato/Ricordi''
    << Parlato >>
    << Parlato altrui >>
    Narrato.


    Era lì da interminabili secondi. Il rumore del liquido scarlatto che in piccole gocce si infrangeva sulla pozza sotto a quelli che una volta erano stati i suoi piedi la ipnotizzava, come facevano i cerchi concentrici che si formavano su essa al momento dell'impatto. Saori stava fissando quella pozza cremisi come in catalessi, incapace di distogliere lo sguardo...ma la sua mente, o almeno qualunque cosa in quel momento le stesse permettendo di essere cosciente, stava ricostruendo caoticamente la giornata che aveva avuto, alla ricerca di una spiegazione, di una risposta.
    Quando passi la tua vita a credere che dopo la morte non ci sia nulla, che cose come ''vita eterna'', paradiso, inferno, reincarnazione, non esistano...e poi ti ritrovi a essere un ''qualunque cosa fosse lei in quel momento'' e ad osservare quello che era il tuo corpo, subire ulteriori umiliazioni, venire violato in orifizi che prima non aveva, prendere la forma di un sacco di carne che forma non ne ha...quando questo succede, bé...quantomeno ti senti un po' confusa. E poi, quando arrivi a metabolizzare un minimo ciò che è successo subentra il dolore, l'odio, la sete di vendetta, l'istinto omicida...
    Un dolore acuto, più forte persino di quello che aveva provato poco prima di morire, mentre appesa per le braccia rotte veniva stuprata più volte, per poi essere fatta a pezzi, si fece strada nel suo petto. Li voleva morti, tutti loro...quegli uomini sconosciuti che si erano prestati a quello scempio, i due uomini che ormai non voleva neppure nominare perché ciò che erano era indefinibile e ''bestie'' non sarebbe bastato, e...''Mama''...no, quella non era sua madre, ma un abominio, un essere che di umano non aveva proprio nulla e che persino in quel momento sorrideva soddisfatto, mentre gli altri due esseri indefinibili stupravano il suo cadavere in un modo che andava ben oltre l'immaginazione e che pareva un manga guro, il più cruento che avesse mai letto...tutti loro, dal primo all'ultimo, dovevano morire, doveva subire le stesse umiliazioni che erano spettate a lei. E mentre pensava questo, il dolore al petto crebbe, si espanse, divenne quasi insopportabile e il viso che si era sempre impegnata a mantenere neutro, per una volta mutò: i suoi denti si infilarono sulle labbra fino a farle sanguinare, la mascella si serrò decisa e un rivolo di sudore le imperlò la fronte, mentre finalmente si osservava il petto.
    << C-che cos'è questa? >> le sfuggì in un sussurro, che però nessuno poteva sentire...o almeno così credeva.

    Spero che come inizio possa andare. >w<
  9. .
    Mi intrigano molto appunto perché sono difficili da gestire e mi danno l'idea che se riesci a farli crescere possano diventare davvero cazzuti...

    (E poi il mio personaggio preferito di Bleach è Ulquiorra, per cui non potevo esimermi dal fare un hollow con lo scopo di diventare arrancar. xD Se morirà, ci ritento.)
  10. .
    *_* Oh, guardate un po', è arrivata la cena! :bast: *affila mannaia*

    Benvenuto. Alla fine sei cascato nel mio tranello e sei approdato anche qui... fatti hollow, mi serve compagnia. *Q*

    (E non sono vecchia!!! è_é *sputa fuoco*)
  11. .
    Ti ringrazio. :fioriomg:

    Sono molto impaziente di iniziare. xD E' un peccato però che ci siano pochi Hollow...rischio di sentirmi un po' sola nell'Hueco mundo. :ehgia:
  12. .
    To', ecco colui che mi ha spinta ad approdare qui. :fuu: Potete pure picchiarlo ora. :trollface:

    Grazie H. xD
  13. .
    XD Grazie mille. Fa piacere trovare vecchiette affini hem, coetanee.
  14. .
    Un nekoloso ''Arigatou gozaimasu'' a tutti voi. =^:blush:^=

    (E uno extra + simbolo puccioso del rispetto a Kooei, che cerca di farmi sentire meno vecchia.) :fioriomg:
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    *-* Gran bel nick. Eeee...non sono certa di aver compreso se rischio che le mie amate zampette vengano rovinate o meno maaa...ti ringrazio per il benvenuto.

    (E per essere più vecchio di me Byakuya-sama al quadrato. :UHUH: )

    P.S. Mai dare della vecchia a una micia nera e spelacchiata, siamo suscettibili tienilo a mente. :bast:

    Questa mia foto ne è un chiaro esempio: 41801_44174468794_3660472_n
17 replies since 11/8/2011
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